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di Valeria Ballarati

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Home Vivisezione
Lotta alla Vivisezione

Bla bla bla

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Molti mi segnalano sbigottiti che la società di uno dei soliti miliardari da strapazzo è stata ufficialmente autorizzata a sperimentare in vivo il Brain-Computer Interface (BCI), ossia a impiantare nel cervello di qualche povero disgraziato un bel chip che consenta al disgraziato medesimo di interagire direttamente con un computer.

Ovviamente la società e il miliardario in questione concionano di possibili applicazioni cliniche che consentiranno al BCI di rimediare – un giorno, forse, chissà – ai danni arrecati dalle solite malattie neurodegenerative i cui nomi vengono sgranati dai santoni della biomedicina neanche fossero le decine del rosario (Alzheimer, ora pro nobis; Parkinson, ora pro nobis, Corea di Huntington, ora pro nobis, ecc.). E così facendo continuano a intortare il pubblico sulle meraviglie della scienza facendo il verso alla inflazionata frase di incerta paternità, e di ancor più ambiguo contenuto, che fa bella mostra di sé nella sala delle conferenze del CNR: “La luce della scienza cerco e’l beneficio”.

Ora, a parte il fatto che di miliardari più o meno sani di mente che finanziano progetti più o meno diabolici è piena la letteratura, c’è bisogno di ricorrere alla letteratura, appunto, per capire che il BCI non si prefigge scopi clinico-terapeutici, ma di controllo a distanza e di soggiogamento totalitario?

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Eugenio Serravalle risposnde a Maurizio Crozza sull'Omeopatia

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Caro Crozza,

nell’ultima puntata del suo spettacolo, il suo sarcasmo e le sue taglienti battute si sono concentrate sull'omeopatia. Oltre che suoi spettatori e simpatizzanti, siamo un gruppo di medici che praticano l'omeopatia. Abbiamo una regolare laurea in medicina, abbiamo per anni praticato la medicina ufficiale, e se abbiamo adottato la terapia omeopatica è perché, evidentemente, ne abbiamo sperimentato l'efficacia.

Il mestiere del comico ha una cosa in comune con quello del medico: basta poco a capire se sei bravo o no. Nel suo mestiere, o fai ridere o non sai fare il tuo lavoro. Nel nostro, o guarisci la gente, o la gente ti manda a spasso. Non puoi darla a bere, tanto più che noi non curiamo con l'omeopatia malati terminali cui dare un'estrema speranza cui appigliarsi, poco importa se efficace o meno. Non si può essere venditori di fumo quando si curano pazienti affetti da malattie tali per cui il paziente se ne accorge subito se la terapia è efficace o se deve ricorrere comunque ai farmaci tradizionali. E tra questi pazienti sono numerosi i bambini e gli animali che non sono influenzabili dall’effetto placebo.


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Cari genitori vi stanno spaventando

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Cari Genitori, 

quelli tra voi che hanno scelto di vaccinare i propri figli secondo un calendario vaccinale diverso, o di non vaccinarli del tutto, arrivano sempre più numerosi, sempre più spaventati nel mio ambulatorio e descrivono il proprio stato d’animo e la propria esperienza con parole come: ”Ci stanno bombardando”, “Ci stanno massacrando…”.

Colpevolizzati da tutti i mezzi di stampa, dalle autorità sanitarie, dagli amici che hanno fatto una scelta diversa, denigrati ai convegni di medicina organizzati e finanziati dalle case farmaceutiche che promuovono in quegli stessi convegni vaccini di nuovo brevetto che hanno richiesto molti investimenti ed esigono un pronto ritorno.

E’ chiaro, le forze sono impari: singoli genitori contro i mastodonti dell’industria farmaceutica che fanno guerra non solo a chi sostenga un uso diverso, moderato e razionale dei vaccini, ma a tutti coloro che cerchino terapie efficaci, sicure, alternative ai farmaci per patologie non gravi.


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Ci sono reazioni avverse alle vaccinazioni?

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Ci sono reazioni avverse alle vaccinazioni? (video realizzato ieri durante il viaggio di ritorno)

Posted by Dr. Roberto Gava on Martedì 10 novembre 2015
 

Vaccinazioni Pediatriche: Lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità

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Vaccinazioni Pediatriche: Lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità
di Roberto Gava, Eugenio Serravalle


Ill.mo Prof. Ricciardi,


le Sue recenti prese di posizione pubbliche in merito alle vaccinazioni pediatriche ci inducono a scriverLe per chiarirLe alcuni aspetti che meritano un approfondimento e una riflessione serena.

Oggigiorno, un qualsiasi medico dotato di buon senso e di un minimo di conoscenza scientifica non può essere contro le vaccinazioni pediatriche e infatti conosciamo tutti l'utilità di questa pratica sanitaria.

Molti anni di studio quotidiano della letteratura scientifica, con la quale abbiamo sempre documentato le nostre affermazioni e pubblicazioni sia scientifiche sia divulgative, ci hanno permesso di conoscere a fondo l'utilità ma anche i limiti delle vaccinazioni, che all'inizio noi sostenevamo e che molto frequentemente anche praticavamo. Però, questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino malato, non frettolosa ma fatta di osservazione e di ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale e di quello che i genitori raccontano, ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche.

