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di Valeria Ballarati

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Home Fiori di Bach Due grandi errori e le loro conseguenze

Due grandi errori e le loro conseguenze

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Il Dottor Bach sosteneva la necessità di comprendere l'Unità di ogni cosa.

Con una bella metafora indicava che la separazione é impossibile giacché ogni raggio di luce che viene strappato dalla sua sorgente, cessa di esistere.

Sosteneva altresì che alla base di una malattia ci sono due possibili errori fondamentali: la dissociazione tra la nostra anima e la nostra personalità, e fare un torto agli altri.

Seguendo questa teoria, ogni azione che va contro noi stessi o contro un altro colpisce tutto, l'Unità di cui parlava.

A pagina 27-29 del suo libro Guarire con i Fiori c'é un interessante passaggio:

"Le reali malattie primarie dell'uomo sono certi difetti quali l'orgoglio, la crudeltà, l'egoismo, l'ignoranza, l'instabilità, l'avidità e ciascuno di essi, se ben esaminato, si rivela contrario all'Unità.




L'orgoglio é il non riconoscere che la personalità é insignificante e dipende completamente dall'Anima (...)
La crudeltà é la negazione dell'unità di tutti (...)
L'odio é il contrario dell'amore, l'inverso della Legge di Creazione (...)
L'egoismo é ancora un rifiuto dell'unità e del nostro dovere verso il prossimo, in quanto ci fa porre i nostri interessi davanti al bene dell'umanità (...)
L'ignoranza é il rifiuto di conoscere, di vedere la verità (...)
L'instabilità, l'indecisione, la mancanza di volontà sono il risultato del rifiuto da parte della personalità di lasciarsi dirigere  dall'Io Superiore, e ci spingono a tradire gli altri con la nostra debolezza (...)
L'avidità conduce al desiderio di potenza, é una negazione della libertà e dell'individualità di ogni anima (...)

Questi sono gli esempi di malattie reali, l'origine e la base di ogni nostra sofferenza e angoscia. Ciascuno di questi difetti, se ci si lascia trascinare da essi, provoca un conflitto che necessariamente si ripercuote sul fisico, provocandovi un particolare tipo di malattia. Dunque partendo da un particolare tipo di malattia épossibile risalire al difetto che ne è alla base.

Per esempio l'orgoglio, che é arroganza e rigidità d'animo, darà luogo a tutte quelle malattie caratterizzate da rigidità e tensione del corpo.
Il dolore é il risultato della crudeltà, insegna a chi lo sopporta a non infliggerlo ad altri né fisicamente, né moralmente.
L'odio genera solitudine, collera violenta, crisi nervosa, isterismo.
Le malattie d'introspezione - nevrosi, nevrastenia ecc - che privano della gioia di vivere, sono dovute ad un eccessivo egoismo.
L'ignoranza e la mancanza di saggezza hanno come naturale conseguenza la miopia, l'indebolimento della vista e dell'udito (...)
L'instabilità d'animo provocare instabilità nel corpo e disordini del movimento e della coordinazione.
Le conseguenze dell'avidità e dello spirito di dominazione sono affezioni che rendono il malato schiavo del proprio corpo (...)

La malattia tende a localizzarsi in una parte ben definita dell'organismo, in perfetta armonia con la legge di causa effetto, e cioé un elemento di valido aiuto nella ricerca del difetto che ne é alla base."

Insomma, capire dove si sbaglia e sforzarsi di correggere seriamente i propri errori porta a una vita di pace, ma anche alla salute.
E' possibile prevenire e guarire la malattia scoprendo l'errore in  noi, non lottando contro i nostri difetti, ma coltivando le virtù opposte, di modo che essi possano sparire da soli.

Questa é la teoria del Dr. Edward Bach.

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


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Se hai paura,

ma non sai bene di cosa