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di Valeria Ballarati

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Dintorni


Storie di resistenza

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Un giorno di questi ci faccio un giro a Trieste: voglio respirare ancora quell'aria buona di libertà, di giustizia e di comunità unita, la stessa di quel paesino di 3000 anime che lottavano insieme contro i danni del potere senza scrupoli.
Ho un ricordo vivido di quel periodo, avevo circa 20 anni, ed è proprio come oggi a Trieste.
Il presidio restò ancora a lungo, era diventato un pezzo di storia del paese e un luogo caro a tutti.
Ma fu l'ultima volta. Poi le ruspe andarono via e non tornarono mai più.
Ne scrissero i giornali.
Uno degli ultimi giorni di presidio arrivò la celere: ci furono ossa rotte, traumi, ematomi e contusioni anche sulle madri di famiglia, che ne uscirono peste e sanguinanti, gridando tutto il loro sdegno.




 

Ave, Cesare!

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Il 17° Film dei Fratelli Joel e Ethan Coen, la coppia di Registi da sempre presenti nelle nostre Rassegne, a partire da “Barton Fink” (1991), proseguendo per “Il grande Lebowski” (1998), “L’uomo che non c’era” (2001), “A proposito di Davis” (2013), è concepito come un giro sulle montagne russe hollywoodiane che ci fa passare dai peplum ai kolossal, dai musical anni ’50 ai western, dalle commedie sofisticate ai film acquatici. AVE, CESARE! è un circo, una carrellata di caricature della Hollywood che fu, dove ognuno trova il suo posto in un mosaico ad incastro perfetto.

Eddie Mannix (un magnifico Josh Brolin) è un direttore di produzione, uno che risolve problemi. Per conto di un grosso produttore che vive a New York, si muove nel sottobosco di Hollywood salvando attrici dagli scandali, puntellando produzioni traballanti, facendo sparire foto osé e cercando di camuffare gravidanze fuori dal matrimonio. È il caso di DeeAnna Moran (Scarlett Johannson), diva delle coreografie acquatiche, eterea sugli schermi ma determinata nella vita reale che colleziona flirt che imbarazzano lo studio. Non solo: Eddie Mannix è la persona giusta per convincere e trattenere lo scontento regista Laurence Laurentz (Ralph Fiennes) che vuole sbarazzarsi della star del western Hobie Doyle (Alden Ehrenreich), del tutto incapace di recitare, per il suo prossimo sofisticato lavoro. Quando scompare Baird Whitlock (George Clooney), uno degli attori più amati degli Studios, protagonista di un film su Gesù nella parte di un centurione, la situazione si complica. Anche perché costui è stato rapito da un gruppo di “insospettabili”: un gruppo misterioso che si fa chiamare “Il Futuro” e ha chiesto agli Studios un riscatto da 100.000 dollari o possono scordarsi la loro gallina dalle uova d’oro …

www.ladolcevitacineclub.it

Commento: Ma quanto era spassoso questo film! Siete proprio bravi a sceglierli per noi: grazie! "Dio non ha nessun figlio: é scapolo e molto arrabbiato!" :-) il gruppo degli sceneggiatori comunisti che rapisce la star per farsi rimborsare il lavoro sottopagato dalle major é un'idea strepitosa. E il CEO? Che ne combina di ogni e però si confessa solo le piccolezze? E poi lui, il divo, così credibile esteriormente, anche nel dialogo finale finché ... é sempre un attore! Finge! E naturalmente si scorda le battute. Simpatico anche quando viene schiaffeggiato dal capo e gli viene ricordato che ha valore solo ai fini del film :-) Forte anche il dubbio del direttore sul passaggio alla carriera - altrettanto mostruosa - in Lockheed: "dirigerai un'azienda vera, non un circo". Ha ragione lui, dopotutto non é così cattivo: dipende dall'idea che hai della cattiveria e di ciò che vuoi fare nella vita ... :-) che ridere. Fortissimo. Grazie.

 

Antibiotico-resistenza, a proposito di uso e abuso di farmaci

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Finita l’estate ogni anno si ripresentano i ceppi influenzali. I vaccini spesso non proteggono ed i cittadini, a volte consigliati dai medici di base, utilizzano antibiotici ai primi sintomi mentre dovrebbero essere usati esclusivamente nei casi di complicanze importanti o in soggetti a rischio.

Anche nel sito chirurgico spesso si usano un numero di antibiotici maggiori quando, ad esempio, basterebbe che i medici e gli operatori sanitari sapessero lavarsi bene le mani per avere una riduzione di infezioni, con conseguente utilizzo di antibiotici che si sarebbero potuti evitare, come ci insegna la storia di Semmelweis.


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26^ Edizione Invito al Cinema

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Videocorto Nettuno

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Domani presentiamo il festival del ventennale!

Scopriremo i nomi dei giurati e il programma dettagliato! Vi vogliamo tutti, alle 19,00 alla Fraschetta Blues, di fronte la libreria Fahrenheit. Nettuno.

Videocorto Nettuno compie vent’anni e diventa una delle rassegne di cortometraggi più longeve d’Italia.
Invito conferenza stampa 15 luglio e Festival 24-25-26 luglio 2015

Per Videocorto Nettuno, il 2015 è un anno importante! Son passati 20 anni da quel 1996 in cui Elvio Calderoni decise di festeggiare il suo ventiseiesimo compleanno buttando tra le mani dei suoi amici 4 videocamere, dicendo loro di girare dei corti in giro per la città che sarebbero poi stati proiettati la sera stessa, in casa, durante la sua festa. In questi anni la festa è diventata un festival, uno dei pochissimi a perdurare nella mappa sterminata di festival italiani ed europei dedicati a questa forma d’arte .

 
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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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