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di Valeria Ballarati

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Cultura

Testimonianze di luce

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Ciao Lorenza,

grazie per aver accettato di parlare con me.

Iniziamo con una piccola presentazione: ci racconti qualcosa di te?

Sono una persona alla quale piace scrivere. In gioventù ho scritto valanghe di lettere, quando ancora usava scriversi. Ne scrivo tuttora, a volte. Mi piace, esprimermi così. Nel ’97, alla morte per cancro di una mia cara amica, mi sono messa a scrivere pensieri sulla malattia, quasi che la malata fossi io. Ne ho scritti circa 300 e li ho riordinati in capitoli nel giro di tre ore. Non chiedermi come ho fatto: non lo so. So soltanto, con assoluta certezza, che non ero io a farlo. Ne è venuto fuori un libretto che viene regolarmente ristampato e si vende tuttora. Questo mi ha dato il via.

Come nasce l’idea per “Testimonianze di luce”?
Ogni tanto mi succedono “cose strane”, che strane – l’ho capito bene – non sono. Ho incominciato a mettere per scritto quegli episodi allo scopo di lasciarne traccia per mia figlia. Un giorno, mi sono chiesta: “Possibile che capitino solo a me? Non sono mica speciale”. Così, ho incominciato a chiedere qui e là. Qualcuno ammetteva qualcosa, ma con grande difficoltà. Allora mi è nata quest’idea: far parlare gli amici, indurli a fidarsi di me, dir loro che siamo in buona compagnia. Ho insistito, ho intervistato, ho tormentato finché sono riuscita a mettere insieme una bella raccolta di testimonianze. (...)


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Guarigione emozionale

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Commento: lo trovate anche voi interessante?


 

Invito al Cinema 2013/2014

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E' cominciata la nuova 23à Rassegna Cinematografica al Cinema Astoria!

Dopo il bellissimo Quartet di Dustin Hoffmann martedì sera un altro film di grande spessore, trattato con la dovuta delicatezza:

BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE è un film coraggioso e delicato,
che racconta la crescita e la maturazione di un giovane attraverso gli eventi traumatici che la vita, purtroppo, gli riserva.

Tutto nasce nel 2010 dall’esordio letterario del professore di liceo palermitano Alessandro D'Avenia, il cui libro si è trasformato in un bestseller da un milione di copie, pubblicato in diciannove paesi stranieri.
Il professore-sognatore protagonista (nel film interpretato dall’attore Luca Argentero) è probabilmente l’alter-ego dell'autore del libro, che in questo caso firma anche l'adattamento cinematografico insieme a Fabio Bonifacci, lo stesso sceneggiatore di “Amiche da morire”, il primo film della rassegna.


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Dominio e violenza

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"Ancora di violenza si tratta quando si esercita il dominio - ossia il potere derivante da una supremazia biologica, tecnologica, fisica o altro - su altri esseri senzienti potendone disporre a nostro piacimento, e potendone disporre le sorti cancellando ogni diritto e identità: anche il dominio é un atto di forza violento, anceh quando la violenza non si palesa, ma ha già subito i suoi risultati devastanti su chi subisce il dominio e ha perso la volontà di ribellione, la speranza di una fuga, la dignità."


Adriano Fragano

www.veganzetta.org



 

Dante Ferretti, l'inventore dei sogni

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di Maria Pia Fusco

ROMA - A Cinecittà non c’è più il cinema, spenti i riflettori nei teatri di posa, sbarrati i cancelli, mitici, sulla via Tuscolana. Gli scarsi visitatori entrano dall’ingresso secondario e si incamminano tra solennità di cartongesso rimaste lì in memoria di un glorioso passato. Ma non sono sole. Dante Ferretti, uno che non ci lavora da quando non disegnò “Gangs of New York” di Martin Scorsese, una decina di anni fa, si ostina a mantenere il suo laboratorio di scenografia proprio qui, sulla destra del viale centrale, quasi di fronte al celebre Teatro 5. È qui che comincia l’ideazione delle sue scenografie prima di raggiungere il luogo delle riprese ed è qui, nel grande spazio luminoso del suo atelier, che lo incontriamo. Ha abbandonato per qualche giorno gli studios londinesi di Pinewood, dove sta lavorando a “Cinderella”, il film della Disney con la regia di Kenneth Branagh. E con un paio di assistenti raccoglie i materiali per la grande mostra che da settembre a febbraio gli dedicherà il MoMa di New York. «Ci saranno disegni, bozzetti, certamente l’orologio di “Hugo Cabret”, i lampadari di “Salò”, le statue dei leoni di Venezia, un pezzo di aereo di “The Aviator”, la testa del cavallo del “Barone di Münchausen”, più allestimenti vari. Ma credo che l’elemento più divertente sarà il labirinto di Fellini, un gioco di teli sui quali proietteranno le immagini dei suoi film».

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Esseri Umani o Spirituali?

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Nel corso degli ultimi vent'anni sono diventato famoso pe ril mio lavoro e le mie ricerche nel campo della terapia di regressione alle vite passate.

