Sono tutte insegnanti dell’Istituto Comprensivo Anzio 3 – Collodi – che in una veste insolita, ieri sera, al Forte Sangallo di Nettuno, hanno portato in scena il Reading benefico per la raccolta di Fondi destinati allo sportello antiviolenza Luciana.
I loro nomi sono in cartellone: Daniela Bartolomei, Tiziana Bastianelli, Marika Bernabei, Roberta Bianchi, Angela Bordo, Carmelina Cammisa, Manuela Campiti, Caterina Caridi, Amabile Gargana, Livia Iori, Anna Lazzari Federica Leli, Vilma Teramani, Mina Urbani. Assieme a loro per lo spettacolo anche due attivisti di Action Aid, Rosario Gargiulo e Vincenzo Longobardi, e l’intervento di Marco Belleudi e Valerio Palumbo.
L’evento è stato organizzato grazie alla libreria Fahrenheit 451, all’Associazione Culturale Bibliontheke e con il Patrocinio del Comune di Nettuno, disponibile a ospitare l’evento nel bel cortile all’interno del Forte.
Insieme per sostenere l’Associazione Alzaia e lo Sportello Luciana sino al prossimo bando di gara, per l’assegnazione di quei fondi necessari a proseguire nell’attività, come sottolinea la Presidentessa al termine dell’incontro.
Lo sportello è attivo dal 2013, opera sul territorio di Anzio e Nettuno come centro di osservazione, di indirizzo e inclusione sociale per il contrasto alla violenza sulle donne, e si avvale della collaborazione dei Centri di Servizio del Volontariato del Lazio.
Attraverso la lettura di monologhi, poesie, brani tratti dai libri e dalla cronaca, i contenuti profondi si sono mescolati alle danze, alle musiche e al canto, a sottolineare quanto l’universo femminile sia importante e allo stesso tempo fragile a causa della violenza di alcuni uomini.
Le insegnanti si alternavano sul palco portando in scena loro stesse, ognuna con un particolare modo d’essere, alcune attingendo ai dialetti d’origine romanesco e napoletano, ma tutte accumunate dal comune denominatore, il colore rosso, indossato quasi a riunirle seppur distinguendole per la diversa foggia: uno scialle, una rosa, un foulard, un fiocco, un vestito, una collana di corallo, un copri-spalle, gli occhiali, un morbido nastro.
Ne è risultato un progetto meraviglioso che spero vogliano mostrare ancora nelle piazze, nei teatri, nei luoghi dove le leggi contro la violenza femminile si scrivono e attuano, per far meglio comprendere il fenomeno dalla voce e dalle parole a volte così dure di chi lo vive, per una ragione o un’altra.
La scaletta era così ricca! La donna idilliaca di Totò, la strepitosa strega Grimilde, la giornalista non rieducabile Anna Politkovskaja, le donne amate dal grande poeta Pablo Neruda, la mia famiglia di Paola Cortellesi, la Madre Filumena Marturano di Eduardo, i simpatici calzini mai ritrovati del maschio casalingo immaginato da Jacopo Fò, passando dall’Antologia di Spoon River all’universo di Alda Merini, e per arrivare dalle donne ferite a morte nello spettacolo (e libro) della Dandini, al Granieri, oppure nascoste in fondo ad un pozzo.
Sono state davvero brave! Un’esperienza di comunicazione estremamente efficace e al contempo fantasiosa, a tratti divertente, condivisa con estremo tatto e sentimento. Marika ha sottolineato alcuni passaggi danzando, Manuela ci ha stupiti con un coraggioso deshabillé.
Si sa sempre troppo poco della violenza sulle donne. Si considera violenza ogni abuso di potere e controllo che si manifesta attraverso la costrizione: la violenza domestica ne è la parte più diffusa. C’è la violenza fisica, la violenza sessuale, psicologica, verbale, economica, lo stalking. Episodi si possono manifestare in maniera isolata o combinati insieme, e si protraggono nel tempo.
Pensare che lo sportello ha raccolto in questi anni le storie di circa 60 donne sul nostro territorio è un dato che fa pensare; non sembra infatti che il fenomeno sia riconosciuto e pochi erano gli uomini presenti all’interno di un pubblico quasi totalmente femminile. Mi ha colpita dalla frase di un uomo che arriva a uccidere la donna considerata "sua", alla quale aveva reso la vita impossibile, e così lei alla fine l’aveva lasciato. L’uomo diceva “io sto soffrendo, qualcuno deve pagare per questo: tu devi soffrire quanto me.” Reagiva con rabbia alla sua sofferenza, non sapeva di essere l'origine di ciò che pativa e cercava un gesto che parificasse la sofferenza.
Sembra quasi che gli uomini non siano pronti a soffrire, a lasciare andare la sofferenza, e forse la radice della violenza andrebbe cercata in questa incapacità.
v.b.
Elenco dei brani:
“Strega” – Barbara Giorgi – Pubblicato dall'Autore
"Filumena Marturano” – Eduardo De Filippo – Einaudi
“Dormono sulla collina” – Giacomo Di Girolamo – Il Saggiatore
“Cento sonetti d’amore” – Pablo Neruda – Passigli Poesia
“I monologhi della vagina” – Eve Ensler – Il Saggiatore
“Teatro 2” – Stefano Benni – Feltrinelli
“Donna non rieducabile” – Stefano Massini – Ubulibri
“Ferite a morte” – Serena Dandini – Rizzoli
“La corretta manutenzione del maschio” – Jacopo Fo – Guanda
“Vuoto d’amore” – Alda Merini – Einaudi (Quando ci mettevano il cappio al collo)
“Morte al Granieri" – Alessandro Cicco
“Antologia di Spoon River” - E. Lee Masters – Einaudi
“Dedicate all’amore: poesie Napoletane” – Antonio De Curtis (Toto’) – Colonnese Editore (La Donna)
“A tutte le donne” – Alda Merini
“Quelle come me” – Alda Merini
“From Medea Maternity Blues” - Grazia Verasani – Sironi Editore
"La mia famiglia" Monologo di Paola Cortellesi
Monologo tratto dal film “Amore estremo – Tough Love”
Lettera di Artemisia Gentileschi – dal web