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di Valeria Ballarati

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Home Vivisezione I vivisettori in piazza a Milano

I vivisettori in piazza a Milano

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Scenderanno in piazza per dire pubblicamente che la sperimentazione sugli animali è vitale per la ricerca.

Sono gli scienziati ‘pro-test’. Il tam tam su Facebook è già scattato: l’appuntamento, promosso da Pro-test Italia e Federfauna, è per l’ 1 giugno a Milano, teatro qualche settimana fa di un blitz con cui un gruppo di animalisti ha liberato 200 topi e un coniglio dallo stabulario del Dipartimento di biotecnologie mediche e medicina traslazionale dell’università Statale.

(segue...)

 

Le adesioni alla manifestazione, nel giro di poche ore dalla pubblicazione dei dettagli sul social network, sono arrivate a quota 470. In risposta a quelli che nel volantino (già in circolazione sul web) vengono definiti “atti di estremismo contro la ricerca”, gli scienziati e i loro sostenitori si ritroveranno in via Mercanti, in pieno centro. Una ‘location’ scelta in passato anche dall’altro fronte – quello degli attivisti – per chiedere la chiusura dell’allevamento Green Hill. “La sperimentazione animale ha permesso alla medicina di evolversi e poter realizzare scoperte che hanno migliorato la vita di noi tutti – spiegano i promotori nell’invito a partecipare all’evento ‘Animali e ricerca: insieme per la vita’ – basti pensare ai vaccini, che hanno permesso in quasi un secolo e mezzo di sconfiggere malattie come vaiolo, rabbia, poliomielite, epatite B. Un settore in cui questo tipo di sperimentazione ha permesso grossi risultati è quello dei farmaci: si ricordino medicinali per anestesie locali e totali, antiasmatici, antivirali, terapie per Hiv e chemioterapici, che hanno permesso di sconfiggere o almeno di rendere trattabili molte di quelle patologie che fino a pochi anni fa erano delle vere condanne a morte. Anche tutte le pratiche chirurgiche moderne sono successi della sperimentazione sugli animali: trapianti, macchinari per le operazioni a cuore aperto, pacemaker e bypass”.

La volontà di dar vita a una manifestazione di piazza era stata espressa a caldo, dopo il blitz in Statale. Ora c’è una data. Gli obiettivi? “Chiedere alla cittadinanza di giudicare la ricerca e la sperimentazione animale dai fatti e dai risultati e non dai pregiudizi in un mutuo dialogo fondato sulla trasparenza e sul rispetto; sollecitare i media a una copertura delle notizie sui temi della sperimentazione animale giusta, equilibrata, basata sui fatti; promuovere la condanna nell’opinione pubblica, nei media e nelle istituzioni degli atti di estremismo contro la ricerca e nello specifico contro la sperimentazione animale”. “Non vogliamo – concludono i promotori della manifestazione, organizzata anche con la collaborazione dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano e di Resistenza razionalista, entità a favore dei test sugli animali e contro la propaganda ‘antivivisezionista’ – che si ripetano più eventi del genere, guidati da persone che impongono la propria ideologia con la violenza e la forza, guidati dall’ignoranza”. Nel volantino c’è anche una ‘chiamata’ indirizzata ad altre organizzazioni.  Fonte

 

Commento: 

Lasciando perdere il tono dell'articolo non imparziale del Fatto Quotidiano, a firma "Redazione", era ora che qualcosa si mettesse in moto relativamente alle due fazioni.  Il risultato non é scontato.
Se l'industria della vivisezione arriva a chiedere protezione é perché qualcosa sta cambiando nella società.
Benché vengano fatti passare per estremisti, gli animalisti sono brave persone, stanche di veder soffrire. Magari in piazza avrete modo di parlare con qualcuno di loro, conoscerli e capire, perché é questo che combattono, non il progresso scientifico per la cura delle nostre malattie.

Mi raccomando!

In piazza non ascoltate il "canto delle sirene" ma continuate a ragionare col VOSTRO CUORE!

 

"Spesso ci si imbatte nel proprio destino sulla strada intrapresa per evitarlo".

 

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“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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