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di Valeria Ballarati

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Home Vivisezione Beppe, le multinazionali e i rami dell'albero

Beppe, le multinazionali e i rami dell'albero

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Dal Blog Italians: Dona anche tu un rotolo

Buongiorno Beppe, recentemente mi è capitato di vedere in TV la pubblicità di una nota marca di carta igienica in cui si dice che, partecipando ad un concorso, si potrà donare un rotolo alle scuole italiane. Capisco le leggi del marketing, ma penso che a tutto ci sia un limite, e trovo di pessimo gusto strumentalizzare un problema serissimo come la mancanza di risorse della scuola italiana per vendere qualche rotolo di carta igienica in più. Lo scopo cui tale prodotto è destinato è il migliore commento a questa trovata.  Sabrina A. Ferri, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

 

Risposta di Beppe Severgnini: Certo, è un po’ umiliante dover accettare il soccorso (interessato) della pubblicità. Ma alcune aziende studiano, realizzano e diffondono pubblicità pericolose (gioco d’azzardo online), patetiche (un paio di case automobilistiche) o banali. Almeno Scottex ha scelto di aiutare, e di aiuto c’è bisogno. La carta igienica manca nelle scuole della provincia di Cremona, non solo in qualche angolo remoto d’Italia. Molte scuole italiane, senza “contributi volontari” delle famiglie (che spesso volontari non sono), non andrebbero avanti. Anche Procter & Gamble, in questi anni, ha aiutato sostanziosamente ABIO (Associazione per il Bambino In Ospedale), fornendo risorse per aprire sale-giochi nei reparti di pediatria. Dovremmo indignarci e dire «Ci pensi lo Stato!»? Non credo. Dobbiamo ringraziare, invece, e complimentarci.  Fonte

 

 

 

Commento: ho scritto a Sabrina e ad Italians. Sabrina mi ha risposto e qui sotto trovate il nostro scambio di mail.

Grazie del suo commento Sabrina ma Beppe è di tutt’altro avviso, come vede. Procter & Gamble e Kimberly e Clark sono due delle multinazionali più etiche al mondo, non è vero? Esempi da seguire e “DA RINGRAZIAREEEE????!!!!” Prodotti e detersivi a base di sostanze chimiche che fanno male alle persone, inquinamento del territorio, dell’aria, delle falde, sperimentazione sugli animali, commercializzazione di cibi ogm. E’ come se una ragazza accettasse un passaggio da Pietro Pacciani. E gli dicesse anche “grazie”. Ogni tanto Beppe vive sulla luna. O non conosce l’argomento. O più verosimilmente i pubblicitari entrano in redazione. Saluti, Valeria

Risposta: Sono molto delusa dalla risposta di Severgnini su Italians e gli scriverò una e-mail che molto probabilmente non verrà pubblicata in cui dirò più o meno ciò che tu stessa scrivi in questa e-mail. Hai ragione: i giornali vivono grazie alla pubblicità, e anche i giornalisti più seri devono pagar dazio. Saluti e auguri, Sabrina

Meno male che la vediamo allo stesso modo. Sono contenta. Secondo me un giornalista "serio" non dovrebbe esprimersi in quel modo: non è credibile che non sappia chi sono P&G o KC per tesserne così le lodi. Ho lavorato per anni con multinazionali del settore pulizia, prima di aprire il mio negozio. Ti assicuro che se Beppe pensa ciò che ha scritto, vive sulla Luna. Ma io non credo che lo pensi davvero. Ciao, Valeria

Se Beppe non crede a ciò che ha scritto è anche peggio. Vuol dire che è asservito ai suoi capi, o assai più verosimilmente alla moglie Ortensia, che lavora per ABIO. Ciao, Sabrina

p.s. anch'io gli ho scritto, le stesse cose che ho scritto a te nella prima mail. Secondo me più scriviamo e meglio si rende conto della stupidaggine che ha detto. Valeria

Ciao Valeria. Ecco cosa ho scritto, più o meno, a Severgnini. Caro Beppe, una "marchetta" così da te proprio non me l'aspettavo. Se non erro, ABIO è l'associazione per cui lavora Ortensia (la moglie di Beppe, n.d.r.)  e immagino che il Corsera abbia bisogno dei contributi della Procter & Gamble e di altri pubblicitari. Ecco cosa mi scrive Valeria ..... (ti ho citato, scusa se non ho chiesto il tuo permesso). Sono d'accordo con ogni singola parola. Morale: anche i migliori giornalisti tengono famiglia (e strumentalizzano le e-mail dei lettori trasformando in pubblicità quella che era una mail di denuncia). Aggiungo ora: è l'ultima mail che scrivo a questo blog, cui ho molto contribuito nel corso degli anni. Ciao, Sabrina

Ho dato un'occhiata alla pagina dei ringraziamenti Abio bé, certo che sono ben coinvolti ... c'è un po' di tutto in questi ringraziamenti: direttivi che compongono altri direttivi ... comunque tutta robetta di classe, senza dubbio nomi altisonanti. Chissà quante belle cose hanno potuto fare con fior di bei soldoni. Chissà come sono felici di farle, nel loro piccolo. E' "il piccolo" il problema: si concentrano sul ramo e perdono di vista l'albero. E' una specialità del marketing dei grandi con grandi patrimoni: non brillano per coerenza ma nel marketing sono degli assi. Cara Sabrina, ti dirò che ho un fratello commercialista, clown di corsia, che lavora gratis per una  onlus (gli tiene anche i conti gratis); lavora anche per alcuni progetti in Africa, per i bimbi e le donne africane. Tutta un'altra storia. Ci sono due modi di fare "del bene": per interesse o senza interesse. A loro, non interessati, non se li fila nessuno e sono persone che fanno i salti mortali per dare quello che possono nei reparti di ospedale. Raccolgono fondi con donazioni private, mercatini, piccoli oggetti, in piccole realtà locali. Le multinazionali invece hanno un impatto completamente diverso e sicuramente fanno più cose belle ma secondo me le fanno per guadagnare visibilità, per non perdere fette di mercato, forse anche per lavarsi un po' la coscienza. Altrimenti si preoccuperebbero di più e a tutto tondo dell'impatto delle loro produzioni, e non si curerebbero di uno solo dei  "rami dell'albero". Sicuramente, se fossero in buona fede, la smetterebbero di fare prodotti chimicamente orribili, che le persone usano. Ciao, Valeria

 

E se fossero un po' sprovveduti, tutti e due? E se anche loro vedessero solo il ramo, anziché l'albero? :-) Ti mando una cosetta che avevo scritto sul mio blog tempo addietro. Clicca qui. Spero ti piaccia!  Buona serata, grazie per lo scambio!  Valeria

 

Grazie a te per lo scambio, seguirò il tuo blog. Buona serata, Sabrina

 

(Sabrina ha dato il suo assenso alla pubblicazione delle mail: grazie!)

 

 

 

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“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Se hai paura,

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