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di Valeria Ballarati

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Bangladesh, rivoluzione solare

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Bangladesh, rivoluzione solare:  elettricità a milioni di persone

Dal 1996 gli abitanti delle zone rurali del paese hanno visto la propria vita cambiare grazie a un kit di celle, batterie e luci, acquistabile a rate agevolate. Nel Paese oltre 80 milioni di cittadini non sono raggiunti dalla rete elettrica nazionale. E ora il governo concede sgravi e incentivi per chi vuole investire nel settore. 

NON HANNO mai visto così tanta luce. Il 60% della popolazione del Bangladesh, tutte le zone rurali del paese, ancora non è raggiunta dalla rete nazionale della corrente elettrica, eppure qui la rivoluzione è arrivata sotto forma di energia solare, pulita e rinnovabile. Disponibile anche ai più poveri tra i poveri.

Tutto grazie a Shs (Solar Home System, sistema solare casalingo), un progetto della banca etica Grameen Shakthi, specializzata nella promozione di energia verde. Si tratta di un kit composto da pannelli solari, batterie e una serie di lampade a fluorescenza e led che ha già cambiato la vita a oltre un milione di persone. Ma potenzialmente può avere un impatto sulle esistenze di decine di milioni di cittadini.

Non sono numeri esagerati: il Bangladesh ha 140 milioni di cittadini e, come detto, solo il 40% è raggiunto dalla rete elettrica nazionale. Questo vuol dire che 84 milioni di persone possono sfruttare l'Shs per cambiare la propria vita.

Dell'Shs esistono diverse combinazioni, a diversi prezzi. Per i più indigenti, la versione più semplice costa 124 dollari, ed è in grado di attivare cinque
lampadine per tre ore. Il denaro però non va sborsato tutto e subito: la Grameen Shakthi (e altri distributori simili) ha istituito un sistema per cui il
pagamento è al 10% anticipato e il restante 90 rimborsati in 36 rate mensili. Tre dollari al mese.

"Il miglior investimento che abbia mai fatto", ha dichiarato Nizamuddin Sheikh ad Al Jazeera. Sheick ha un ristorante in una zona periferica di Dhaka. "Prima ero costretto a tenere aperto solo quando c'era il sole, ora posso allungarmi anche dopo il tramonto. E gli incassi sono raddoppiati".

Gli sforzi di distribuzione dell'Shs sono promossi anche dal governo, che non è in grado di ampliare la rete elettrica nazionale. Inoltre il Paese, che produce quasi la totalità dell'energia elettrica da combustibili fossili, si è posto l'obiettivo di arrivare nel 2020 a produrre il 10% dell'elettricità da fonti
rinnovabili. Così, combinando lo sviluppo dell'Shs e la produzione verde, il governo ha deciso di introdurre un'esenzione fiscale per 15 anni sull'import dei componenti e dei prodotti legati al solare, oltre a una serie di altre facilitazioni per chi dall'estero volesse investire nel settore.

Un modello di successo, spiega la Grameen: "Ci sono molti vantaggi, ma il principale è che l'Shs è più economico rispetto a altri combustibili come
kerosene e diesel, e non richiede manutenzione. Così si possono garantire ore di luce per studenti, negozianti e casalinghe. E si possono ricaricare i cellulari, un altro strumento che sta cambiando la vita di queste persone".

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