Indi Gregory è una bellissima bambina inglese di 8 mesi affetta da una grave malattia mitocondriale a cui si vuole negare il diritto alla vita, alla salute e ai trattamenti di cura e di riabilitazione.
Come per i casi di Charlie Gard e Alfie Evans, i medici e il sistema giudiziario britannico hanno deciso di togliere i supporti vitali a Indi, affermando che la sua morte rispetterebbe il suo “miglior interesse”, nonostante le proteste e gli sforzi legali della famiglia per mantenere le cure. Una follia!
L'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma si è offerto di accogliere Indi, e recentemente il Governo italiano le ha conferito la cittadinanza, aprendo la via per il suo trasferimento affinché la piccola possa continuare le cure necessarie: una possibilità da realizzare senza ulteriori ostacoli.
Ogni vita è preziosa, e la battaglia di Indi tocca il cuore di tutti noi. In queste ore drammatiche, abbiamo ricevuto il messaggio del papà di Indi rivolto a tutti noi:
"Grazie dal profondo del nostro cuore al Presidente del Consiglio italiano, al Governo italiano e al popolo italiano: siete gli angeli custodi di Indi. La vostra compassione, devozione e amore che avete mostrato nel cercare di aiutare nostra figlia a ottenere le cure di cui ha bisogno, ci rendono veramente felici. C'è ancora l'urgenza di appellarci al governo britannico affinché permetta a Indi di essere trasferita in Italia prima che sia troppo tardi. Come padre non ho mai chiesto o supplicato nessuna nella mia vita ma vi supplico per favore di aiutarci a fare in modo che non sia tolta la vita a nostra figlia."
Firma questa petizione per sostenere il diritto di Indi alla vita e al trasferimento in Italia, dove può ricevere le cure necessarie. #salvateindi
https://www.provitaefamiglia.it/petizione/salviamo-la-piccola-indi-gregory?
Commento:
Questo è uno dei casi dove fatico con "il male non ha consistenza ontologica: è assenza di bene".
Se siamo d'accordo che (nel mondo, nel sensibile) la vita umana è il vero valore, il primo da difendere, e te con un atto tuo malvagio me la togli ... non riesco a pensare a nulla di peggio, rispetto al male che puoi fare nel mondo. E quindi, come non può avere consistenza ontologica se è male esistente che addirittura ha la forza di porre fine a tutto, alla vita stessa?
Poi sono uscita a raccogliere le foglie, e nel mentre riflettevo.
Forse bisogna allargare il panorama, come sempre.
Se consideriamo il solo mondo sensibile ci sembra di certo la fine di tutto, e perciò il male in assoluto; ma non escludendo il mondo soprasensibile, la Causa in Essenza buona all’origine di ogni cosa (primo motore immobile di Aristotile) diventa un male relativo ed ecco che il significato pieno appare: un'Anima non la potrai mai uccidere. Puoi uccidere un corpo, ma un'anima esce indenne da quello che puoi combinargli nel sensibile. Lei resta. Può essere questo il senso del male che non ha consistenza ontologica: presuppone la Causa prima, buona, da cui le Anime (effetto della causa prima) dipendono. Chiamiamo questa Prima causa come ognuno crede, non è importante.
Aggiungo però che come si è innescata questa cosa in Bioetica non riesco a ricordarlo. Mi sembra che la Bioetica stia di recente diventando il ricettacolo di varie nefandezze, una sorta di alibi.
V.