Chiusi nelle gabbie: come gli animali di allevamento che ogni giorno vengono uccisi per essere mangiati o diventare capi di vestiario.
In via del Corso é andata in scena la protesta-schock degli attivisti di Animal Equality organizzazione che si batte per i diritti degli animali promuovendo uno stile di vita vegan. Un'azione dimostrativa dal forte impatto emotivo, portata avanti anche attraverso gigantografie di immegini crude scattate negli allevamenti.
Stefano Bottioni, portavoce di Animal Equality in Italia, spiega il senso dell'iniziativa: due miliardi e mezzo di animali, di individui capaci di provare sensazioni come dolore, paura, angoscia, esattamente come noi, vengono uccisi solo in Italia per il consumo di prodotti di origine animale. E' nostro compito e dovere esporre all'opinione pubblica la realtà di quello che accade negli allevamenti e nei macelli e proporre delle soluzioni affinché tutto questo finisca definitivamente. Adottare innanzitutto uno stile di vita vegan, ovverso, senza consumare prodotto di origine animale, é una delle immediate cose da fare; quello che per noi é un primo e semplice cambiamento, per gli animali può valere una vita. di Manuel Massimo, Repubblica
Commento:
non fatevi spaventare dal termine "vegan" e dall'immediata sensazione di dover rinunciare a qualcosa perché non é così!
Abbiamo più volte visto ricette vegan che non hanno nulla da invidiare alla tradizione classica, e sto pensando ad esempio alla pasta alla carbonara, perfettamente vegan-riproducibile anche senza la povera guancia del maiale (il guanciale).
Essere vegan é prima di tutto un'attitudine e coinvolge dapprima il nostro modo di essere: se siete già inclini all'amore per un animale non vi sarà difficile. E poi potete venire qua e io vi mostro quante cose belle e senza crudeltà potete sgranocchiarvi.