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di Valeria Ballarati

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Home Vivisezione
Lotta alla Vivisezione

Risposta alle affermazioni offensive di Garattini

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La risposta alle affermazioni offensive di Silvio Garattini sulle cure integrate.

       
 
L'Assessore alla Sanità Regione Toscana Daniela Scaramuccia e la Rete Toscana di Medicina Integrata rispondono alle affermazioni offensive del Prof. Silvio Garattini.
 
 

 L’Assessore alla Sanità della Regione Toscana Daniela Scaramuccia risponde così a Silvio Garattini, direttore dell’istituto “Mario Negri” di Milano che dalle pagine del settimanale “Oggi” critica duramente la decisione dell’ospedale di Grosseto di accogliere al suo interno ambulatori di agopuntura, omeopatia e fitoterapia:  "Quasi stento a credere che uno studioso e uomo di scienza come Garattini possa lanciarsi in simili affermazioni, senza la dovuta attenzione e senza neppure informarsi troppo. Non solo il farmacologo di Milano ha confuso un ospedale con un altro, ma ha anche mischiato fatti e cure molto diverse tra loro. Un miscuglio che crea solo confusione" ... (segue)

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Fastum gel, Lasonil e simili: attenzione all’uso dei cosmetici

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Una precauzione in più per chi utilizza Fastum gel, Lasonil, Artrosilene e altri farmaci topici a base di ketoprofene: fare attenzione a non usare contemporaneamente cosmetici contenenti octocrilene, perché potrebbe scatenarsi una reazione allergica.

Per rilevare la presenza di octocrilene tra gli ingredienti, controllate dunque sull’etichetta dei prodotti per la cura della persona (shampoo, dopobarba, gel e bagno doccia, creme per la pelle,

rossetti, detergenti per trucco, spray per capelli).

 

 Ketoprofene: occhio alla luce

Il rischio cosmetici si aggiunge a quello già noto della luce: chi ricorre ai farmaci topici a base di ketoprofene deve infatti fare attenzione a non esporre alla luce (solare e artificiale) le parti del corpo soggette a trattamento, sempre per evitare reazioni allergiche cutanee.

 

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Un Nobel per l'omeopatia

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"Science" intervista il premio Nobel Dr. Luc Montagnier sull'omeopatia e segnali elettromagnetici.
 
 
Negli ultimi giorni del 2010 i giornali hanno  riportato la notizia  di un rapporto australiano pubblicato sulla rivista scientifica Archives of Disease in Childhood - dal titolo originale “Adverse events associated with the use of complementary and alternative medicine in children” - in cui si affermava che l’uso indiscriminato delle medicine alternative può essere molto pericoloso o addirittura mortale per i bambini.  Nel contempo il Comitato Scienza e Tecnologia del Parlamento inglese ha sollecitato il governo e il servizio Sanitario nazionale a cancellare ogni erogazione di fondi a favore della pratica omeopatica: «i prodotti omeopatici non sono medicine e non dovrebbero più essere autorizzati dal Mhra (l’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci)».
La Rabbia è figlia della Paura, come insegna la medicina cinese. Ecco perché i  detrattori dell'omeopatia  attaccano senza pietà: hanno paura e reagiscono con la violenza. E’ l’ elefante impazzito alla vista del topolino, che gli sguscia tra le zampe. L’ elefante non capisce perché non riesce a schiacciarlo, nonostante la sua mole, i barriti, la proboscide.
Forse la paura nasce da piccoli ma importanti segnali di crepe sul fronte.

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Boiron vs Garattini

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Ho trovato particolarmente interessante questo incontro organizzato lo scorso maggio dalla Fondazione Corriere della Sera, dal titolo: Omeopatia o medicina tradizionale?Un faccia faccia fra Christian Boiron, francese, presidente dell'azienda leader in prodotti omeopatici e Silvio Garattini direttore dell'Istituto Mario Negri, di Milano. Come dire: il guru dell'omeopatia e il guru della vivisezione italiana ...

Interessante notare nel video i messaggi di apertura di Christian Boiron a fronte della chiusura di Silvio Garattini, che si evidenziano anche dal linguaggio corporeo, dalla risolutezza delle affermazioni, dalla semplicità noncurante dell'abito del primo e dalla scelta accuratamente rigorosa del secondo. Per le motivazioni di una o dell'altra scelta meglio che ognuno scelga per sè - come é sempre meglio fare - dopo aver acquisito le informazioni necessarie.


MILANO - L'attacco più forte all'omeopatia è arrivato una settimana fa da parte dai medici inglesi riuniti intorno alla British Medical Association: durante la conferenza annuale hanno bollato la medicina alternativa come «stregoneria», spiegando che il servizio sanitario inglese non dovrebbe sperperare i soldi per una pratica senza efficacia terapeutica. Di contro, ci sono le statistiche a confermare l'interesse crescente nei confronti della «medicina dolce»: soltanto in Italia, negli ultimi 15 anni, il numero di pazienti che si affidano all'omeopatia è cresciuto del 65 per cento. Il rapporto Eurispes del 2010 segnala che i pazienti sono passati in dieci anni dal 10,6 al 18,5 per cento. Omeopatia o medicina tradizionale? A discutere della validità dei due metodi sono intervenuti ieri pomeriggio, durante un convegno organizzato dalla Fondazione Corriere, Christian Boiron, presidente dei Laboratoires Boiron, leader mondiale nella produzione di farmaci omeopatici, e il professor Silvio Garattini, direttore e fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri». Moderati dal dottor Luigi Ripamonti, si sono scambiati pareri e qualche reciproca frecciata. «L'unica cosa che noi due abbiamo in comune è possedere una casa nella stessa località francese», ha detto Garattini. «Sono colpito dallo scetticismo del professor Garattini ogni volta che parla di omeopatia». In cinque domande sintetizziamo il pensiero dei due scienziati.

1.La medicina omeopatica ha la stessa efficacia di quella tradizionale? Si tratta di una scienza «nuova» o al contrario la sua efficacia è stata testata su un elevato numero di pazienti che ne testimonia la validità?

Christian Boiron- Una scienza antica praticata in 50 Paesi
Non c’è nessuna idea che possa durare oltre due secoli se nel frattempo non ne è stata dimostrata l’efficacia: l’omeopatia è una scienza antica, conosciuta fin dal V secolo ed è stata reintrodotta nel XIX secolo dal medico tedesco Hahnemann. Oggi è praticata da moltissimi medici in oltre 50 nazioni diverse: dove alcuni rimedi della medicina tradizionale falliscono, l’omeopatia riesce a dare delle risposte. Ora vorremmo che l’omeopatia entrasse a far parte dei protocolli di cura ospedalieri.

Silvio Garattini -Usata per patologie lievi, i raffreddori
Il fatto che ci siano delle persone che usano un prodotto non è per forza la dimostrazione della sua efficacia. La scientificità dell’omeopatia è già stata contraddetta dal numero di Avogadro (quando si supera una certa diluizione omeopatica all’interno del rimedio omeopatico non è presente più nessuna molecola). Questo è testimoniato dal fatto che l’omeopatia viene spesso utilizzata per curare patologie lievi come raffreddori e tosse, che con il passare dei giorni guarirebbero anche spontaneamente.

2.Quali sono i principi attivi di una preparazione omeopatica e qual è la loro validità rispetto ad un preparato della medicina comune? Si possono curare con l’omeopatia patologie come diabete e neoplasie?

Christian Boiron- I preparati si studiano per ogni paziente
La diagnosi in omeopatia sta nell’individuare il preparato giusto per ogni paziente. La scelta del medicamento dipende dalla reazione individuale alla malattia, anche mentale: nei farmaci omeopatici il principio attivo, presente nei farmaci tradizionali, è costituito da una quantità di molecole ottenute per diluizioni successive in acqua. Anche il premio Nobel Montagnier sostiene che le molecole hanno la capacità di mantenere inalterate le proprie capacità biologiche anche se fortemente diluite nell’acqua.

Silvio Garattini -Senza principi attivi sono acqua fresca
L’assenza di principi attivi all’interno dei farmaci omeopatici li rende simili ad «acqua fresca». Sostituendo per gioco le etichette di un certo numero di flaconi omeopatici, nessun scienziato saprebbe successivamente ricollocarle al loro posto originario: questo perché non ci sono molecole specifiche che rendano riconoscibile un prodotto rispetto all’altro. Neanche lo stesso Boiron utilizzerebbe un farmaco omeopatico per curare patologie come tumori, diabete, ma anche una più banale cervicale.

