Alcune considerazioni fondamentali sulla malattia e sulla cura
Tratto da Homeopatic World, 1930
“Per prima cosa deve essere guarita la mente, poi il corpo seguirà.
Curare il corpo e non la mente potrebbe essere molto grave per il paziente, in quanto il corpo progredisce a spese dell’anima: al massimo si ottiene di rinviare la lezione. Sarebbe meglio perdere un corpo che lasciarsi sfuggire la lezione.
Quindi il lavoro del medico è duplice: da un lato deve assistere il paziente per correggere il difetto spirituale, dall’altro somministrargli dei rimedi che lo aiutino a realizzare ciò sul piano fisico; in tal modo una mente più sana provocherà la guarigione del corpo.
Al riguardo è essenziale che i rimedi scelti siano rivitalizzanti e nobilitanti, che abbiano vibrazioni tali da elevare colui che li assume.
Nella loro scelta dobbiamo considerare il loro stato evolutivo nei confronti dell’uomo.
I metalli sono sub-umani. L’uso di animali renderebbe necessaria la crudeltà, ma nessuna traccia di quest’ultima dovrebbe essere presente nella divina arte della guarigione.
Dunque ci resta il regno vegetale.
Le piante sono di tre tipi: il primo gruppo è ad un livello evolutivo relativamente inferiore all’uomo. Comprende le varietà primitive come le alghe marine, il cactus, la cuscuta ecc., e quelle usate per scopi sbagliati, alcune delle quali sono velenose: il giusquiamo, la belladonna, le orchidee ne sono degli esempi.
Una seconda classe comprende specie di livello evolutivo pari all’uomo: esse sono innocue e possono essere usate come cibo.
Ma esiste un terzo gruppo di livello relativamente più elevato – o dello stesso livello – della media del genere umano. Tra queste dobbiamo scegliere i nostri rimedi, in quanto ad esse è stato dato il potere di guarire e di rendere felici.
Inoltre nel loro uso non è implicita alcuna crudeltà: infatti queste piante desiderano essere usate per il bene dell’umanità, e durante il loro servizio all’uomo ricevono una benedizione.
Il primo gruppo, abbassando le vibrazioni del corpo, lo rende inadatto come dimora del Sé Spirituale, e quindi potrebbe provocare la morte.
Ma l’ultima classe ha la capacità di elevare le nostre vibrazioni e dunque attirare il potere spirituale che purifica il corpo e la mente , operando la guarigione.
Il nostro lavoro come medici è così delineato: studiare la natura umana in modo da poter aiutare i nostri pazienti nella conoscenza di sé consigliandoli su come armonizzare la loro personalità con la loro anima ma anche somministrare i benèfici rimedi che eleveranno le vibrazioni della personalità, rendendola una dimora più consona all’anima; e quindi sviluppare la virtù necessaria per creare quell’armonia tra il Sé superiore e quello inferiore che ha come risultato la perfetta salute”.
Edward Bach