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di Valeria Ballarati

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Cultura

Cinque cinema uniti per film senza distribuzione

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Una rete regionale, e non solo, di sale cinematografiche indipendenti per far circuitare film introvabili e privi di distribuzione. È questa la novità della stagione 2014-2015 del Kinodromo, il cinema bolognese di via Pietralata gestito da un’associazione composta da appassionati cinefili e addetti ai lavori del settore, che a partire da gennaio 2015 vedrà una fattiva collaborazione con altre cinque sale del territorio regionale: il Salone Snaporaz di Cattolica, il Supercinema di Santarcangelo, l’Astra di Forlì e la meta extraregionale appena al di là del Po, il Cinema del Carbone di Mantova.
Cinque cinema si scambieranno i titoli per far girare film introvabili e privi di distribuzione

“Ci scambieremo i titoli”, spiega Niccolò Manzolini del Kinodromo, “le nostre scelte esclusive finiranno nella loro programmazione e viceversa. Vogliamo che questa movimentazione di film diventi coordinata e continuativa”. L’esperimento “associativo” pressoché unico su territorio nazionale coinvolge quelle sale che sono fuori sia dal circuito commerciale, che da quello d’essai. Perché per chi non lo sapesse, oltre ai grandi titoloni commerciali, anche le pellicole art house, provenienti da festival e con un piccolo distributore, hanno già un loro circuito distributivo dove viene garantita una tenuta minima in sala.


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... questa città

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Pure con tutto questo e questo ancora

io voglio perdonare alla città fumata senza filtro

cresciuta sopra il vuoto e nel diluvio

della pietra di fuoco del Vesuvio,

ringhio di geologia sentimentale,

di sangue sparso, nervi attorcigliati

nel manico, un'ottava sopra quelli

di tutti i cittadini del pianeta.


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I film della 24^ Rassegna - da stasera

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La notizia è che la 24^ Edizione della Rassegna cinematografica “Invito al cinema” si farà.

Dopo la chiusura del Cinema Astoria di Anzio, che aveva ospitato la Rassegna fin dal 1991 (data della prima edizione), gli organizzatori del Cineclub “La Dolce vita” si sono trovati improvvisamente senza un luogo dove proiettare.

Non si sono arresi alle difficoltà e sono alla fine “approdati” alla Multisala Moderno di Anzio dove hanno trovato ascolto ed interesse verso la loro iniziativa.

La selezione di film nata dall’entusiasmo di alcuni ragazzi amanti del cinema di qualità che avevano il desiderio di vedere, anche nelle sale della loro città, film di pregio esclusi dalla normale programmazione, è ormai diventata negli anni un appuntamento fisso, da ottobre a maggio, per gli amanti del cinema d’essai della zona Anzio, Nettuno, Aprilia.

La Rassegna continua dunque a mantenere le sue principali caratteristiche: un itinerario ragionato tra i migliori film della stagione cinematografica appena trascorsa, l’occasione per vedere (o per rivedere) i film che più hanno fatto discutere, pensare, divertire, amare, quelle persone che ancora si emozionano nel buio di una sala cinematografica e che trovano limitativo vedere un film in solitudine, rimpicciolito alle dimensioni del “tritatutto” televisivo.


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La musica provata

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Erri De Luca e la scoperta della musica. La musica della scrittura, certo, ma anche la musica che si ascolta e che colma le nostre giornate.

Un giro del disco durava più di un secondo: dal boccaporto del grammofono usciva la melodia, il canto. Restavo a guardare la puntina capace di leggere il solco e pure la polvere. C'entrava l'elettricità e la finestra chiusa per tenere fuori l'ammuina. E dentro la stanza avveniva lo spazio e il silenzio per farla suonare. Le canzoni come gli odori, e più della vista, affilano i ricordi. Dai solchi dei dischi comincia l'ascolto assorbente che non permette altra mossa. Niente riuscivo e riesco a fare in sua presenza. Non l'ho potuta usare a sottofondo, la musica provata.

