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di Valeria Ballarati

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Cultura

Il giusto peso alle cose

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Sono rimasta colpita da questa immagine.

Ho riconosciuto subito tutti i brand e ho faticato a riconoscere le foglie: son dovuta andare a rivederle. Da li l'idea di riproporvelo.

Prima di vedere le mie risposte nei commenti, provate a vedere quante foglie sapete riconoscere: é ora di dare il giusto peso alle cose.

V.

 

L'arte è merce

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Jeff Koons e Cattelan resteranno come Michelangelo e Caravaggio? Se lo domanda Roberto Gramiccia, cercando di capire quando l'arte, mercificata, ha smesso di rappresentare il mondo e l'uomo.

La bellezza può salvare il mondo. Così un secolo e mezzo fa Dostoevskij assegnava al linguaggio profetico dell’arte un traguardo sublime di liberazione e speranza. Centocinquantanni dopo, nel suo saggio Arte e Potere (Ediesse, 219 pagine,13 euro) Roberto Gramiccia, medico, collezionista, critico e scrittore ribalta questa prospettiva. La trasforma in una domanda provocatoria che battezza nel sottotitolo il suo libro: «Il mondo salverà la bellezza?». E capovolge completamente l’orizzonte. Trascina chi ne condivide l’urgenza dall’estetica alla politica. Perché è il mondo che va cambiato, sottratto alla voragine di senso in cui è sprofondato: il capitale che consegna l’esclusiva del comando alla finanza, alla mitologia del pensiero unico e del libero mercato, la diseguaglianza sociale che cresce a dismisura, l’uomo che perde il controllo del proprio destino. E l’arte che si accoda, si rassegna ad essere merce, una variabile del sistema che abdica alla profondità, alla storia, alla realtà. Rinuncia a farsene con l’immaginazione contrappunto e misura, continuando a cercare nella sfida alla morte la sua ragion d’essere.

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PI GRECO

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Storia di un professore di matematica che un giorno, per spiegare a una classe parecchio rumorosa e maldisposta il Pi greco, disse più o meno questo:


«Il Pi greco, come sapete, è il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro. Se mettete in fila tre diametri, ottenete “quasi” la circonferenza, poiché ne manca un pezzettino. Piccolo, piccolissimo, ma manca.

Il Pi greco ci parla di noi, ci dice cosa siamo: esseri imperfetti, destinati per l’eternità a cercare qualcosa che ci manca. Per secoli si è cercato di determinare in modo finito quel decimale che manca, ma si è scoperto che quel numero è … infinito.

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A night in Anzio

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Il giorno 8 Luglio 2021 il territorio di Anzio ospiterà un importante ed esclusivo concerto Jazz chiamato “A Night in Anzio”, di Sylwester Ostrowski, in onore della nostra splendida città.


“A Night in Anzio” è un evento esclusivo al quale parteciperanno i più grandi musicisti della scena jazz internazionale, tra cui Igor Butman (RU), Alexander Beets (NL), Albert Bover (ES), Camille Thurman (USA), Freddie Hendrix (USA), Jakub “Mizer” Mizeracki (PL), Albert Bover (ES), Endea Owens (USA), Owen Hart Jr (USA) e per ultimo, ma non meno importante, il nostro caro Francesco Bruno, chitarrista del nostro territorio, noto a livello internazionale, che rappresenterà l’Italia in questo esclusivo evento.


Il concerto sarà trasmesso in streaming, ospitato dall’importante media partner statunitense Jazz Corner e si svolgerà nella splendida cornice dell'anfiteatro “L'Abbraccio” sito in via Lungomare Celeste, 1/C – Lavinio. Gli ospiti potranno godere non solo di un insieme unico di musica straordinaria, ma anche di un'esperienza lussuosa comprensiva di cena biologica e ottimo vino. 


La serata è a inviti. 


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Senza parole il pensiero é impossibile

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"Il QI medio della popolazione mondiale, che dal dopoguerra alla fine degli anni '90 era sempre aumentato, nell'ultimo ventennio è invece in diminuzione... È l’inversione dell’effetto Flynn.

Sembra che il livello d’intelligenza misurato dai test diminuisca nei paesi più sviluppati.

Molte possono essere le cause di questo fenomeno. Una di queste potrebbe essere l'impoverimento del linguaggio. Diversi studi dimostrano infatti la diminuzione della conoscenza lessicale e l'impoverimento della lingua: non si tratta solo della riduzione del vocabolario utilizzato, ma anche delle sottigliezze linguistiche che permettono di elaborare e formulare un pensiero complesso.

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La creazione scientifica

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Oggi non ho molto tempo, sono un po’ indietro con la preparazione degli studi, ma due cose che mi sono sembrate interessanti vorrei segnalarle.

Leggendo il libro Il sacro di Rudolf Otto per l’esame di Filosofia della Religione (bello, anzi, aiutam’ a dì bello) davanti a un pensiero non sono riuscita a trattenere due lacrimucce. Le parole sono arrivate direttamente ai sentimenti.