3.Quali sono le controindicazioni della medicina omeopatica? C’è il rischio che un preparato possa rivelarsi dannoso per la salute del paziente oppure la diluizione rende la medicina più tollerabile rispetto a un farmaco tradizionale?

Christian Boiron- Elimina gli effetti collaterali
La medicina omeopatica, grazie all’alta diluzione, non ha alcun effetto collaterale sui pazienti ai quali viene somministrata. I medicamenti omeopatici sono sicuri anche per bambini molto piccoli, e per le donne che ne fanno uso durante la gravidanza. Anche per questo motivo l’omeopatia si pone come una valida alternativa alla medicina tradizionale, che invece, ogni anno miete vittime per gli effetti collaterali: il numero delle morti per uso di farmaci allopatici è in crescita.

Silvio Garattini -La controindicazione è la sua inefficacia
La controindicazione della medicina omeopatica è principalmente la sua inefficacia perché, in estrema sintesi, tutto ciò che viene somministrato non contiene nulla. Rovesciando la prospettiva, è lo stesso motivo per cui i rimedi omeopatici non possono essere ritenuti dannosi. Nessuno prende un farmaco perché non «faccia male», ma piuttosto perché «faccia bene»: l’effetto collaterale dei farmaci tradizionali è compensato dalla sua scientifica efficacia.

4.Perché un preparato omeopatico può essere commercializzato senza autorizzazione dell’Emea? Dove si acquistano i farmaci omeopatici e qual è il loro costo?

Christian Boiron- In Italia li prescrivono 25 mila medici
In Italia i farmaci omeopatici della Boiron dal 1995 ottengono l’autorizzazione al commercio sulla base di una notifica al ministero. L’Emea (Agenzia Europea dei Medicinali) riceve solo le autorizzazioni «centralizzate»: noi ci preoccupiamo invece di ottenerle Paese per Paese. I farmaci omeopatici sono rintracciabili nelle comuni farmacie e il loro costo è basso. I medici che li prescrivono in Italia sono oltre 25 mila: è il terzo mercato europeo per i prodotti omeopatici dopo Francia e Germania.

Silvio Garattini -Nessuna indicazione terapeutica
In molti Paesi europei i rimedi omeopatici non possono contenere l’indicazione terapeutica, perché non sono considerati medicinali, bensì prodotti. Gli omeopati sostengono che le diluizioni sono accompagnate da «scuotimenti» della soluzione: questi scuotimenti permetterebbero alla sostanza chimica di lasciare una traccia nell’acqua in cui la sostanza è stata disciolta. È la «memoria dell’acqua», più volte smentita. Bisogna stare attenti a usare farmaci inefficaci quando la medicina ufficiale offre strumenti sicuri.

5.La medicina omeopatica ha un largo seguito tra persone di cultura medio-alta. Come si spiega questa coincidenza? Maggior informazione legata al livello d’istruzione o piuttosto una moda?

Christian Boiron- Una presa di coscienza, non una moda
Non amo definire moda, né tantomeno come uno status symbol, quella che invece mi sembra una presa di coscienza. Il nostro paziente tipo è di cultura medio-alta, ma chi ci rappresenta davvero sono le donne. Soprattutto le mamme, che dopo aver provato a curare il proprio figlio con metodi tradizionali, risolvono le ricorrenti rinofaringiti invernali grazie all’impiego dei granuli. I medicamenti omeopatici sono atossici e non posseggono additivi.

Silvio Garattini -Non c’è un’impennata delle vendite
Non credo molto alle «impennate» di vendita dei prodotti omeopatici perché mi risulta che il fatturato delle case farmaceutiche specializzate sia ancora modesto. Per quanto riguarda l’utenza, non mi meraviglia che anche una persona mediamente colta possa essere sedotta dall’idea dell’omeopatia: questo è dovuto dalla mancanza di un’educazione scientifica nelle scuole. Chi studia Giurisprudenza o Filosofia non viene mai a conoscenza della legge di Avogadro, che smantella l’intero impianto della omeopatia.

