https://www.la7.it/piazzapulita/video/cosa-ci-insegna-willy-il-racconto-di-stefano-massini-10-09-2020-339042
Ciao, bentrovati.
Cominciamo subito con una notizia di cronaca recente.
Nel corso della trasmissione sopra indicata Stefano Massini prova a dare un'idea di cosa é successo a Willy, non considerando adeguatamente le conoscenze scientifiche di etologia animale in nostro possesso da tempo.
Di seguito ho trascritto il passaggio video che ha attirato la mia attenzione, motivo di questo scritto.
"Nel branco dei lupi ci sono due esemplari che vengono denominati i dominanti, gli Alpha. Sono quelli che hanno delle prerogative: cacciano e mangiano per primi la preda; sono gli unici che si accoppiano, gli Alpha sono coloro che camminano davanti agli altri. E come scelgono i lupi nel branco chi è Alpha? Ogni tanto ci sono dei combattimenti in cui con la forza bruta si decide chi è Alpha e chi non lo è. Ma questo però accade fra i lupi, accade nel branco: noi non siamo animali, noi non siamo bestie, noi siamo Esseri Umani, dotati di Logos, e quindi il nostro non è un branco ma una comunità."
L'accezione negativa che Massini dà al sostantivo Animali* "bestie" non rende giustizia al popolo degli animali, ben più etici e coscienziosi di come li descrive, celando altresì un gesto che da sempre gli umani compiono sciaguratamente verso la loro specie. In questa breve premessa é nascosto l'errore alla base di ogni successivo errore commesso dagli Esseri Umani verso i loro stessi fratelli. Di più: non c'è niente di sbagliato nel comportamento naturale degli animali in Natura, e vediamo se riesco a spiegare il perché ...
L'85% della specie animale é sociale. Nella realtà gli animali interagiscono moltissimo e non esiste una separazione netta di ruoli: il vero senso della loro sopravvivenza è collaborare per vivere in team. Suona familiare? E' così anche per gli umani.
Quando cita il maschio lupo Alpha non sa (non conosce) che c'è una parallela e identica gerarchia femminile: c'è anche una femmina Alpha. Gli animali sociali non sono per nulla diversi da noi: collaborano per la sopravvivenza del gruppo, condividono compiti di educazione dei piccoli, l'intero gruppo di femmine si sincronizza per la nascita dei piccoli (come al cambio di luna nelle madri umane!) e tendono a formare gerarchie sociali.
Se è vero che nel branco i lupi Alpha lottano, cacciano, mangiano e camminano davanti agli altri NON È per prevaricare il resto, ma al contrario per proteggerlo e tenerlo al sicuro: è infatti questa la prerogativa Numero 1. Il maschio Alpha può fare questo solo attraverso l'esperienza pregressa e i suoi geni positivi: sa dove recuperare cibo, bere, riparare, e tutti lo seguono perché capiscono di essere più al sicuro. Se è vero che solo due individui si riproducono nel branco (e la libido e l'estro sono sospesi nel resto) è altrettanto interessante sapere che se acqua e cibo sono scarsi, e nascono delle priorità, chi mangia per primo è la femmina Alpha, specie se allatta, e subito dopo i cuccioli. Le decisioni si basano cioé sul singolo lupo Alpha solo perché egli davvero è "un capo" nel senso più buono e autentico del termine. È il buon padre di famiglia.
Come vedete è molto diverso da quanto rappresentato negativamente nelle parole del video, immagino solo per scarsa conoscenza di etologia animale. Ma torniamo al punto: perché vi ho raccontato queste cose?
Giorni addietro tornavo da Milano in auto. In autostrada ho superato camion di maiali e mucche destinate al macello. Non ho idea di come fate voi alla vista di queste situazioni ma, a me, mi si lacerano i sentimenti. Mi batte il cuore all'impazzata mentre li guardo, passo dicendo una preghiera e cercando di non pensarci di più, perché altrimenti mi sembra di non reggere il pensiero di dove li stanno portando e cosa stanno per fargli.
Ecco l'errore alla base: il gesto. Il gesto che l'umano è capace di compiere verso un essere indifeso, un qualsiasi essere che non può far altro che soccombere.
Per gli uomini del povero ragazzo ucciso, uccidere un animale o un essere umano non fa differenza ma per un lupo (o un altro animale) ... attaccare un umano non é previsto a meno che non si senta minacciato. Un lupo sta a casa sua, nel suo ambiente boschivo. Siamo noi a sconfinare: chiamiamo la caccia "sport", andiamo al supermercato e qualcuno ha ucciso per noi, in negozio acquistiamo la vita di un cane perché ci piace la data razza, eventualmente ridotta da borsetta, che va tanto di moda. TUTTO QUESTO altro non é che violenza, sopraffazione e morte da noi causata, una precisa responsabilità personale e del tutto umana.
È questa la grande differenza tra gli uomini e gli animali: il perché dei gesti.
Ed è proprio il punto che sfugge, dove noi umani non riusciamo a fare il collegamento, e non si può scindere il paragone tra uomini e lupi se li prendiamo ad esempio! Massini li paragona a noi dicendo che in più noi abbiamo il discernimento. Non ce l'abbiamo più il discernimento: gli umani sono ancora branco ma non sono più un branco etico. I branchi in Natura - come abbiamo visto - usano la forza solo per ragioni etiche, sono etici di natura. Anche noi dovremmo esserlo, avere compassione ed empatia (fornite alla nascita) verso i nostri simili, e invece strada facendo qualcuno l'etica la perde e senza recuperarla dubito che usciremo dalla grande sofferenza causata a ogni livello. Da una parte non siamo capaci di rispetto verso il debole; dall'altra l'umano debole sopraffatto non riesce a uscire dalla sua spirale di sofferenza senza gridare vendetta a sua volta, innescando una spirale senza fine e un mondo che non può essere vissuto. Non si può vivere così.
Per gli uomini capaci di far male agli animali il passo successivo sarà far male anche ai propri simili: i gesti sono identici.
Finché non impariamo l'errore nel gesto ci sarà sempre qualcuno che, per un motivo o un altro, vorrà prevalere facendo del male. E non sarà un lupo Alpha in un branco in Natura ma un Essere Umano, dotato di Logos.
Homo homini lupus.
V.
dal Vocabolario Treccani (per Massini)
animale* s. m. [lat. anĭmal -alis, der. di anĭma «anima»]. – 1. In senso lato (che è anche quello originario), ogni essere animato, cioè ogni organismo vivente dotato di moto e di sensi (...)
Nota: nei Fiori di Bach, rimedi naturali che si occupano di emozioni, usiamo gli stessi rimedi per umani, animali e piante.
Aggiornamento: oggi, leggendo L'errore di Cartesio di Antonio Damasio, Professore di Neuroscienze, Psicologia e Neurologia a Los Angeles, a pag.352 trovo questo a conferma di quanto sopra detto:
"in alcune specie animali (non di umani, e nemmeno di Primati) che presentano memoria, ragionamento e creatività limitati, si riscontrano tuttavia manifestazioni di comportamento sociale complesso il cui controllo neurale deve essere innato. Gli insetti (formiche e api in particolare) offrono continui spettacolari esempi di cooperazione sociale al cui confronto l'Assemblea generale dell'Onu avrebbe di che vergognarsi. Più vicini a noi, i mammiferi mostrano una certa abbondanza di tali manifestazioni; il comportamento di lupi, delfini, vampiri, suggerisce una struttura etica."