Erri de Luca
La musica provata
Feltrinelli (I narratori)
Il Trailer del film QUI



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Still Life

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Se vi ritrovate una sera, tornando a casa, a svuotare la vostra scatoletta di tonno in un piatto come cena, sappiate che state citando questo bellissimo e commovente film che si chiama Still Life. Ho usato la parola film, ma più che altro dovremmo usare la parola poesia, perché questa pellicola – ambientata a Londra a firma di un regista italiano – è una vera e propria lirica; un’ora e mezza di intenso cinema vissuta insieme al nostro protagonista John May.  


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Saving Mr. Banks

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"La dia a me. Sig.ra Travers mi affidi la sua preziosa Mary Poppins. Non la deluderò.

Giuro che ogni persona che entrerà in un cinema da Leicester Square a Kansas City vedrà che George Banks viene salvato. Tutti ameranno lui e i suoi bambini. Piangeranno per i suoi affanni, si torceranno le mani quando perderà il lavoro. E quando farà volare quell'aquilone ... oh Sig.ra Travers, tutti gioiranno, canteranno, nei cinema di tutto il mondo! Negli occhi e nei cuori delle mie figlie e di tutti i bambini, delle madri e dei padri per le generazioni a venire, George Banks sarà ben voluto. George Banks sarà per sempre riabilitato. George Banks e tutto ciò che rappresenta: salvato.

Certo, forse non nella vita ma nell'immaginazione. Perché é questo che facciamo noi narratori: ristabiliamo l'ordine con l'immaginazione. Infondiamo speranza, senza sosta, ancora e ancora. Si fidi di me, le do la mia parola."


Monologo di Walt Disney - Brano tratto dal film  Saving Mr. Banks

 

Ogni tanto una poesia

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Aprite la finestra ai bambini,

che il sole allegro si infili.

Vorrei che ci fossero sui cuscini

almeno un paio di gatti

che non fossero vuoti i cuscini.

Ma dove sono andati i bambini?


Tomaso Franco

Il viaggiatore Indispensabile, Crocetti Editore


 

Il programma di rilassamento e riduzione dello stress

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(...)  Questo programma é organizzato come un corso. Se si desidera cambiare la vita di qualcuno non basta dirgli "stai lavorando troppo, dai una svolta alla tua vita; rilassati". Se la gente sapesse come rilassarsi non ricorrerebbe alle cure del medico. Bisogna innanzitutto imparare a venire a contatto con le persone a un livello più profondo; dare loro tempo sufficiente per crescere , per sperimentare e infine tornare indietro e porre tutte le domande del caso. Abbiamo pensato che la maniera migliiore per realizzare tutto questo consistesse nell'istituzione di un corso.

Come ha già detto Sharon Salzberg, si può essere bravissimi nella pratica della consapevolezza e nel raggiungimento della calma interiore, ma se questa non si manifesta in ogni atto della vita quotidiana, non c'é saggezza. Meditare come Buddha per un'ora non serve a niente se per il resto del giorno siamo continuamente tesi, nervosi, arrabbiati. Si corre il rischio di vivere l'illusione di essere un grande maestro e dimenticare così i problemi reali che ci affliggono. Siamo veramente convinti dell'importanza della saggezza nella vita di tutti i giorni perché é l'essenza stessa della pratica della meditazione.


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La villa di Oplontis

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La Villa di Oplontis é una Domus molto grande, di circa 3000 mq, nascosta tra le case del centro storico di Torre Annunziata, con porticati, pavimenti a mosaico, affreschi e decorazioni ben conservate a causa dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che, ricoprendola di materiale vulcanico, l'ha preservata tra strati di cenere e lapilli sino all'inizio dei restauri, cominciati più volte in epoche diverse.