Sebbene questo particolare tipo di approccio abbia aiutato molte persone, esistono numerosi altri percorsi che possono essere intrapresi per raggiungere la crescita e l'illuminazione interiori.

Ho scoperto che abbiamo molte dimensioni da esplorare e di cui godere, perché la nostra anima é dotata di possibilità che vanno ben oltre le costrizioni del tempo e dello spazio.

Ritengo che non siamo solo esseri umani a cui occasionalmente vengono donate esperienze spirituali, piuttosto siamo esseri spirituali a cui, di tanto in tanto,  accade di sottoporsi all'umana esperienza.

Dr. Brian Weiss - Meditazioni verso le vite passate, My Life

 

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Fellini torna al Teatro 5!

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Eccezionalmente Cinecittà apre le porte dello storico Teatro 5 per visite esclusive sul set del film "Che strano chiamarsi Federico" diretto dal Maestro Ettore Scola.

Per questa occasione Cinecittà Si Mostra organizza percorsi di approfondimento e speciali visite guidate per scoprire vita, passioni e  luoghi del Maestro attraverso le suggestive scenografie realizzate da Luciano Ricceri.

L'appuntamento é per visitare il teatro di posa più grande d'Europa allestito per l'occasione a set cinematografico prima dell'uscita del film. Visite guidate dal 19 maggio al 23 giugno.

 

 

Mia Martini: appuntamenti e omaggi per ricordarla

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18 anni senza Mia Martini. L’annuncio della sua scomparsa in una domenica di maggio del 1995, avvenuta due giorni prima (il 12), ha lasciato un vuoto che si cerca in parte di colmare ricordando la sua arte intramontabile con tributi ed omaggi.

Si continua a parlare di lei, con la piacevole scoperta da parte delle nuove generazioni, che diventano fans e contribuiscono a renderla presente anche attraverso la creazione, attraverso i social network come Facebook, di pagine dedicate a lei.

In occasione di questo anniversario, Rete 4 realizza, grazie ancora a Paolo Piccioli, un ennesimo special nella fascia notturna con una selezione delle apparizioni televisive realizzate per Mediaset, e la presenza di alcune chicche come la partecipazione a “Vota la voce” del 1978 con “Danza”, firmato da Ivano Fossati.

 

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Le lacrime della Teresa al Sistina

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Alla fine dello spettacolo Antonio - la Teresa - non è riuscito a trattenere la commozione. Svestiti i panni del suo personaggio e svanita la tensione, durante i lunghi appalusi e le urla di gradimento del teatro, aveva le lacrime agli occhi. Sembrava felice.

Per la prima volta a Roma, nell’unica data romana, I Legnanesi hanno messo in scena il loro nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me recitando in dialetto milanese nel tempio della comicità e della parlata romanesca: lo storico Teatro Sistina a due passi da Trinità dei Monti. Il palco di Aldo Fabrizi, Enrico Montesano e Gigi Proietti ospitava venerdì sera la rivista dialettale milanese:  una bella scommessa per la Compagnia di Legnano.

All’interno della sala una grande scritta dorata e luccicante “I LEGNANESI” campeggiava in alto sul palco, in contrasto con il nero dei lunghi drappeggi, mentre in attesa dell’inizio dello spettacolo Mabilia in sottofondo cantava Mezzanotte, La Paloma e canzoni del repertorio di scena. Il pubblico é eterogeneo, ci sono alcuni bambini; in molti li conoscono già, li hanno visti alla tv sulla rai, il sabato sera in seconda serata.

 

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I Legnanesi al Sistina

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Dopo la calorosa accoglienza ricevuta la scorsa stagione fuori dai confini lombardi a Firenze e Torino, I Legnanesi - si legge in una nota - quest'anno si spingono alla ''conquista'' di Roma e arriveranno al Teatro Sistina, ''tempio'' del teatro italiano, che li accogliera' per una serata-evento di irresistibile comicita' il 19 aprile 2013.

Si tratta, in effetti, di un ritorno a Roma dopo oltre 40 anni: era il 1970 quando i fondatori Felice Musazzi e Tony Barlocco portarono al Sistina 'Chi vusa puse' la vacca l'e' sua...' * e c'e' un po' di commozione tra I Legnanesi nel ricordare Musazzi che, dopo una settimana di tutto esaurito e l'apprezzamento di personaggi del calibro di Luchino Visconti e Federico Fellini, prendeva in giro bonariamente il pubblico romano che spesso, a fine spettacolo, esclamava: ''Vedi un po'questi francesi!''.

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Un corso di Joomla!

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Tra i vari motivi che ci hanno spinto ad unirci in un circolo, c'è anche quello della condivisione di esperienze, sia nella vita quotidiana, tramite incontri, contatti, e via discorrendo, sia attraverso dei corsi più strutturati.

Il primo fra questi che abbiamo deciso di attivare, è dedicato ad un software, di nome Joomla! che serve a realizzare e gestire comodamente dei siti web.

 

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Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoni 22 Semola

 

ELM

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