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di Valeria Ballarati

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D.S.I. - Donne Socialmente Inutili

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Mi sono divertita moltissimo leggendo l'articolo di Emanuela Moroni che scrive su Anzio-Space, periodico locale, nello spazio Space Donna con la Rubrica l'Ynvidiosa. Divrtitevi anche voi, ne vale davvero la pena.

 

Argomento di oggi?  D.S.I. "Donne Socialmente Inutili!"

Vi descrivo velocemente il “fenotipo”: essere umano di sesso femminile, madre plurima generalmente di ALMENO DUE O TRE FIGLI MASCHI (in quest’ultimo caso considerate vere e proprie divinità dalle proprie simili). Le figlie femmine, se ci sono, non attraggono la sua attenzione. E’ moglie non lavoratrice e mantenuta di marito benestante e distratto, di solito piccolo imprenditore. “Scolarizzata” il tanto che basta, ama vestire bene, curare se stessa e la sua famiglia (la componente maschile), aiutata 24 ore su 24 da colf frustrata! Capelli biondo–platino sempre appena fonati, unghie perfette, stile finto casual che tu, comune mortale, ad un primo superficiale sguardo scambi per uno stile acqua e sapone; in realtà sotto quelle sfumature panna-cachemire da foto in bianco e nero si nascondono dai 2 ai 3 mila euro di vestiti! I gioielli sono rigorosamente brillanti, nel senso di diamanti, che loro chiamano in modo noncurante "punti luce” (credo cedano energia elettrica all’Enel come gli impianti fotovoltaici). La pelle, perfetta, dal colorito bronzeo/terracotta è il frutto di estenuanti sedute di lampada ed estetista.

SUV da 60 mila euro - così il marito è più tranquillo a saperla scavalcare persone e marciapiedi rimanendo sempre miracolosamente illesa - casa di stile “mulino bianco” dove non manca mai un barbecue acceso la domenica, una casetta in montagna, la settimana bianca invernale e il villaggio turistico estivo! Il gruppo di amicizie è lo stesso da una vita, le rappresentanti femminili sono tutte rigorosamente D.S.I. e passano serate intere a parlare di capelli e vestiti. Le più emancipate aiutano i mariti nella contabilità aziendale e per questa ragione tendono ad essere emarginate dalle amiche.

La sua giornata tipo: la mattina prepara la colazione alla prole di sesso maschile. I figli delle D.S.I. non sanno dove siano i loro calzini o le loro mutande perché ogni mattina trovano sulla sedia i capi coordinati da indossare (le figlie femmine invece si alzano presto per portare a spasso il cane, prepararsi la colazione, andare a scuola a piedi o al massimo in autobus). Poi li accompagna a scuola, ma non prima di aver impartito ordini alla colf in merito al pranzo: solitamente uno dei figli è allergico, anzi, “intollerante” a qualche alimento. Per questa ragione il macellaio della D.S.I. è sottoposto a ripetuti stress mentre è alla disperata ricerca della “carne di cammello vergine invecchiata nel deserto”, consigliata dal nutrizionista! Dopo la scuola due chiacchiere con le altre D.S.I. , madri dei compagni di scuola, sull’incapacità dell’intera classe docente, poi shopping, palestra e infine il momento clou della giornata, grazie al quale la vera D.S.I. si riconosce: prendere i figli all’uscita di scuola. Figli Maschi, ovviamente, perché la figlia femmina torna a piedi oppure fa direttamente il tempo pieno. Perché lei non “delega” mai nessuno a riprendere il figlio! Ci va personalmente perfettamente truccata e fonata! Parcheggia il SUV davanti all’entrata circa 45 minuti prima del termine delle elezioni e aspetta l’arrivo alla spicciolata delle sue colleghe per cominciare la disquisizione filosofica che può andare dal parametro scelto per il riordino del cambio di stagione (ordine alfabetico, stile, personalità), all’incapacità della colf; sigaretta o lavoro a maglia diventano quasi un obbligo sociale in questo delicatissimo step quotidiano. Ma il momento più bello in assoluto è quando la senti dire che è stanca! La vera D.S.I. è eternamente stanca perché tutta la casa ricade su di lei!  E poi “lei ha tutti figli maschi … è diverso … col maschio è diverso” la senti dire mentre un fremito di rabbia ti percorre le ossa alla disperata ricerca di un parcheggio che non troverai mai! E ti vedi già gridare ad un km e mezzo il nome di tuo figlio fuori dall’auto tentando di farti vedere da lui, ma poco, perché la tua tenuta è “smonto notte” e sei in tuta da ginnastica!

Ed é anche inutile che il giorno dopo torni con dieci minuti di anticipo: la D.S.I. la batti solo se ti trasferisci con un camper davanti alla scuola!

 

http://anziospace.com/numeri/numero23.pdf