"Ci dicono fino a 200 bugie al giorno" l'insostenibile costo della menzogna
CAPIRE se qualcuno dice una bugia è ormai un calcolo scientifico. Da uno studio della statunitense Association of Certified Fraud Examiners, ripreso e commentato dal Ceo di Calibrate Pamela Meyer in un intervento a un incontro TED (la Ong dedita alla diffusione di idee che organizza seminari in tutto il mondo), emerge quanto l'uomo di oggi sia portato a mentire per una serie di cause e concause, e come questo tipo di comportamento influenzi la realtà complessiva.
"L'unica verità sembra essere 'Tutti mentono', come ho recentemente letto su una t-shirt", dice divertita Meyer. "Mentiamo tutti, spesso in maniera inoffensiva e benigna", spiega il numero uno di Calibrate, società che si occupa di ricerche sul tema dell'inganno, per le aziende. "Tutte diciamo ai mariti che non ci importa se guardano il calcio tutto il giorno, tutti i mariti dicono alle mogli che stanno bene anche se hanno un taglio di capelli troppo corto. Perché dire una verità potenzialmente dolorosa? I capelli impiegheranno comunque dei mesi per ricrescere". Ma con Calibrate, Meyer si occupa di individuare i modi e i tempi in cui una menzogna diventa uno strumento criminale. "Vivamo in un tempo in cui la bugia e l'inganno sono sempre più tollerate e non rappresentano più un'eccezione. E questo ci costa molti soldi".
Certo per Pamela Meyer le bugie sono un buon affare. Ma il suo discorso al TED è corroborato dai dati dell'Association of Certified Fraud Examiners. Secondo gli studi, in media ogni società perde il 5% dei guadagni annuali a causa di frodi, per un totale di circa 3.5 trilioni di dollari ogni anno. Le ricerche hanno determinato che ogni giorno, ogni individuo può ricevere dalle 10 alle 200 informazioni false. Un americano su quattro ritiene ammissibile mentire ad un assicuratore, un terzo dei curriculum sono "aggiustati". Un lavoratore su cinque dice di essere a conoscenza di frodi nel suo ambiente professionale ma non le riporta ai superiori.
Ma il dato rilevante dello studio non è tanto l'incredibile numero di bugie, ma il fatto che la menzogna sia ormai parte integrante del nostro quotidiano. Ogni giorno porta in dote un fiume sostanzialmente inesauribile di informazioni non vere che influiscono profondamente sulla nostra vita. Sistemi per difendersi ce ne sono, uno su tutti: comunicare all'esterno che nella propria sfera di influenze non c'è spazio per la menzogna. Un metodo che può portare più risultati che procedure tecniche e tecnologiche di rilevamento di frodi e bugie. Anche perché il costo del falso non è solo economico. "E' un prezzo emozionale e psicologico, tutti paghiamo per gli inganni". E soprattutto, ci si può proteggere tenendo a mente, come ricorda la Meyer, che "Una bugia non ha potere. Ne acquista nel momento in cui qualcuno decide di crederci".
Commento:
facciamoci una domanda: perché uno dovrebbe aver bisogno di mentire?