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di Valeria Ballarati

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Home Dintorni Fedele, il nostro nonno vigile

Fedele, il nostro nonno vigile

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“Ciao Fedele, come va?”
Ciao! Hai sentito di quel nonno vigile come me …
No, che cosa?
Non ho sentito bene, l’hanno investito … ma dico io, ma come si fa ad andare a 100 all’ora vicino a scuola
Davvero? E dove?
Non lo so. So che ha salvato un bambino ma lui purtroppo non ce l’ha fatta
Accidenti …
Guarda io farei lo stesso …
Fedele oggi guardo su internet e te la stampo io la notizia, domani te la porto.


Questo il breve dialogo del giorno in cui Antonio Mercanzin, il nonno vigile di Alte di Montecchio Maggiore, per salvare la vita di un bambino fu travolto davanti alla scuola dove prestava servizio; me l’ha data lui la notizia, il nonno vigile della nostra scuola.

Si chiama Fedele, ha 74 anni, è pensionato e ha tre figli grandi - di cui uno a New York - e lavora per noi ogni giorno gratuitamente dall’una alle due circa. Abita nei pressi della scuola di Villa Claudia - frazione del Comune di Anzio - ed è un appassionato di ballo liscio: "Sò pazzo del liscio! Ma me vojo m'parà pure i balli de gruppo perché tutti i' ballano!" ed é proprio frequentando il suo “Club Amici dell’Amicizia” che è venuto a sapere della necessità di una figura di fiducia per regolamentare il traffico urbano all’orario di uscita da scuola. Si è reso disponibile perché i bambini gli piacciono – “io mi farebbe in 10 pezzi pe’ i bambini! – e aveva del tempo disponibile.

Le persone che nel suo lavoro lo fanno più arrabbiare sono quelli che “Nun me vogliono ascoltà! Guarda come hanno parcheggiato ste’ du’ machine!” ma è contento di dare il suo contributo alla comunità, alla scuola e aiutare così la sguarnita sezione locale di Vigili Urbani.

Con la sua tesserina di riconoscimento, il cappellino dell’organizzazione e la paletta d’ordinanza svolge il servizio come un vigile urbano, ma con in più il sorriso e la simpatia di un nonno.

Nonno vigile Fedele: grazie per il tuo lavoro!


La notizia

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa