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di Valeria Ballarati

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La divorziata

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L’orrore è spudorato, ma la meraviglia coltiva la riservatezza. Perciò dei protagonisti di questa storia sappiamo solo che sono veneti. E che sono stati sposati. Poi lui si ammala gravemente e ha bisogno di un rene compatibile che, come capita spesso, non si trova. L’ex moglie lo rivede, coglie la situazione e senza dirgli nulla si presenta al centro trapianti di Padova. Disposta a donare un pezzo del suo corpo all’uomo con cui ha diviso un pezzo della sua vita. La commissione medica ha già dato il nulla osta, si attende a giorni quello del magistrato.

 

Subito interpellato dal sottoscritto, l’ufficio cinismo (ha sede in una stanza acciaccata del cuore) comunica che la donna agirebbe in preda alla sindrome di Stoccolma - l’attrazione per il proprio persecutore - oppure al senso di colpa, a seconda che nel matrimonio naufragato avesse più sofferto o più fatto soffrire. Invece l’ufficio pragmatismo (si trova nell’emisfero sinistro del cervello e salva l’essere umano dai precipizi, anche se gli impedisce di volare) insinua che l’ex moglie sarebbe mossa dal senso materno: verso l’ex marito o gli eventuali figli, per non farne degli orfani. Ma l’ufficio intuizione (emisfero destro del cervello, poco frequentato) azzarda una terza ipotesi piuttosto straordinaria: che l’amore di quella donna per quell’uomo non sia finito col matrimonio e la riconosciuta impossibilità di vivere insieme. Perché l’amore, le rare volte in cui è davvero tale, non è un’emozione e neppure solo un sentimento. E’ un’energia. E l’energia non la puoi fermare, purtroppo. Per fortuna.

dalla Rubrica "Buongiorno" di Massimo Gramellini

La Stampa.it

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa