MILA
Mamma senti: esiste il 12mila, il 13mila … ma esiste il MILLEmila ? (io rido) Perché? Dove si ferma il “MILA”?
PAURA? MACCHE’
Scena iniziale paurosa di un film, Angelica si stringe a me.
Dino: Ah, ce l'hai paura eh?
Angi: No, volevo rassicurare mamma...
Io mi avvicino e l’abbraccio, così Lei si può aggrappare a me.
GATTO
io: ANGELICA!!!! Come mai questo gatto profuma?
lei: Mamma gli ho messo l’olio di Monoi … Gli piace!
IL TUO EROE
Papà, tu che sei andato dappertutto, hai fatto anche l'ASTRONAUTA?
LA COSA GIUSTA
Mamma, che bel bagno caldo! E’ la stufa?
Si, è lo scaldasalviette.
Posso averlo anche io, nell’altro bagno? Vi aiuto a comperarlo coi miei soldini.
Grazie tata, sei gentile a pensarci.
Visto che lo uso io, è giusto che vi aiuto. E’ la cosa giusta.
CI SONO AMMALATI E AMMALATI …
Io: Sono malata …
Tata: Anch’io. Però io non perdo l’entusiasmo!
LO SGOMENTO (DEL CLIENTE)
Siamo in negozio, entra un cliente.
“Ciao Bella bambina!”
“Ciao”
“Oh, le liquirizie: ne prenderò, mi piacciono tanto … ne vuoi una?”
“No grazie”
“Perché? Non ti piacciono?
“No, mi piacciono, ma la liquirizia mi fa alzare la pressione e poi il cuore mi batte forte …”
COME GUADAGNARE DEL DENARO
E’ caduto un dentino e la fatina ha portato un soldino a cui lei tiene molto.
Papà: Angi, dai, prestami qualche soldino: con la ristrutturazione li ho spesi tutti e non me n’è rimasto nemmeno uno …
Angi: Papà, ne avevamo già parlato. NON TE NE DO NEANCHE UNO! Togliti un dente tuo e guadagnateli da solo.
SFERE
Ma voi lo sapete che ovunque volti una sfera, lei rimane sempre di forma così????
R.N.C.
M. la compagna di Angelica, a me:
“Ma tu lo sai come si chiama la banda di mio cugino?
No, come?
RNC – Ricordi nel cemento. Perché loro scrivono sul cemento, con le bombolette, e così quando passano di là si ricordano che l’hanno scritto loro.
LA CODA DELE LUCERTOLE
Quando il gatto taglia la coda alle lucertole quella si muove ancora …
Si, è uno SVAGO muscolare.
Svago?
Si, l’ha detto Alessio. (PAUSA) Però lui aveva detto SPASMO, mi sono sbagliata!
DEBOLEZZA, FRAGILITA’ E BUON SENSO
In auto. Alla radio passa una canzone da discoteca e Angi comincia a ballare.
Dino: Chissà che shock quando mi chiederà di andare in discoteca …
Angi: Io ci voglio andare in discoteca, quando sono più grande (e balla).
Io: Certo. Eh ... però, Angi, in discoteca ci sono anche cose pericolose, come la droga.
Angi: Cosa fa la droga?
Io: Allucinazioni.
Dino: Chi prende la droga è una persona debole.
Io: Non debole, fragile.
Chi prende droga è magari una brava persona in un momento di fragilità.
La debolezza è peggio della fragilità.
I deboli sono i pavidi, quelli che se ne stanno li e non fanno niente pur di non rischiare.
Angi: Mamma, quelli sono i prudenti.
Io: No tata, i prudenti sono quelli che conoscono il rischio ma proprio perché lo conoscono ne hanno paura e stanno attenti.
Ma poi rischiano lo stesso.
Angi: Sono quelli che hanno, diciamo, il BUON SENSO …
FORTUNA AL GIOCO
Angi: Forse ho capito perché nonna è così fortunata al gioco! E’ perché ha il corno in casa.
Io: Io credo di no, comunque …
Tata: E allora, perché?
Io: Semplice predisposizione al gioco.
Dino: E’ perché nonna gioca per divertirsi e non le importa se vince o perde.
Se uno gioca per vincere rimane in tensione e sbaglia le mosse.
Tata: Sai perché io sono in tensione?
Noi: No, perché?
Tata: A me non mi importa di vincere, HO PAURA DI PERDERE!
DOMANDE DIFFICILI
E’ sera, leggiamo i nostri libri a letto. Di punto in bianco:
Angi: Mamma, ma cos’è una vergine?
Io: (presa alla sprovvista, mentre metto insieme due pensieri più coordinati) E’ un segno zodiacale.
Angi: Si, lo so, lo so, ma oltre a questo cos’è, che mestiere è?
Io: E come faccio a spiegartelo …
Angi: ?
Io: Diciamo che è una ragazza che non ha ancora conosciuto un uomo.
Angi: Ah! Ho capito! E’ una ragazza che non si è ancora innamorata.
Io: Ecco, potremmo dire così. Però quello è l’inizio, poi ci sono molte altre cose.
Angi: Ah.
DOCCIA
Trovo Angelica (che notoriamente odia lavarsi) che si sta facendo una doccia in autonomia, però ha spento l’acqua e fa piccoli disegni col vapore del respiro sul vetro.
io: Angi non perdere tempo e lavati!
Mamma! è già tanto che ho deciso di fare la doccia, e quindi … non sgridarmi, anche!