Mio suocero va in banca per un prelievo di 5000 euro.
L’impiegata, come previsto dalla legge, gli chiede la motivazione del prelievo e lui risponde “spese personali”.
Il pomeriggio viene richiamato a casa dal direttore.
Senta Sig. M. a proposito del prelievo mi deve dare un’altra motivazione perché quella indicata non va bene.
Come nun va bene?!
Non possiamo indicare “spese personali” così, genericamente, su una cifra così.
A parte che a voi nun ve deve interessà, nun ce l’ho una motivazione specifica!
Deve darmi un’altra motivazione …
Ah …
Allora …
ce scriva “Escort”.
Come Escort?!
Ché, nun ce posso annà a mignotte coi soldi mia?
Dai non scherzi …
E chi scherza!?!
(silenzioso momento di imbarazzo)
Va bene, ho capito.
Ecco, Direttò, se semo capiti. Tanti saluti!
Commento: ma com'é successo che un ente, al quale avevamo temporaneamente affidato i nostri risparmi, é ora in diritto di richiederci cosa dobbiamo farne dei soldi nostri prelevati? Ok, la reazione di mio suocero é un po' colorita ma rende bene la situazione! Anche nell'avviso più sotto io ci vedo una sorta di controllo ...