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di Valeria Ballarati

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Gli animali nel Tibet

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Nel Tibet gli animali non vengono coccolati né resi schiavi; sono creature che devono servire ad un utile scopo, creature aventi i loro diritti, proprio come gli esseri umani. Secondo la religione buddista, tutti gli animali, tutti gli esseri viventi, invero, hanno un'anima e rinascono sulla terra attraverso stadi successivi sempre più elevati.

(...)

Nelle lamaserie e nei templi, alcuni monaci si dedicavano esclusivamente alle preghiere in favore degli animali.

I nostri preti avevano inoltre il compito di intercedere per i cavalli, prima di un lungo viaggio; le loro preghiere dovevano evitare che i cavalli si stancassero troppo. Sempre per questo motivo i notri cavalli non venivano mai utilizzati per due giorni di seguito. Dopo che un cavallo era stato montato per un giorno doveva riposare il giorno seguente. La stessa norma si applicava agli animali da tiro. E tutte le bestie lo sapevano.

Se per caso si decideva di sellare un determinato cavallo ch'era già stato montato il giorno prima, l'animale si irrigidiva e si rifiutava di muoversi. Non appena gli veniva tolta la sella si voltava scuotendo la testa come per dire: "Bè, mi fa piacere che si sia posto riparo all'ingiustizia!" Il comportamento degli asini era ancora peggiore. Aspettavano di essere stati caricati poi si getatvano a terra e tentavano di rotolarsi sul carico ...

Tratto da Il Terzo Occhio, di Lobsang Rampa

Il libro

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa