VASCO ROSSI: QUANDO DIVENTA DIFFICILE RASSEGNARSI AL DECLINO. UNA PENA
Vasco Rossi è uno dei peggiori esempi che un uomo (lasciamo perdere il cantante) possa fornire. A parte il suo vissuto troppo "spericolato" in fatto di regole e polveri, troppo spesso di esempio per giovani e giovanissimi, dobbiamo soffermarci tristemente sul suo presente.
Un uomo sensato, che sia o meno credente, sa rassegnarsi alla vecchiaia, al peso degli anni, anche alle malattie. Vasco, emanazione satanica, sembra vivere in un mondo di orgoglio e quello che è peggio pretende di manovrare come un burattinaio, via social network, i suoi fans. Poverini loro, in buona fede, ci credono. E non hanno compreso che si tratta del funereo, meritato, dissoluto canto del cigno di un uomo che a parte qualche strimpellatura, ha denunciato un clamoroso fallimento etico del quale dovrà rendere conto a Dio. Per lui vale la frase pronunciata a Giuda: meglio per Lui non essere mai nato e siccome ha dato e dà scandalo, sarebbe opportuno che si leghi una corda ... al collo con relativa macina togliendo il disturbo?
Queste furono le parole di Gesù (mah! n.d.r.)
ma senza usare il punto di domanda. Chi scandalizza anche uno dei piccoli dovrebbe scomparire. Anche per lui, come per altro soggetto, vale: ma non sarebbe stato opportuno a suo tempo, un incidente di percorso alla nascita? Non lo avremmo avuto, la gente non sarebbe diventata stolta appresso alle sue mattane, con esempi di vita a dir poco distruttivi: sai quanti "spericolati" in meno?Il Vasco non si rassegna, puerilmente, all' età che passa e ai vizi che lo hanno accompagnato. Chi del corpo non fa tempio dello Spirito, queste cose le metta in conto. E alla fine della carriera tenta la carta della pietà da lussuose cliniche.
Caro Vasco: dei tuoi malanni, veri o finti, non sappiamo che farcene e di cattivi maestri non abbiamo bisogno. Rassegnati a declinare e portare la croce e i tuoi mali. Oggi gli italiani sono assillati da altre piaghe e di te vorremmo fare volentieri a meno. Invecchia serenamente e accetta critianamente la croce. Sei una pena. Fonte
Commento:
che uomo di chiesa equilibrato! Che accoglienza, che carità, che perdono!
Bruno Volpe é il direttore del blog cattolico Pontifex Roma (dal latino, Pontefice). "All'anima" ... é proprio il caso di dirlo. Immagino che certe persone siano funzionali alla chiesa altrimenti non si spiega perché, dopo queste parole, stiano ancora là dove stanno.
Se vi va di saperne di più su questo brav'uomo, provate con una ricerchina su Internet: provate ad associare il suo nome a Fiorello, Jovanotti, stalker, arrestato.
Anzi! Partite dal link qui sotto - L'intervista della zanzara - così vi fate due risate prima di leggere il resto, piuttosto grave per un uomo che si definisce "cattolico".
http://www.youtube.com/watch?v=PGIF_gvB-UY
Caro Vasco, cosa tocca sentire.
I giudizi di quest'uomo (in corsivo, facevo prima a mettere in corsivo tutto il suo articolo) sono cosi tanti, e così brutti, che ha ragione Tania Sachs: non viene nemmeno voglia di commentarli, si commentano da soli.
Tu come stai piuttosto? Dai, facci sapere presto di te.