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di Valeria Ballarati

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Santuario Capra libera tutti

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"I confini dell’industria zootecnica definiscono quali corpi possono muoversi liberamente e quali corpi restano intrappolati nei luoghi di allevamento e di macellazione.

Quando riescono a fuggire, gli animali rompono diversi confini: non soltanto quelli materiali come catene, recinzioni, muri o cancelli, ma anche quelli culturali che stabiliscono la loro collocazione fra gli “animali da reddito”/”d’allevamento” rispetto ad altri  “selvatici” o considerati “d’affezione”.

La fuga rende improvvisamente manifesta la loro dimensione soggettiva mettendo in discussione l’opera di oggettificazione del vivente e normalizzazione della violenza su cui l’industria zootecnica si fonda e che una narrazione diffusa e consolidata supporta.

Aprendo un varco in questa narrazione, gli animali in fuga cambiano il proprio destino ed influenzano i luoghi che li circondano.  La loro libertà dipende infatti solitamente da umani che rispondono eticamente ed emotivamente alla loro situazione, e formulano critiche allo status quo, amplificando così la voce degli altri animali e portandola all’attenzione dell’opinione pubblica.


La loro fuga produce una trasformazione nel contesto sociale e politico: permette alle persone di incontrare, faccia a faccia, qualcuno che sarebbe potuto diventare il loro pasto - mandando in corto circuito la dissonanza cognitiva che le distanzia dalla violenza dello sfruttamento animale - e chiede loro una presa di posizione.

Riconoscere la solidarietà, oltre i confini di specie, è un significativo passo avanti verso la messa in discussione delle strutture di potere oppressive!

In foto “il terribile” Casimiro, un toro che con la sua fuga e i suoi atti di resistenza ha attirato l’attenzione di tanti media ed innescato una catena di solidarietà che lo ha portato a viaggiare per centinaia di km, fino a raggiungere il Santuario Capra Libera Tutti dove ora vive libero.

La sua storia ha impressionato profondamente le persone che per prime si sono mobilitate per supportarlo e continua ancora oggi ad abbattere confini e trasformare tutte e tutti coloro che vi entrano in contatto."                                                          

da: https://capraliberatutti.org/