Alcuni termini possono forse risultare non di immediata comprensione senza nozioni di base ma, non perdetevi d’animo, metto i passaggi che servono all'uopo. E' un concetto importante per non tentarne almeno l'impresa. Quale concetto? Questo:


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Teologia, Filosofia e Scienza

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BERTRAND RUSSELL, Storia della filosofia occidentale (TEA, 2007).

La filosofia, nel senso in cui io intendo la parola, è qualcosa di mezzo tra la teologia e la scienza. Come la teologia, consiste in speculazioni riguardo alle quali non è stata finora possibile una conoscenza definita; come la scienza, si appella alla ragione umana piuttosto che alla autorità, sia quella della tradizione che quella della rivelazione.

Tutte le nozioni definite, direi, appartengono alla scienza; tutto il dogma, cioè quanto supera le nozioni definite, appartiene alla teologia. Ma tra la teologia e la scienza esiste una Terra di Nessuno, esposta agli attacchi di entrambe le parti; questa Terra di Nessuno è la filosofia.

Commento: buon venerdì Santo a tutti.

 

Uomo e libertà: il ritorno all'uomo integro.

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In questo periodo sento nel cuore una domanda urgente, una necessità che non posso più rimandare.

Abbiamo capito a nostre spese quanto l’epoca che stiamo vivendo ci conduca verso un progetto disumanizzante dell’essere umano.

Abbiamo vissuto nella convinzione di poter dominare il mondo con la tecnica, perché possiamo assegnare una durata alla vita, riprodurla oppure decidere di eliminarla fin dalla sua origine con una semplice pillola, modificare il mondo per adattarlo alla nostra bramosia, creare malattie in laboratorio ed eliminarle attraverso altre pillole e sieri, possiamo essere un genere neutro e insegnare ad altri ad esserlo, possiamo essere soli ma accedere alla comunità mondiale dalla sedia di casa nostra, con un semplice click dal cellulare.

Abbiamo stabilito in modo unilaterale la misura del giusto facendola coincidere con ciò che possiamo creare, fare, sperimentare, realizzare e l’opera dell’uomo è diventata il modello unico da seguire per essere considerati e accettati dalla comunità.

Abbiamo creato un mondo moralista ma privo di morale, perché abbiamo orientato i valori per avvallare questo dominio che l’uomo pretende di esercitare su tutto e tutti e coloro che non vi soggiacciono sono censurati, esiliati, osteggiati, dileggiati e soprattutto calunniati.

Abbiamo ridotto il contenuto delle nostre libertà al tecnicamente possibile.


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Filoteo Alberini: l'inventore del cinema

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ORTE (Viterbo) – La celebrità e il successo sono riconoscimenti che si riservano solo a chi per primo raggiunge un importante traguardo. Qualunque sia l’avvenimento o la disciplina in questione, dei “secondi” non c’è traccia. La storia insegna che chi compie per primo un’impresa (come Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna) entra di diritto nell’Olimpo degli Dei. Per chi giunge subito dopo non rimane quasi nulla o solo qualche sottile citazione, ma mai la gloria.

Eppure ci sono tanti casi in cui i “secondi” avrebbero meritato le giuste considerazioni ed i medesimi riconoscimenti, quando per sfortuna o per qualche intoppo burocratico o per maggior scaltrezza dei “primi” hanno visto vivere da altri il proprio sogno. E questo è proprio il caso di Filoteo Alberini, il genio italiano che fu il primo e vero inventore del cinema.


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Morchia e olio

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Il mondo é come un torchio che spreme. Se tu sei morchia, vieni gettato via; se sei olio, vieni raccolto. Ma essere spremuti é inevitabile. Soltanto osserva la morchia, osserva l'olio. La spremitura ha luogo nel mondo: attraverso la fame, la guerra, l'indigenza, la carestia, il bisogno, la morte, la rapina, la cupidigia; queste sono le miserie dei poveri e le calamità degli stati: noi le sperimentiamo ... Vi sono uomini che oppressi da queste calamità si lamentano e dicono: "Come sono cattivi i tempi cristiani". Questa é la morchia, che defluisce dal torchio nei canali di scolo: il suo colore é nero perché essi bestemmiano: non risplende. L'olio ha splendore. Poiché qui é un altro genere d'uomo che subisce la stessa pressione e torchiatura, che lo depura - non é stata infatti una torchiatura a raffinarlo così?

Agostino, Sermones XXIV, 11

 

The making of 2 - Progetti vecchi e nuovi

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Un anno fa usciva L’uomo dei Fiori e lo presentavo per la prima volta in quella meravigliosa cornice che è il Teatro sul mare dell’Abbraccio di Lavinio.

Fatico ancora a dire “il mio libro”. In effetti non è ‘mio’ ma ‘suo’.  E’ un periodo della sua vita riportato in evidenza con l’aggiunta di particolari inediti e storici: un privilegio scriverlo.

Continuerò a cercare un modo per far conoscere il Dr Edward Bach - e il metodo da lui scoperto - cosa che del resto fanno tutti i BFRP nel mondo, ognuno coi propri mezzi e attitudini.

Torniamo però al progetto precedente, la fiction di cui avevo lasciato un sospeso; eravamo alla richiesta di un parere professionale, arrivato in effetti a metà dell'estate ...


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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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