Si parla tanto di rifugiati in questo periodo a seguito dell'ennesima grande tragedia che ha li visti morire ancora nei nostri mari, a pochi passi dalla costa italiana.
Dispiacere umano a parte, si ha l'attitudine a pensare che costituiscano un costo per lo Stato Italiano, ma non é sempre così.
Nel mese di settembre, in Piazza del Popolo a Roma, mi avvicinai incuriosita da un banchetto colorato: un gruppo di ragazzi di colore vendeva oggetti di vario genere. Erano i ragazzi di Refugee Scart! Si erano inventati un lavoro e raccogliendo la plastica di scarto la trasformavano in oggetti utili. Ho comperato una resistente e bellissima borsa colorata per la spesa!
Naturalmente ho fatto alcune domande.
Il progetto é dell'agosto 2011, serviva ad aiutare 15 uomini rifugiatisi in Italia in cerca di protezione. Nei due anni di lavoro hanno riciclato più di 7 tonnellate di plastica. Producendo oggetti e vendendoli con tanto di regolare ricevuta fiscale hanno generato un fatturato di 100.000,00 euro.
Nel mantenere sé stessi quindi si sono resi utili e hanno creato un beneficio per la nostra comunità, raccogliendo materiali altrimenti destinati alla discarica.
La loro sede di lavoro e' presso l'AMA Roma - Piazzale dei Caduti della Montagnola 39 - 00142 Roma
Per contatti: Sig.ra Marichia Arese Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Tel (+39) 3357067879
www.refugeescart.org
www.spiralfundation.org
Erri De Luca ha scritto di loro: “Progetti come REFUGEE ScART sono atti di fraternità che suscitano imitazione ed entusiasmo e realmente trasformano la società. Con REFUGEE ScART i vuoti a perdere diventano pieni a rendere: ecco, io considero questa piccola organizzazione di REFUGEE ScART una prua, una prua che muove le acque di una palude, di uno stagno. Sta andando nella direzione giusta, fonda un esempio, forma una scia nella quale e’ possibile che altre navi vengano e producano questa ricchezza dal niente, dallo scarto e dal rifiuto.”