Gli esseri più miti al mondo sono gli alberi.
Sono belli, ogni albero lo é, che sia una quercia, una robinia, un piccolo giunco.
Hanno una funzione sociale: purificano l'aria, riparano dal sole facendo ombra, con le loro radici compattano il terreno così che non ci siano smottamenti. Sono generosi: danno i frutti e fiori a chiunque, non chiedendo nulla in cambio. Sono innocui: non parlano, non guardano, non fanno male. Eppure inutilmente vengono tagliati. Senza neppure porsi troppe domande ...
Anche quando non c'è motivo, quando non danno nessun fastidio poiché all'interno del giardino dove sono cresciuti, come l'albero davanti alla mia casa, tagliato stamattina. Tagliarli sembra il gesto più naturale del mondo, un gesto senza conseguenze ... ma non é così: gli alberi sono vivi e anche un albero ha diritto a vivere.
Il rumore di una motosega é quanto di più inospportabile possa esserci.
Era un bell'albero alto, arrivava sin sopra al balcone dello studio al primo piano e mi teneva compagnia mentre scrivevo, ogni tanto l'osservavo.
"Peccato che lo taglia, é così bello" ho detto al mio vicino. "Ma sa, arriva ai fili dell'enel e mi hanno detto che se non lo taglio io lo fanno loro, e vogliono 200 euro, che mi addebitano in bolletta". Tra me e me pensavo "é sempre una questione di soldi ... bastava potarlo" e deve aver sentito i miei pensieri perché poco dopo si ferma e mi dice: "E va bene, allora lo farò rispuntare da sotto" e smette di tagliarlo.
Stamattina ho dato all'albero dei Fiori di Bach, di nascosto, sulla parte ferita, e spero tanto che possa riprendersi, ora che è senza la sua bella chioma.