Domenica mattina, dopo l'incontro con i BFRP del sabato, la mia collega Mariella ha avuto la bellissima idea di visitarla e con sua figlia Sabrina e la sua amica Felicia ci siamo andate. Felicia é una guida turistica autorizzata dalla regione Campania, é stata bravissima e accompagnandoci lungo il percorso che si snoda all'interno della struttura, ci ha parlato delle abitudini degli antichi abitanti e delle caratteristiche di quella che viene anche definita "La villa di Poppea" - seconda moglie dell'Impratore Nerone - a seguito del ritrovamento di alcune iscrizioni.

Ci racconta di come gli scavi incomincino per caso, per deviare il fiume Sarno, ma vengano presto interrotti per la presenza di gas mefitici pericolosi, peraltro ancora presenti nelle cantine inaccessibili al pubblico. Ripresi sotto la dinastia dei Borbone nel 1700 vengono nuovamente interrotti e ripresi e abbandonati ancora nel 1800 prima di arrivare alle opere che permisero di portare alla luce ciò che ammiriamo oggi: gli scavi del 1964/1984. La villa é purtroppo parzialmente visibile: nella parte destra non é stato possibile demolire un edificio storico di epoca borbonica, uno spolettificio, dove si costruivano bossoli per le munizioni. Chissà cosa si potrebbe trovare ancora là sotto.


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Il caso editoriale dell'anno

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“Dopo una settimana arriva una e-mail della mia agente il cui succo era pressappoco: è la cosa più bella che hai scritto, bravo. Incredibile, quella sorta di Bridget Jones degli scrittori vanesi (di questo si trattava) era la cosa più bella che avessi mai scritto? Ridicolo, era una emerita cazzata, una boiata infame, una cosa scritta per rilassare la mente dal libro che avevo in mente di scrivere e del quale stavo organizzando scalette e ricerche da fare e persone da interpellare e organizzazioni gerarchiche dei personaggi. Dopo due settimane la mia agente ha firmato un contratto editoriale per quel libro con il più importante editore italiano, con un anticipo di diecimila euro e una tiratura di diecimila copie.”

Naturalmente non finisce qui, lo scrittore che ha dato in pasto al suo agente il libro mediocre arriverà a vendere milioni di copie, a essere tradotto in tutte le lingue del mondo (anche in quelle morte), a essere invitato a fiere e festival planetari, ad andare a letto con dee e ninfette, a comprarsi case, ad accumulare soldi. Un miliardario, grazie al proprio non-talento. È la storia narrata ne “Il caso editoriale dell’anno“ di Anonimo (si tratta dello scrittore albese Roberto Saporito), pubblicata da Edizioni Anordest.


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Testimonianze di luce - Messaggi dall'Oltre

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Premessa

Sembra così difficile, infatti, farci entrare in testa che da un altrove possono venirci messaggi più importanti per la condotta della nostra vita delle informazioni che passano per Internet...
James Hillman

Questo libro è pieno di briciole.

Come dice Kahlil Gibran:
«Le parole degli uomini sono briciole cadute dal banchetto di Dio».

Ebbene, proprio di queste briciole si tratta.

Ora, poiché la Mensa di Dio può offrire solo miracoli, le parole qui raccolte ne sono certamente i frammenti, caduti da Lassù nel nostro cuore.

Queste pagine raccontano esperienze particolari, vissute a chi sa tenere gli occhi aperti ai segni di cui è costellata la nostra via: i «segni» rassicuranti di Qualcosa che ci trascende; i segni di una Presenza che si rivela a noi dove e quando meno ce l'aspettiamo.

Si potrebbero definire «piccoli miracoli», se non fosse che nei miracoli non v'è ordine di grandezza. Un miracolo, infatti, o è miracolo o non lo è. Di conseguenza, il problema non è più la misura, ma il riconoscimento. C'è chi lo vede e chi no. In questo senso, questo libro è una sfida.
Soprattutto a chi attende, per riconoscere Dio, il volo di un'aquila reale e non s'accorge del moscerino che gli passa davanti agli occhi.


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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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