Questo piccolo libro del mio amico Adriano non è semplicemente bello, è di più, è meraviglioso, e non lo dico perché siamo amici ma perché è così, dopo averlo letto ne converrete.
Si tratta di un condensato di ragionevolezza, sostanza, giustizia e alla fine dei conti di Amore per tutto ciò che a questo mondo è vivente. Ricco di bontà e comprensione profonda racchiude ad ogni paragrafo un grande significato di libertà.
E’ l’affermazione intrinseca del sentirsi finalmente parte di un Tutto su questo pianeta abitato da specie diverse, raramente visto come unico SISTEMA VIVENTE, e insieme una dichiarazione di Pace, un disegno, un progetto attraverso il quale diventa possibile raggiungere l’armonia dei diversi, in una società non più oppressa dalla forza e dal potere esercitato sugli altri.
Non sono interessata ad approfondire ora concetti, pensieri e nozioni descritte: potrete leggerli da voi scaricando gratuitamente il libro giacché Adriano - nell’ottica di una maggiore diffusione - l’ha reso disponibile per la lettura qui.
E’ bello sentirsi inseriti nel Tutto, una comunità di conforto e sostegno dove ognuno é ugualmente protetto, presa coscienza che è solo attraverso il proprio comportamento che la società equa e giusta si origina.
E’ l’abbandono dell’egoismo, punto di partenza di tutte le nostre odierne solitudini, del mal di vivere, dell’accaparrarsi oggetti o danaro senza mai sentirsi appagati, un modus operandi che ci scollega dagli altri e dalla realtà, appagandoci momentaneamente per presto ripiombare nella solitudine o nella infruttuosa ricerca di altri e sempre nuovi stimoli, inutilmente conseguiti anch’essi.
L’importante sono le persone, la natura, gli animali e tutto quello che ci circonda ci riguarda.
La violenza umana sulla specie animale non è umanamente accettabile così come non lo é lo sfruttamento illimitato di risorse limitate, dalle quali dipende la nostra sussistenza. L’uomo deve riscoprire il suo posto nel mondo, un luogo condiviso, e smettere di sfruttare la Natura perché è chiaro che senza lo sfruttamento di essa la ricchezza non sarebbe possibile.
Ma come si dice nel libro il fine dell’antispecismo non può essere l’isolamento degli atti malvagi compiuti dagli uomini, piuttosto un recupero del rapporto tra le diverse specie, fondato su libertà e autonomia reciproche. Una profonda comprensione anche per chi, sbagliando, mettendo a rischio la vita di ognuno. Negli ultimi giorni ci siamo scambiati alcune mail di confronto su quest’ultimo concetto e su altri contenuti del suo libro: lui tiene molto alla giustizia, io all’amore. Di fondo, le stesse cose.
Se prima della lettura vi consideravate Animalisti, forse, dopo potreste rimanere sorpresi nello scoprirvi Antispecisti.
Buona Lettura!
v.b.
http://www.manifestoantispecista.org/web/