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di Valeria Ballarati

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Book Trainer per amore della lettura

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Borges sosteneva che un libro viene riscritto ogni volta che un nuovo lettore lo prende in mano. La lettura come arte, come attività creativa. Ne è talmente convinta Camilla Baresani che ha deciso di inventarsi un nuovo mestiere (e anche una nuova parola): il «book trainer», come si definisce lei. Vale a dire: «l’allenatore di letture». Se ne sentiva la mancanza? «Credo di sì — dice la scrittrice lombarda che ha ideato il primo corso di lettura creativa insieme al critico Gian Paolo Serino (ascolta l'audio) —. In questo periodo in cui l’editoria non fa più da filtro, pubblica qualsiasi cosa, e le librerie sono degli immensi supermercati dove ci si sente spaesati, molti avvertono il bisogno di una guida».

Prima di partire con i corsi la Baresani ha sondato il grado di interesse anche su Facebook. Incoraggiante il riscontro: oltre 330 gli iscritti in pochi giorni al gruppo booktrainer. Del resto questo è un tema su cui la scrittrice riflette da tempo. Nel 2003 gli ha dedicato addirittura un libro: «Il piacere tra le righe» (Bompiani), dove dispensava consigli su «come trarre più piacere possibile dalla lettura» e orientarsi nell’oceano dell’editoria libraria. «L’idea mi era venuta dopo aver tenuto un corso di scrittura creativa. Avevo notato che gli allievi, aspiranti scrittori, erano disarmati dal punto di vista della lettura. Ed è praticamente impossibile scrivere bene se non si legge bene». Ma che significa leggere bene? «Per prima cosa occorre saper selezionare gli autori più adatti a sé e individuare quali sono le loro opere che meritano di più. Da ragazza per esempio mi è capitato di sentire alla radio Bob Dylan e poi andare a comprare alcuni suoi dischi, ma erano quelli sbagliati: nessun autore ha un percorso lineare, anche nella narrativa contemporanea ci sono dei classici, i classici di ogni bravo autore». E saper individuarli consente di risparmiare tempo e denaro. Ma per leggere bene occorre anche «elaborare e affinare un proprio gusto, come capita con la cucina. Molti leggono i libri inseguendo soltanto la trama, ma è un peccato perché un buon romanzo è anche altro: ritmo, scelta lessicale, stile, suono. Peccato perdere queste qualità della lettura». Il corso è articolato in quattro incontri serali al via da lunedì 7 febbraio (costo 500 euro, informazioni sul sito). Lezioni d’autore tra pasticcini e tartine al Bar Taveggia. Perché un piacere tira l’altro.

Alessandra Muglia

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