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di Valeria Ballarati

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Home Fiori di Bach Di questo comunque non si preoccupava ...

Di questo comunque non si preoccupava ...

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All'inizio della primavera del 1931 Edward Bach era così impegnato che cominciò a pensare di dover sospendere la cura dei pazienti per potersi dedicare alla ricerca degli altri rimedi.

Un giorno verso la fine di marzo, decise improvvisamente di tornare nel Galles e partì per Cromer il mattino stesso.

Nonostante avesse lavorato molto durante l'inverno, egli non aveva chiesto parcelle ai pazienti  e quindi iniziò come al solito la sua ricerca con pochi soldi in tasca.

Di questo comunque non si preoccupava perché sapeva per esperienza che in qualche modo gli sarebbe arrivato un aiuto che gli avrebbe permesso di continuare il suo lavoro.

Questo gli era infatti già capitato molte volte, tra cui l'ultima, proprio alcune settimane prima di partire da Cromer: quando aveva deciso di rinunciare al suo lavoro a Londra la primavera precedente, egli aveva un debito di imposte di 400 sterline e, gradualmente, incassando vecchie parcelle dei suoi pazienti londinesi, era riuscito a pagarne 390.

 

Ora però era urgente saldare le restanti 10 sterline, e si stava chiedendo se la vendita di alcuni suoi abiti gli avrebbe fruttato tale somma, quando ricevette un assegno di 10 sterine, da parte di un paziente da lui curato molti anni prima e che ai tempi non era stato in grado di pagare.

La lettera che conteneva l'assegno aveva seguito una lunga e contorta trafila poiché il paziente viveva all'estero e Bach nel frattempo aveva cambiato spesso indirizzo, ma arrivò comunque esattamente in tempo utile per consentirgli di pagare il debito.

Nora Weeks, La vita e le scoperte di Edward Bach - Guna Eitore.

 

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Se hai paura,

ma non sai bene di cosa