Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Fiori di Bach Ildegarda vs Bach

Ildegarda vs Bach

E-mail Stampa PDF

Ildegarda di Bingen è una monaca benedettina vissuta in Germania nel 1100. Edward Bach è un medico inglese di origini gallesi vissuto a cavallo tra la fine del 1800 e gli anni ’30.


Ildegarda  ci ha lasciato in eredità libri teologici, musiche, testi miniati che illustrano le sue visioni mistiche, un repertorio erboristico e dietetico e alcuni straordinari vocaboli come Viriditas, da lei inventati e coniati.

Dal dottor Bach oggi abbiamo 38 piccole boccette con i Rimedi che portano il suo nome, preparate con fiori di piante selvatiche comuni .
Sono due personaggi vissuti in due epoche lontane e molto differenti ma sono solo apparentemente lontani tra loro.


Ildegarda è una badessa, ma è anche una mistica visionaria ed è una donna che scrive musica, discerne di scienza, scrive di teologia, ma soprattutto disquisice con i potenti, è in rapporto epistolare con Federico Barbarossa. Nel Medioevo essere donna e riuscire a fare tutto questo è una caratteristica alquanto peculiare...


Bach è un medico, un patologo e un brillante batteriologo, ma all’improvviso e con grande stupore dei colleghi e dell’ambiente scientifico londinese dove lavora con grande successo, abbandona carriera, fortuna e soldi per seguire una sua intuizione: cercare nella natura il rimedio che contribuisca a dare una risposta al senso profondo della malattia nell’individuo.


Ildegarda apre il suo convento, rivoluzionando in modo quasi sovversivo il concetto monastico che era e resterà ancora per secoli, chiuso nella clausura. Ildegarda alle mura protettive dell’abbazia preferisce il mondo, dove predicare e pregare e accogliendo nel convento anche persone di altre fedi guardando sempre all’ uomo in sé e non alla sua appartenenza, ma il profondo credo nella disponibilità e carità cristiana le costerà molto caro.


Edward Bach trova un metodo di cura che non ha più bisogno di medici e ospedali. Nella locandina della conferenza che tiene a Wallingford nel 1936 scrive che questo metodo è per le famiglie e ripete sempre che non c’è bisogno di nessuna scienza e nessuna conoscenza per poter usare i Rimedi, basta solo leggere le loro definizioni ed osservare le emozioni.


Uno è di spiritualità altissima ma non religiosa, l'altra è entrata in convento all'età di 8 anni. Sembra impossibile metterli vicini e farli convergere in un punto comune, eppure le similitudini tra loro sono molte.


L’infanzia li vede entrambi fanciulli dalla salute precaria ma dalla sensibilità accentuatissima.
Bach, primogenito di una famiglia gallese proprietaria di una fonderia, supera grazie alle cure materne i primi anni di vita per lui difficili e malaticci e diventa un ragazzo amante della natura e della sua terra E’ uno spirito libero e ribelle alle costrizioni, dotato di senso dell’umorismo e di grande generosità verso il prossimo nonché uno studente dall’ottimo profitto.
Ildegarda è la decima figlia della nobile famiglia Bermersheim, bimba vivace ma dalla salute cagionevole “dal giorno della sua nascita ella vive come impigliata in una rete, afflitta da malattie atroci che le tormentano le vene, il midollo e la carne”( Liber divinorum operae III,5) e all’età di 8 anni viene donata come “decima” al convento di clausura di Disibodenberg.


Tutti e due nelle loro vite soffriranno tremendi dolori, soprattutto fisici che li prostreranno ma che non impediranno di arrivare fino in fondo ai loro progetti.

Segue

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

Fiori di Bach e Cartoni Animati 6 Red chestnut


RED CHESTNUT

Quando siamo in apprensione

per le persone che amiamo