Piccoli melomani crescono. Dopo il grande successo della passata stagione, prende il via oggi giovedì 26 aprile al Teatro Italia (via Bari, 18) il progetto “La Scuola all’Opera”, curato dal Dipartimento Didattica e Formazione del Teatro dell’Opera di Roma – Progetti Speciali per le Scuole e le Università - giunto alla settima edizione con un crescente aumento di consensi e partecipazione.
Si ripete anche quest’anno la formula collaudata del Laboratorio Spettacolo che a partire da oggi vedrà la messa in scena di due spettacoli al giorno fino a venerdì 1 giugno, per un totale di 39 repliche, con una novità: l’introduzione di recite pomeridiane il sabato e la domenica.
Un’organizzazione che coinvolge quest’anno circa 11.000 studenti provenienti da 97 scuole, materne, elementari e medie inferiori su tutto il territorio del Lazio, (l’anno scorso gli studenti erano 7.000), a conclusione di un percorso formativo di quasi 800 incontri nelle scuole realizzato dal Teatro dell’Opera insieme agli insegnanti, nel corso dell’intero anno scolastico.
Grazie al supporto di un libro di testo specifico, con annesso un cd didattico e materiale illustrativo per i docenti, i giovani “apprendisti melomani” vengono introdotti nel magico universo della lirica per imparare a conoscere storie, arie famose, personaggi e tutto ciò che si cela dietro un’opera tra scene, trucco e costumi.
Il titolo scelto per lo spettacolo-laboratorio dell’anno scolastico 2011-12 – in una versione adattata per i piccoli cantanti-spettatori – è IL FLAUTO MAGICO di Wolfgang Amadeus Mozart, andato in scena al Costanzi nello scorso marzo.
Guidati dai giovani artisti del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, i cantanti in erba si uniranno sul palcoscenico agli artisti del Coro dell’Opera di Roma improvvisando arie e brani corali tratti dal capolavoro mozartiano: tra scenografie e costumi costruiti con le proprie mani si dovranno districare tra i duetti di Papageno e Papagena e le avventure dei giovani innamorati Tamino e Pamina.
Il flauto magico andrà in scena per il giovane pubblico al Teatro Italia giovedì 26 aprile (9.30, 11.30), sabato 28 aprile (17.00), domenica 29 aprile (17.00), mercoledì 2 maggio (9.30, 11.30), giovedì 3 (9.30, 11.30), venerdì 4 (9.30, 11.30), domenica 6 (17.00), lunedì 7 (9.30, 11.30), martedì 8 (9.30, 11.30), domenica 20 (17.00), lunedì 21 (9.30, 11.30), martedì 22 (9.30, 11.30), mercoledì 23 (9.30, 11.30), giovedì 24 (9.30, 11.30), venerdì 25 (9.30, 11.30), sabato 26 (9.30, 11.30, 17.00), lunedì 28 (9.30, 11.30), martedì 29 (9.30, 11.30), mercoledì 30 maggio (9.30, 11.30), giovedì 31 (9.30, 11.30), venerdì 1 giugno (9.30, 11.30).
Il progetto “La Scuola all’Opera” è realizzato in collaborazione con la Regione Lazio – Assessorato all’Istruzione e politiche per i Giovani, e con Roma Capitale – Assessorato alla Famiglia, Educazione e Giovani, Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici.
Commento:
erano oramai più di due settimane che la mia piccola cantante si preparava al grande evento.
Non v'era giorno in cui non imparasse le famose arie d'opera dal dvd e dal libretto consegnatole a scuola, obbligando chiunque capitasse a tiro ad assistere a una delle sue esibizioni: "Mamma, ma te la canto Regna amore in ogni loco?"
"Finalmente il grande giorno é arrivato!" esclama quella mattina, appena sveglia.
La partenza é dalla piccola scuola primaria di Villa Claudia: 50 bimbi mascherati da Papageno e Papagena indossano i costumi che alcune brave mamme hanno cucito per loro, e si sarebbero presto aggiunti ad altrettanti bimbi di ogni dove mascherati con identico piumaggio e voglia di cantare. Noi genitori al seguito, preso un giorno di congedo dal lavoro, li osserviamo in un misto di stupore e incredulità.
Una volta all'interno del grande teatro romano, la magia.
La piccola, bassa e variopinta folletta urlante di gioia, prima dello spettacolo osserva il palco, le scenografie, la balconata; poi all'abbassarsi delle luci si quieta immergendosi silenziosa nella rappresentazione, ascoltando la damina narrante che racconta la favola del Principe Tamino e della bella Principessa Pamina, rapita dal cattivo Sarastro, che proprio cattivo non é ... ed ecco le buone Dame velate, i buffi personaggi piumati, molto buffi e molto somiglianti ai bimbi! Alcuni bambini possono salire sul palco e fanno un girotondo mentre Tamino suona il suo flauto magico; altri lanciano gridolini di meraviglia sugli effetti speciali di Pamina e il carceriere che spariscono nella coltre di nero creata dalle luci; tutti applaudono entusiasti.
Esprimono un grande apprezzamento per la pianista che suona musica dal vivo nelle due ore di rappresentazione. Lei li accompagna discretamente nei canti e quando con la Regina della Notte (e tutta la voce che hanno) intonano il pezzo forte, l'aria più famosa "E' nel mio cuor il fuoco dell'inferno" il maestro di canto li dirige gesticolando, indirizzandoli al giusto ritmo della melodia, mentre i professionisti si accodano seguendo il tenerissimo coro piumato. Non riesco a trattenere due lacrimucce di commozione: i bambini che partecipano all'opera sono uno spettacolo imperdibile.
C'è un'Italia bellissima e nascosta, di cui si parla poco, un'Italia fatta di insegnanti e maestre, attori e musicisti professionisti, appassionati d'opera e giovani artisti che realizzano esperienze meravigliose per i nostri bambini. Grazie Teatro dell'Opera di Roma! Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa fantastica iniziativa.
E' questo il senso più profondo dell'insegnamento: oltre alle nozioni, fornire esperienze.