Ci siamo infatti accorti che, dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari. Può capire, quindi, che la nostra osservazione non è rivolta solo alle patologie specificatamente interessate dalle vaccinazioni, ma alla salute globale del bambino, perché crediamo che questa sia la finalità e il dovere di ogni Medico. Certo, è un dato che nasce dall'esperienza clinica quotidiana ma siamo disponibili a partecipare a un'indagine organizzata dal Suo Istituto che confronti nel modo più rigoroso lo stato di salute dei bambini completamente vaccinati con quella dei bambini mai vaccinati.

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Vaccini si, Vaccini no

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In questi giorni assistiamo alla messa in evidenza del costante calo della pratica vaccinale nella popolazione italiana. Sempre più persone hanno scelto di non vaccinare i propri figli convinti che le vaccinazioni non siano la panacea di cui si narra, e così negli anni alcune regioni del Nord hanno abolito l'obbligo. La scelta é stata lasciata alla famiglia anche a seguito dei numerosi e documentati casi di pesanti effetti collaterali, causa di disabilità in bambini sani prima della  vaccinazione. Ma i medici pro-vaccino non sono d'accordo e hanno la singolare tendenza a colpevolizzare chi la vede diversamente e chi preferisce la libertà di cura. 

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"vacciniamo le scuole"

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“VacciniAmo le Scuole” è un progetto promosso dall'Istituto di Sanità Pubblica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e condotto in collaborazione con alcune Aziende Sanitarie Locali come Roma A, Roma B, Matera e Palermo e rivolto ai genitori e agli alunni alle scuole medie inferiori.

Il progetto viene promosso attraverso la libera adesione e libero consenso dei genitori, non è una campagna vaccinale ma (leggendo il questionario proposto) è chiaramente orientato ad ottenere dati sulla percezione e la conoscenza dell'offerta vaccinale da parte dei genitori: non abbiamo idea al momento dei contenuti del questionario “ridotto” che potrà essere rivolto ai ragazzi ma immaginiamo che il contenuto non sia così diverso.

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Intervista a Pietro Croce

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VICENZA. Sylvia, la moglie del professor Croce, mi accoglie sorridente con un aperitivo e una fetta di torta al cioccolato da brividi. «La prego, ancora un po'». Il professor Croce sta arrivando. E' andato al parco qui vicino a fare la sua passeggiata e i suoi esercizi di ginnastica. Mi sento un verme. Io, a cinquant'anni, vado in tachicardia parossistica dopo due flessioni, lui, a 84, va a fare jogging e ginnastica.

La casa è piena di libri. Molti dei quali tedeschi, inglesi e americani. Il professor Croce, oltre ad avere scritto testi monumentali di patologia, ne ha tradotti altrettanti dal tedesco.

Quando entra mi stringe la mano e mi fa cenno di stare comodo. Parla con misura, senza mai alzare la voce, senza accalorarsi. Gli occhi sono limpidi e sinceri. «Forza Oscar, volevi farmi qualche domanda? Sono pronto».

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Il fine non giustifica i mezzi

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Vivere nonostante i problemi di salute che l’affliggono non deve essere facile per Caterina, e a lei, contrariamente a quello che è accaduto sul web, va la nostra solidarietà di antispecisti. Avere 25 anni e non poter godere appieno della vita, e dipendere da macchinari e farmaci, è una tragedia personale alla quale però Caterina Simonsen ha voluto rispondere avallando una tragedia collettiva.

La tragedia collettiva di cui parliamo è la vivisezione o sperimentazione animale, come preferiscono definirla coloro che la difendono, e comunque la si voglia chiamare facciamo riferimento a una vergogna per l’umanità tutta, una pratica a cui soggiace un concetto allucinante: il fine giustifica i mezzi; qualunque scelta o azione è lecita pur di ottenere un risultato utile o positivo per chi la compie.



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Ancora pochi giorni

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Nessun vantaggio, nessun profitto, nessuna idea o religione, niente giustifica la crudeltà.

La sperimentazione sugli animali é crudeltà.

E' un delitto senza firma.

Una firma la può fermare: la TUA.

http://www.stopvivisection.eu/it/content/sign-online


Ancora pochi giorni per firmare!

Ci siamo quasi all'obiettivo di un milione di cittadini che firmano contro la vivisezione.

Se non sai come fare, vieni pure in negozio: compiliamo insieme il modulo on-line.


 

L'Energia

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La parola Energia deriva da due parole greche: en (dentro) e ergon (lavoro) che significano la capacità di compiere un’azione.

L’Energia esiste: non si crea né si distrugge ma si trasforma e infatti la sua caratteristica principale è di passare da una forma all’altra. Ad esempio quando mangiamo: il cibo introdotto nel nostro organismo si trasforma in Energia che ci consente di muoverci.

Conosco molti tipi di Energia utilizzata nella vita di ogni giorno: elettrica, chimica, eolica, termica, cinetica o meccanica.


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