Corriere della Sera - Michela Proietti - 26 Maggio 2010

 

Urban Market Survivors

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Urban Market Survivors
Come fare la spesa senza sostenere la vivisezione.

Quando ti prepari un thé Lipton, un brodo Knorr o Maggi, quando mangi la Maionese Calvé, il cornetto Algida, uno snack Kitekat, Lion e Twix, la Simmenthal, l’Invernizzi e il Philadelphia; prodotti Kraft, Cereal e Perugina; il panettone Motta, la pasta Buitoni e i prodotti Alemagna; quando compri gli m&m’s, le Pringles o gli Smarties perché piacciono ai tuoi bambini, stai sostenendo chi utilizza la vivisezione.

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Resoconto della Manifestazione

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Un bel sole splendeva sabato sulla capitale, anche il tempo ci ha dato una giornata di tregua dalla pioggia e si è aperto per lasciare alla Manifestazione contro la vivisezione il suo degno spazio.
C’é stata una grande partecipazione, gente venuta da tutta Italia per gridare insieme gli slogan che ho ancora in testa: dovevate esserci per sentire la carica e l’energia che sviluppa un movimento che tende alla giustizia. Vale la pena prendersi l’impegno e venire a manifestare per i diritti degli animali: incoraggia all’unità del movimento, degli intenti e dei pensieri, dando voce, forza e vitalità alla causa stessa. 

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25 Settembre Manifestazione a Roma

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E’ di ieri la notizia che quattro cuccioli sono stati arsi vivi nel Golfo di Taranto, uno di essi si è salvato: si chiama Micky.

Le torture ai danni degli animali sono continue.

Purtroppo ci sono ancora persone capaci di gesti orribili: bruciarli, avvelenarli, picchiarli, lanciarli dai cavalcavia, legarli dietro all’auto e trascinarli, buttarli nei fiumi, nei cassonetti. Uomini ignoranti, capaci di odio cieco.

E poi ci sono gli altri uomini, di Sapere, di Cultura, di Scienza che non sono diversi dai primi perché,  consapevolmente, di queste torture ne hanno fatto un business, lecito e sotto gli occhi di tutti.

Con la scusa della Ricerca Scientifica ogni anno Milioni di Vite Animali vengono torturate nei laboratori di tutto il mondo. Qui nella nostra zona ce ne sono almeno sei attivi tra Pomezia e Aprilia.

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Le Cure e la Lealtà

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Prima di aprire Naturalmente lavoravo come dipendente. 

I Consigli di Amministrazione dell’Azienda e le riunioni si tenevano in un elegante albergo di Pomezia; tante Aziende facevano come noi, tra queste le Case Farmaceutiche locali.

Durante le lunghe riunioni nelle pause ci prendevamo un caffè al bar e negli anni con la barista eravamo diventate amiche, facevamo volentieri due chiacchiere.

Quella mattina lei aveva un forte mal di gola, forse anche con le placche, e stavamo parlando di quale prodotto servisse meglio allo scopo.

Sullo sgabello poco distante sedeva un Signore distinto, di una cinquantina d’anni, che sorseggiava il suo thé; intervenne nella discussione chiedendo scusa, dicendo che il prodotto adatto era una Tintura Madre di Propoli.

Disse che quando aveva lo stesso problema anche lui si curava così ed elencò le caratteristiche del preparato, perché avrebbe funzionato, ribadendo che doveva essere una Tintura Madre e non un prodotto da banco, poco concentrato e quindi poco efficace.

Quando lasciò la sala io che non sapevo chi fosse le dissi: Caspita, che competenza!
E lei, che invece lo conosceva bene avendolo visto molte volte li, disse che era un Professore, stimato Relatore ai Convegni sui farmaci e lavorava per una nota Casa Farmaceutica.

Il Dottore non ci aveva suggerito un preparato di sintesi, un farmaco, la sua materia di competenza, bensì una sostanza naturale con la quale all’evenienza si curava lui stesso!

Non ho mai saputo il suo nome, né l’ho mai chiesto, non era necessario.
Avrei però voluto ringraziarlo:  almeno in quella occasione, con noi, era stato Leale. 

 

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=13172

PS  Noi veg che non usiamo i prodotti animali, per i problemi alla gola usiamo il succo di limone puro, spremuto (fa passare le afte e anche le placche).

 


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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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