"Per il medico - mi sembra - é cosa ottima praticare la previsione (prognosis): prevedendo infatti e predicendo, al fianco del malato, la sua condizione passata, presente e futura, e descrivendo analiticamente quanto i sofferenti stessi hanno tralasciato, egli conquisterà maggior fiducia di poter conoscere la situazione dei malati, sicché essi oseranno affidarglisi. E potrà allora progettare un'eccellente terapia se avrà previsto i futuri sviluppi a partire dai mali presenti."
Platone che parla delle indicazioni di Ippocrate
Prognostico, cap. I in Antica Medicina, M. Veggetti (a cura di), Milano, 1998.