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di Valeria Ballarati

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Home Bambini Balocchi e profumi

Balocchi e profumi

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Una cliente entra in negozio e con lei c'é la sua bambina.
La bimba ha una borsetta molto "fashion" che posa sulla scrivania: in un lampo mi trovo a pensare che o la bambina é già molto attenta alla moda oppure la borsa non é esattamente il gusto di un bambino della sua età (6/7 anni). Mentre la sua mamma fa la spesa la piccoletta si avvicina incuriosita ai giocattoli e poco dopo viene a domandare informazioni.

Insieme guardiamo alcune cose, ne cerchiamo altre e si appassiona ad una piccola borsa porta-merendina rosa, con un cavallino sul davanti, che in realtà piace molto a tutti i bambini che vengono qui. Va verso sua madre e incomincia a chiederla insistentemente, con una voce che va dal lamento alla supplica.
Trovo il comportamento strano, la madre non ha ancora preso una decisione ma già il suo tono non é una richiesta ma piuttosto un'implorazione, come se l'esito fosse scontato. La madre inizialmente non da molta importanza alla cosa ed ecco l'evolversi della faccenda:

la madre: Lei vuole sempre un sacco di cose. Ma i dentifrici dove sono?
io:          Qui in alto.

La bimba prosegue nella richiesta/lamento, la madre si spazientisce e dice no dando così inizio ad una piccola crisi familiare. Guardano brevemente il porta-merendina, la bimba cerca di spiegare perché la desidera, la madre risponde che non le serve, che l'anno prossimo andrà in prima classe e che ha bisogno di uno zaino molto più grande che io porterò e allora lei, quando ci sarà, lo acquisterà.

La bimba scoppia a piangere. La madre si allontana e continua la sua spesa.

io:          vuoi un lecca lecca?
la bimba non mi risponde, piange andando verso la madre.
la madre: e questo lo vuoi? (pacco di merendine)
bimba:     no, io ti ho detto quello che voglio e adesso non ti dico più niente
la madre: dai, che mi fai dimenticare le cose che devo comperare.
bimba:     si, ma tu non mi comperi mai le cose che piacciono a me, comperi solo quelle che piacciono a te per me (e ritorna da me)
io:           Allora, questo lecca lecca? Guarda ti dico i gusti: c'é al limone, alla cola, alla mela, al mandarino!
bimba:     E questo com'é?
io:           Quello é uguale all'altro ma é rotondo e se lo vuoi te lo regalo.
bimba:     Prendo questo che é più facile da scartare ...
io:           Certo ... Ecco, brava, niente lacrime, via le lacrime dai bambini!
la madre:  Ma questa é una bambina che sa che le lacrime fruttano ...
io:           No, non credo.
la madre:  Come no? La conosco io la bambina, mica lei, sono io la madre.
              Questa é una bambina che vuole scegliere per tutti, per me, per lei, per la famiglia ...
io:           Loro seguono solo i loro desideri ...
la madre:  Certo, ma non può decidere per tutti, no?
               E lei é una bambina che vuole decidere per tutti.
Io e la bambina stiamo zitte. La Signora paga e stanno per uscire quando, sulla porta, dice alla figlia:

MA COME SI FA? Mi fai fare delle figure ....
io avevo detto a questa signora che avevo una bambina tanto brava ... e invece adesso cosa penserà?


Commento:

Cara Signora, vorrei rassicurarla: io della bambina non penso proprio niente. 

E' su di Lei, sui suoi modi e i suoi giudizi che nutro qualche dubbio.