Un piccolo Cane nero
Mi domando se Cristo avesse un piccolo cane nero
tutto riccioluto e lanoso come il mio
con due orecchie lunghe e setose,
un naso umido e rotondo
e due teneri e scintillanti occhi scuri.
Sono certo, se lo avesse avuto,
che quel piccolo cane nero
avrebbe saputo sin dal primo istante che Egli era Dio;
così non avrebbe avuto bisogno
di alcuna prova della Divinità del Cristo,
ma avrebbe semplicemente adorato il suolo
su cui Lui fosse passato.
Ho paura che non lo avesse, perché ho letto
come Egli pregava nell’orto: solo,
poiché tutti i suoi amici
e persino Pietro detto “la roccia”, si erano dileguati.
E, oh sono certo, che quel piccolo cane nero
con un cuore tanto tenero e caldo,
non lo avrebbe lasciato soffrire da solo,
ma spuntandogli sotto ad un braccio,
avrebbe leccato le amate dite strette nell’agonia
e aspettandosi qualche coccola, ma incerto,
quando Egli fu portato via, gli avrebbe trotterellato dietro
seguendolo fin sulla Croce.
Non si sa chi abbia scritto questa poesia, che piaceva tanto al Dr. Edward Bach.