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di Valeria Ballarati

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Una bella ripulita

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Non voglio essere troppo dura con la Madre Chiesa di Papa Ratzinger ma la visita pastorale anestetizzante nella mia città era diventata quasi una necessità:  un bel colpo di spugna su una serie di macchie più o meno nere, più o meno vistose, che insudiciavano alcune delle vesti vaticane.

Divisioni, scontri e tensioni che in questi ultimi tempi eran difficili da digerire, verranno così più facilmente metabolizzati dalla vicinanza del Santo Padre e perdonati al più presto dalle folle festanti.

Il Papa si è espresso molto in questi tre giorni di visita e sebbene non abbia proprio ascoltato i suoi discorsi qualcosa mi é arrivato; tra le sue dichiarazioni ce n'é qualcuna che merita un breve commento.  Andiamo con ordine.

FAMIGLIA - Intanto abbiamo ribadito a chiare lettere che “Famiglia” è la famiglia tradizionale e basta: chi è dentro è dentro e chi è fuori e fuori.  E se non hai ancora capito te lo ripeto per l'ennesima volta: “Dio ha creato l’essere umano maschio e femmina, con pari dignità ma anche con proprie complementari caratteristiche” e se dunque tu non fai parte di questo progetto, mi dispiace tanto per te ma sono fatti tuoi. Vedi di adeguarti, o al limite di nasconderti, o casomai abbraccia un’altra religione perché in questa ... nun se po’ fà.  E' il “complementare" che mi lascia un po’ così: chissà cosa intendeva.

SEPARAZIONI FALLIMENTARI E DIVORZI - “Separati! Il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica” ha detto, “ma la comunione non ve la danno” pensavo io. Sa, Santo Padre, sono divorziata da qualche annetto e il sostegno  - o la vicinanza che lei auspica nelle diocesi - non è che l’ho proprio mai avvertita, salvo in un unico episodio: venuto a conoscenza del battesimo della mia bambina (nata fuori dal matrimonio) il prete della mia parrocchia propose l’annullamento alla Sacra Rota, che io ho gentilmente rifiutato perché a pagamento. Credo di voler attendere un perdono - se di perdono si tratta - non a carattere economico: per certe cose non dovrebbe esserci un prezzo.

IL GIORNO DEL SIGNORE - “Per noi cristiani il giorno di festa è la domenica, il giorno del Signore, Pasqua settimanale”. Questo si che é un bel consiglio, son proprio d’accordo, ma credo possa essere valido solo al di fuori delle mura Vaticane. Perché se andate a visitare la Basilica di San Pietro la domenica o in qualsiasi altro giorno festivo vi accorgerete che le attività di vendita di articoli e souvenir religiosi a ridosso del colonnato son tutte aperte! Se può essere di conforto, personalmente seguo questo precetto dall’apertura della mia modesta attività: la domenica sono chiusa, mi riposo. Ci sarebbe comunque da considerare un altro aspetto, in tempi di crisi:  ogni attività gestita da un titolare di religione diversa - cinesi, indiani, pakistani, tunisini, marocchini, turchi – potrebbe non seguire (purtroppo) i suoi giusti consigli e restare comunque aperta la domenica, facendo di fatto concorrenza ai bravi cattolici che decideranno invece di seguirla nelle sue indicazioni. Forse qui ci vorrebbe più di un consiglio.

DONAZIONI - Infine un'ultima nota sui 500.000euro che Benedetto XVI devolverà a favore delle zone terremotate dell’Emilia:  é un bel gesto, in parte lo è, ma continuo a considerarlo una briciola. Ho una cara amica romana, la cui madre ha una bella casa antica in una zona centrale, che affitta da anni a personaggi di chiesa. “Se mai dovesse venderla” disse un giorno uno di questi Signori alla sua mamma “la venda a noi: le offriamo 2.000.000 di euro, mi lasci solo due o tre giorni per reperirli.” . E' più chiaro perché lo cosidero una briciola?

IL CORTEO DEL PAPA - “Sembrava la carovana del Giro d’Italia” mi ha detto mio fratello al telefono venerdì sera, “mancavano solo le majorettes”.  La Papamobile e il suo corteo sono passati sotto alle finestre del suo ufficio a Milano e lui gli ha scattato la foto che vedete. Me l’ha mandata con un mms, diceva: Habemus Papam. “Gli ho anche gridato: paga l’Imu! ma non mi ha sentito". "Cosa vuoi" - gli ho risposto io - "per certe cose, sono duri d'orecchio", e ci siamo fatti due risate.