All'attenzione del Garante degli studenti dell'Università di Roma La Sapienza e del Garante degli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia
Gent.ma Professoressa Condello, Gent.mo Professor Familiari,
sono una studentessa del Dipartimento di Filosofia, cittadina italiana, e scrivo in merito alla circolare della Rettrice Prot. 0063488 del 10 agosto 2021 in materia di Certificazione verde in ambito universitario. Nella circolare si precisa che dal 1.09.2021 e sino al 31.12.2021 gli studenti universitari "devono possedere e sono tenuti ad esibire la certificazione verde COVID-19".
La richiesta imperativa (devono) di un obbligo laddove il trattamento sanitario é per legge facoltativo é una sorta di illogico cortocircuito, origine di una grave discriminazione e causa di interruzione di servizio, e per questa ragione sono a chiedere il Vostro intervento.
La circolare menziona il DL 111 del 6 agosto ma le azioni del Governo contrastano con la risoluzione 02361 dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa del 27 gennaio 2021 - e con le relative norme della Convenzione europea dei Diritti dell'uomo - secondo cui gli stati devono assicurare che «i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno subisca pressioni politiche, sociali o di altro tipo affinché si vaccini, se non desidera farlo personalmente», nonché con le considerazioni contenute nel preambolo del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2021/953 del 14 giugno 2021, secondo cui occorre evitare la discriminazione diretta o indiretta dei soggetti che «hanno scelto di non vaccinarsi».
Prefigura inoltre una violazione dei Diritti e delle libertà fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione agli art.
3,
32,
33,
34; contrasta con alcuni principi generali di diritto internazionale e bioetica quali il principio di precauzione, recepito dal Trattato sul funzionamento dell'unione europea; contrasta con il principio del consenso informato sancito dal Codice di Norimberga del 1947, con il principio di beneficenza, di non maleficenza e equo accesso alle risorse sanitarie, cui si ispira la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la biomedicina; contrasta infine con la Convenzione di Oviedo che salvaguarda il corpo umano e la sua integrità.
Il silenzio delle università italiane nell'ultimo anno e mezzo é stato assordante.
Nell'ambiente preposto alla cultura dove si formano uomini liberi nel pensiero e nell'Anima, non si sono levate voci da parte degli Accademici a sostegno dei Diritti violati, e a confutazione dei folli DL a cui abbiamo assistito.
Nel mio Dipartimento si studia che la filosofia é prassi e serve alla vita.
Ci é stato insegnato che grazie alla filosofia possiamo rimanere ben saldi davanti alle asperità della vita, e con il logos comprendere i fatti per calarci in sicurezza nel quotidiano, per non rimanere incatenati in balia delle ombre proiettate sul fondo della caverna, come nel mito.
Ma più di tutto serve a trasformare noi stessi per essere in grado di uscire dalla caverna - anche rischiando il linciaggio e la disapprovazione sociale - prendendosi la responsabilità di ritornarci, e dire ad altri cosa abbiamo visto fuori: il sole che illumina le cose e le fa essere ciò che sono.
A seguito di questi insegnamenti mi sento di dire quanto segue.
1. la richiesta della Rettrice non ha alcuna logica di tipo sanitario visto che il vaccino
non elimina completamente il rischio di infezione 1*, e perciò non andrebbe nemmeno messa in relazione alla prevenzione e alla gestione del rischio covid-19 in Sapienza;
2. il nome appropriato del documento richiesto é "Lasciapassare" e ricollega subito la memoria a periodi molto bui e di grande sofferenza per il genere umano;
3. la richiesta si configura come un "ricatto" perché in assenza di tale documento viene impedito l'accesso a un luogo pubblico;
4. nell'ultimo anno e mezzo, nella società, si è cercato di far passare un messaggio distorto: la necessità di certificare d’esser persona sana per poter vivere la propria vita. Da che mondo è mondo le persone a-sintomatiche (alfa privativo) sono sane e non hanno bisogno di dimostrarlo a chicchessia. Quando invece sono malate accusano sintomi e solo da quel momento iniziano a curarsi. Si cerca di far avallare l’insano tentativo di porre come condizione per la vita un qualche tipo di certificazione di sanità, sotto forma di test diagnostico o cura preventiva per chi NON E’ MALATO, e da cui ogni stortura successiva viene fatta derivare. Anche il test preventivo va abbandonato.
5. il ministero della salute ha recentemente autorizzato la distribuzione del farmaco Sotrovimab - anticorpo monoclonale - quale trattamento per la malattia da coronavirus 2019 e pertanto la profilassi vaccinale risulta pratica obsoleta.
Ripongo dunque la mia fiducia nella Vostra funzione di Garanti, come Dione ripose la sua nell'aiuto di Platone. Scrive il grande filosofo nella Settima lettera che partì per Siracusa per non tradire la Filosofia e "provando un'immensa vergogna al pensiero di sembrare a me stesso uno che parla e basta, un uomo del tutto privo della volontà di impegnarsi in un'azione concreta, e di sembrare per di più disposto a rischiare di tradire Dione, che si trovava realmente in mezzo ai pericoli tutt'altro che piccoli". (328-c5)
Per le considerazioni di cui sopra, considerata la gravità della circolare della Rettrice, vi chiedo in qualità di Garanti dei miei diritti se avete preso una posizione ufficiale al riguardo e resto in attesa di un riscontro.
Con i migliori saluti,
Valeria Ballarati
1* - a cavallo tra la pagina 1 e 2 dell' ALLEGATO AL MODULO DI CONSENSO VACCINAZIONE ANTI-COVID-19 potete vedere che é scritto a chiare lettere:
"Durata della protezione e limitazioni dell’efficacia del vaccino: La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla. (...)" Si tratta dell'informativa sul vaccino pubblicata sul portale di Sapienza. Questo il link al documento:
https://www.uniroma1.it/it/notizia/vaccinazioni-gli-studenti-e-le-studentesse-sapienza
Versione 05. del 29/07/2021 - 0034307-29/07/2021-DGPRE-DGPRE-P - Allegato Utente 2 (A02)
NOTA - invito tutti gli studenti delle università italiane a scrivere ai garanti di facoltà per chiedere il loro intervento.