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di Valeria Ballarati

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Domande difficili

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MILA

Mamma senti: esiste il 12mila, il 13mila … ma esiste il MILLEmila ? (io rido) Perché? Dove si ferma il “MILA”?

 

PAURA? MACCHE’

Scena iniziale paurosa di un film, Angelica si stringe a me.
Dino:    Ah, ce l'hai paura eh?
Angi:    No, volevo rassicurare mamma... 
Io mi avvicino e l’abbraccio, così Lei si può aggrappare a me.

 

GATTO

io:  ANGELICA!!!! Come mai questo gatto profuma?
lei:  Mamma gli ho messo l’olio di Monoi … Gli piace!

 

IL TUO EROE

Papà, tu che sei andato dappertutto, hai fatto anche l'ASTRONAUTA?

 

LA COSA GIUSTA

Mamma, che bel bagno caldo! E’ la stufa?
Si, è lo scaldasalviette.
Posso averlo anche io, nell’altro bagno? Vi aiuto a comperarlo coi miei soldini.
Grazie tata, sei gentile a pensarci.
Visto che lo uso io, è giusto che vi aiuto. E’ la cosa giusta.

 

CI SONO AMMALATI E AMMALATI …

Io:     Sono malata …
Tata: Anch’io.  Però io non perdo l’entusiasmo!


LO SGOMENTO (DEL CLIENTE)

Siamo in negozio, entra un cliente.

“Ciao Bella bambina!”
“Ciao”
“Oh, le liquirizie: ne prenderò, mi piacciono tanto … ne vuoi una?”
“No grazie”
“Perché? Non ti piacciono?
“No, mi piacciono, ma la liquirizia mi fa alzare la pressione e poi il cuore mi batte forte …”

 

COME GUADAGNARE DEL DENARO

E’ caduto un dentino e la fatina ha portato un soldino a cui lei tiene molto.

Papà: Angi, dai, prestami qualche soldino: con la ristrutturazione li ho spesi tutti e non me n’è rimasto nemmeno uno …
Angi: Papà, ne avevamo già parlato. NON TE NE DO NEANCHE UNO! Togliti un dente tuo e guadagnateli da solo.

 

SFERE

Ma voi lo sapete che ovunque volti una sfera, lei rimane sempre di forma così????

 

R.N.C.

M. la compagna di Angelica, a me:

“Ma tu lo sai come si chiama la banda di mio cugino?
No, come?
RNC – Ricordi nel cemento. Perché loro scrivono sul cemento, con le bombolette, e così quando passano di là si ricordano che l’hanno scritto loro.


LA CODA DELE LUCERTOLE

Quando il gatto taglia la coda alle lucertole quella si muove ancora …
Si, è uno SVAGO muscolare.
Svago?
Si, l’ha detto Alessio. (PAUSA) Però lui aveva detto SPASMO, mi sono sbagliata!


DEBOLEZZA, FRAGILITA’ E BUON SENSO

In auto. Alla radio passa una canzone da discoteca e Angi comincia a ballare.
 
Dino: Chissà che shock quando mi chiederà di andare in discoteca …
Angi: Io ci voglio andare in discoteca, quando sono più grande (e balla).
Io:    Certo. Eh ... però, Angi, in discoteca ci sono anche cose pericolose, come la droga.
Angi: Cosa fa la droga?
Io:     Allucinazioni.
Dino: Chi prende la droga è una persona debole.
Io:     Non debole, fragile.
        Chi prende droga è magari una brava persona in un momento di fragilità.
        La debolezza è peggio della fragilità.
        I deboli sono i pavidi, quelli che se ne stanno li e non fanno niente pur di non rischiare.
Angi: Mamma, quelli sono i prudenti.
Io:    No tata, i prudenti sono quelli che conoscono il rischio ma proprio perché lo conoscono ne hanno paura e stanno attenti.
        Ma poi rischiano lo stesso.
Angi: Sono quelli che hanno, diciamo, il BUON SENSO …


FORTUNA AL GIOCO

Angi:  Forse ho capito perché nonna è così fortunata al gioco! E’ perché ha il corno in casa.
Io:     Io credo di no, comunque …
Tata:  E allora, perché?
Io:     Semplice predisposizione al gioco.
Dino:  E’ perché nonna gioca per divertirsi e non le importa se vince o perde.
         Se uno gioca per vincere  rimane in tensione e sbaglia le mosse.
Tata:  Sai perché io sono in tensione?
Noi:    No, perché?
Tata:  A me non mi importa di vincere, HO PAURA DI PERDERE!


 DOMANDE  DIFFICILI

E’ sera, leggiamo i nostri libri a letto. Di punto in bianco:

Angi:  Mamma, ma cos’è una vergine?
Io:      (presa alla sprovvista, mentre metto insieme due pensieri più coordinati) E’ un segno zodiacale.
Angi:  Si, lo so, lo so, ma oltre a questo cos’è, che mestiere è?
Io:      E come faccio a spiegartelo …
Angi:   ?
Io:      Diciamo che è una ragazza che non ha ancora conosciuto un uomo.
Angi:   Ah! Ho capito! E’ una ragazza che non si è ancora innamorata.
Io:      Ecco, potremmo dire così. Però quello è l’inizio, poi ci sono molte altre cose.
Angi:   Ah.


DOCCIA

Trovo Angelica (che notoriamente odia lavarsi) che si sta facendo una doccia in autonomia, però ha spento l’acqua e fa piccoli disegni col vapore del respiro sul vetro.

io: Angi non perdere tempo e lavati!
Mamma! è già tanto che ho deciso di fare la doccia, e quindi … non sgridarmi, anche!