Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao ha dichiarato:
"Stiamo elaborando una piattaforma per l'erogazione di tutti i benefici sociali, il nome è IDPay, dove avverrà tutto direttamente in digitale. Già nel mese di Aprile ci sarà l'avvio della «piattaforma dell’INTEROPERABILITÀ» dove alcune grandi pubbliche amministrazioni come l'AGENZIA DELLE ENTRATE, l’ANAGRAFE, il MINISTERO DELL’INTERNO e l'INPS AGGANCERANNO I PROPRI DATI. In questa piattaforma sarà presente ANCHE il FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO di ogni cittadino, “al fine di avere anche sul piano sanitario la possibilità di teleconsulto, tele-monitoraggio e gestione da remoto”.
Vogliamo provare a ipotizzare uno scenario?
Nel caso di una nuova 'emergenza sanitaria', che come abbiamo visto é stata istituzionalizzata col DL 24/22 (detto Riaperture, che fa già ridere così visto il contenuto) basterà che si attivi nella piattaforma nazionale IDPay la necessità di sottoporsi alla tal procedura sanitaria per essere considerati "in regola" e ogni cittadino che legittimamente deciderà di sottrarsi (perché se Dio vuole l'art.32 non é stato ancora tolto dalla Costituzione) originerà in automatico un “segnale di irregolarità” all’INPS magari in merito alla NON IDONEITÀ AL LAVORO (come per il Green Pass), eventualmente con possibilità di segnalazione al Ministero dell'Interno, nonché all’Agenzia delle Entrate, enti che potranno così monitorare o revocare sussidi/assistenza finché il cittadino non si mette in regola con parametri stabiliti arbitrariamente dalla piattaforma, in barba ai Diritti e alla Costituzione Italiana.
Colao la butta sul 'servizio al cittadino' e sul contante, 'il cashless', ma per come é strutturata la piattaforma il fine ultimo sembrerebbe di tipo diverso.
Infatti la stessa piattaforma IDPay consente acquisti in negozio registrati automaticamente, dà modo di ricevere bonus statali e comunali erogati, pagare le multe, e conservare ogni documentazione personale in un 'archivio digitale' storico, che consentirà di fatto più obiettivi: tracciare le spese delle persone, gli incassi dei commercianti e dei professionisti, monitorare la situazione di salute personale, sapere quali/quante medicine si assumono, a quali/quanti esami diagnostici accediamo durante l'anno, dove andiamo dal barbiere, al ristorante, in vacanza, insomma, la nostra impronta ecologica su questo mondo e una sorta di grande fratello sul tipo di vita che conduciamo.
A me sembra che ci stiano spingendo surrettiziamente a un sempre maggior uso di tecnologie pervasive: siamo spinti in questa direzione come le pecore nei recinti.
Con i big data accumulati si potranno originare molte e diverse statistiche: ad esempio quanto costa allo Stato la gentile Signora Maria, pensionata con la pensione minima, malata di diabete, che spende molti soldi in riscaldamento e ... non ha voluto vaccinarsi.
Dice infatti questa fonte: "Certificato di esenzione vaccinale - Colao ha risposto anche a un quesito relativo alla digitalizzazione dei certificati di esenzione vaccinale. “Di una completa automazione anche del processo di conversione delle certificazioni già rilasciate, purtroppo, come succede in altri casi, io devo rivelare” che si è “intervenuti su un processo” che è “esclusivamente analogico” e quindi “c’è un’assenza dei registri presso i medici di base o le strutture sanitarie che sono necessari a verificare l’esistenza e l’autenticità dello stato”. “In assenza di registri contenenti il dato dello stato di esenzione il processo di conversione da cartaceo a digitale non può essere automatizzato”, ha poi aggiunto il ministro." Quindi una volontà di inserire nella piattaforma il green pass c'é.
"A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina." Pio XI
Con l'utilizzo della sola carta di credito é facile immaginare anche un grosso incremento di profitti per le banche, data la gigantesca mole di operazioni a provvigione.
Ma la faccenda di particolare importanza é la conservazione di questi dati: Colao ha forse detto in quali server, dove e chi conserverà i dati degli italiani? E la nostra vecchia legge sulla privacy? Faccio notare che é piattaforma in grado di incrociare dati sanitari e dati economici: sarebbe interessante capire cosa c'entrano gli uni con gli altri.
Personalmente non ero d'accordo col fascicolo sanitario elettronico già nel 2017, quando ne sentii parlare in Regione Lazio a proposito del Libro Bianco, e vederlo oggi collegato così facilmente mi sembra davvero un abuso, un altro abuso come quelli perpetrati negli ultimi due anni. Mi chiedo se la magistratura possa intervenire. Sogei, già gestore della piattaforma Green Pass, richiederà il numero del conto corrente di ogni cittadino, così la situazione personale é totalmente visibile e ricollegata alla piattaforma: non c'é area personale che venga esclusa.
Conclusioni: a me non sembra uno strumento per avere più servizi e meno contante. Mi sembra invece uno strumento che può limitare fortemente la libertà di movimento delle persone in base alle decisioni prese, sul proprio corpo, sulla propria vita, e sul proprio modo di vivere.
Non é una bella prospettiva il controllo italiano su modello cinese, tramite piattaforma id.
E' preoccupante la deriva autoritaria assunta dal nostro Paese.
V.