Io sono un quaderno che venne usato dal 1968 fino al 1969.
Ho la copertina bianca con diversi modelli e marche di auto stampate sopra.
Non ero di una persona sola ma di un'intera classe di ragazzi, dove ognuno scriveva i propri pensieri e le cose che accadevano.
Nella classe succedevano tante cose: ad esempio un ragazzo di nome Marcello ha scritto su di me che quel giorno, l'11 ottobre 1968, tutta la scuola ha parlato dei propri maestri e lui era rimasto colpito da un ragazzo che, parlando della sua insegnante, diceva che lei era rimasta affezionata ad un ragazzo orfano; questo lo aveva fatto riflettere su come la vita era stata ingiusta con quel ragazzo che aveva perso, secondo lui, le persone più care al mondo: i genitori.
Un'altra volta Pasquale, la notte di S.Silvestro, ha scritto che vicino a casa sua un calzolaio e la sua famiglia assistevano all'arrivo del nuovo anno, il 1969, e mentre l'uomo faceva scoppiare un botto, l'oggetto gli scoppiò in mano e all'ospedale la dovettero amputare. Il ragazzo scoprì così come quegli oggetti erano pericolosi e non li acquistò mai più.
La mia esperienza con quella classe é stata bellissima e i ragazzi erano diventati la mia famiglia. Negli anni seguenti la scuola mi hanno messo all'asta in un mercatino di quaderni usati e mi ha acquistato una donna che mi tratta con cura e rispetto come facevano i ragazzi.
Commento:
questo é uno dei miei quaderni antichi. Li colleziono e li scovo nei mercatini d'antiquariato. Si trovano molte storie nei quaderni d'epoca, é proprio questo che mi appassiona. A quanto pare piacciono anche a mia figlia: ne parlato in occasione di un compito a casa.