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di Valeria Ballarati

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L'Essenza di Cinecittà World

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Cinecittà World é il nuovo parco divertimenti dedicato al mondo del cinema, si trova a sud della città di Roma.

Costruito negli spazi degli ex studi Dino de Laurentiis, sulla strada Pontina a poca distanza da Aprilia, Anzio e Latina, ha aperto prima dell'estate e da allora ho desiderato visitarlo.

Se ne é parlato molto in questi anni anche per via delle polemiche legate alle maestranze, trasferite in grandi gruppi dalla più nota Cinecittà a ricostruire scenari e ambientazioni non più per il cinema impegnato ma destinate al puro divertimento. Il risultato delle abilità e delle competenze é in effetti ben visibile: il Parco é molto bello, curato.

All'ingresso il cast di giovanissimi attori e ballerini accoglie il pubblico della mattina mimando le riprese di una scena nella New York degli anni '20. Sparatorie, gangster e pupe dai guanti fuxsia si muovono attorno all'operatore di macchina e i visitatori divertiti. Dopo gli applausi le persone vanno in ogni direzione all'interno dell'immenso parco fatto di giardini, fontane e attrazioni più o meno spaventose ma di ultima generazione e perfettamente sicure.


Visitiamo subito il sottomarino, un vero set cinematografico molto piccolo all'interno; per questa ragione la visita va prenotata per gruppi ad orari prestabiliti; é leggermente più grande di uno vero, abbiamo visto il Growler a New York in settembre ed é l'unica differenza riscontrabile dell'allestimento, é perfettamente riscostruito.

Entriamo poi nello spazio dedicato a Dante Ferretti dove troviamo i bozzetti e i lavori preliminari per la realizzazione del parco. L'area bimbi originariamente aveva due progetti di ingresso: uno é quello esistente e l'altro é romantico e più da favola, forse era meno adatto rispetto all'ambientazione scelta per il restante parco.

La parte più sorprendente sono i giardini. Non hanno badato a spese - 2 milioni e mezzo di euro - per crearli e il risultato é una specie di giardino botanico, con un'enorme varietà di piante e fiori, sugheri secolari, vegetazione rigogliosa con fiori di ogni colore e forma. Attorno all'attrazione principale - l'elefante - c'é un'ambiente equatoriale lussureggiante con banani e fiori giallo-arancio che sfiorano i due metri di altezza. Ovunque nelle aiole surfinie, rosmarino, lavanda.

I giochi d'acqua delle Fontane ad arco e a labirinto divertono i molti bambini presenti che, passando sotto o tra gli spruzzi, giocano a tirarsi l'acqua per poi uscire zuppi e andare a sedersi nei dryer, pronti per un altro gioco: asciugarsi ridendo sotto ai getti d'aria calda.

Il Villaggio Western é a poca distanza dietro ai grandi Teatri di posa 3 e 4.

Presso il locale Saloon il Baro sta mostrando ai più piccoli uno spettacolino con giochi di carte e mentre continuiamo la nostra passeggiata sin quasi in fondo al largo viale sterrato, ci sentiamo completamente immersi nell'atmosfera del film C'era una volta il West. La musica viene diffusa nell'aria e ci sediamo ad immaginare e ascoltare sul gradino sgangherato di una casa di legno, proprio di fronte alla casa dello Sheriffo, osservando il giardinetto di cactus, aloe e piante tipiche locali. Due ragazzi in posa da pistolero ricreano la famosa scena e ci facciamo anche due risate. Il maestro Ennio Morricone ha consentito in questo luogo l'utilizzo delle sue musiche - nei grandi capolavori di Sergio Leone - colonne sonore che ti riportano indietro nel tempo e non c'é dubbio, ricreano in te le emozioni.

Ho voglia di un caffé e mi siedo al bancone del saloon mentre i miei due danno un'occhiata al Boot Hill, piccolo cimitero stile western; sulla mia tazzina c'é il romantico logo di una pellicola cinematografica che si srotola. Mi guardo attorno ... c'é ovunque sulle stoviglie, sui tovaglioli, sulle bustine dello zucchero di canna.

Se verrete a Cinecittà World vi consiglio di non perdere al teatro 4 "Come ti faccio un film", l'essenza del Parco stesso. Quando inizia lo spettacolo le persone assistono ammutolite, non se l'aspettano uno spettacolo teatrale con attori veri sul palcoscenico, che recitano, e recitano bene, in maniera spiritosa, prendendosi in giro e prendendo in giro l'ambiente a cui loro stessi appartengono. E' il racconto del backstage di un film: la sceneggiatrice che non riesce ad avere un'idea originale; il sottomesso regista desideroso di aggiungere del suo ad un Soggetto che non ne ha bisogno; il Produttore danaroso e poco incline alla cultura, che vuole solo storie vendibili, e finisce per tagliare due settimane di riprese per risparmiare e rifilare come attore protagonista un'inespressivo nipote. Ecco arrivare lo spazientito direttore della fotografia e il prode montatore che, per dare un tono alla parte dell'illustre nipote, taglia tutte le sue scene facendolo diventare muto. E poi c'é lei, la figura narrante, in grado di avvicinare il pubblico a "come si fa un film" spiegando in modo facile e comprensibile le diverse fasi di una lavorazione. Per non confondere più i ruoli dei professionisti della macchina da presa ed entrare nel mondo fantastico di uno dei mestieri più belli.

L'ultimo spettacolo in programma é Enigma al Teatro 1. Non voglio anticiparvi gli effetti particolari di questo show realizzato da Filmaster, dedicato a Stefano Coffa, a metà tra un Ballo fantasy e un'opera psichedelica. Il talento é un dono davvero misterioso e così come l'Arte, si può nascondere ovunque. Il cast di Cinecittà é un "Signor cast", ballerini e attori giovani ma perfettamente in grado di coinvolgere il pubblico presente.

E poiché sono proprio gli spettacoli ad avvicinare le persone al teatro e al cinema, forse questo luogo dovrebbe seguire di più la sua naturale vocazione prestando i suoi grandi teatri per Concerti, Spettacoli di ballo e recitazione solitamente ospitati nei Teatri della vicina capitale.

Visitate Cinecittà World, vi piacerà: é un bellissimo tributo alla settima arte, un coinvolgimento nel teatro e nel cinema, uno stupendo parco divertimenti.

"Motore, Azione, Cinecittà!"

v.b.

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
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Booktrailer


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


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Se hai paura,

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