Ieri sera ho fatto le due di notte per rileggere, rielaborare e sistemare i capitoli 26 e 27. In questo periodo carburo a fatica il mattino: rendo di più al crepuscolo e di notte.
Non sono particolarmente soddisfatta di questi due capitoli ma mi sembra di aver notato che anche altri autori, verso la fine dei loro scritti, mettono meno cura - o forse é l'editing? - nelle ultime pagine e … ne sono rimasta influenzata. Ad esempio mi è parso sia andata così nell’ultimo libro letto la settimana scorsa: non per questo l'ho trovato meno bello.
L’avevo portato con me per ingannare l'attesa dell’intervento di mio marito (più di 6 ore di attesa, benedetto ospedale romano!); avevo saputo di questa piccola casa editrice indipendente da Bookblister - pagina Fb che racconta il mondo dell'editoria a lettori e scrittori - e visitando il loro sito (con annesso shop on-line) avevo acquistato un paio di libri.
Immergersi in Fiori d’Agave é stato bellissimo ...
Storie di vita e di ragazzi in uno dei quartieri più problematici di Napoli, raccontate attraverso il linguaggio, l’intreccio di sentimenti e personaggi, coraggiosi e distopici, dove il bene riesce ad avere la meglio, ma non senza fatica.
E’ giovane l'autore, Rosario Esposito La Rossa, ma somiglia a un vulcano. Anzi, è il fratello del vulcano. Ha un’identica forza, una passione che valica la barriera del mezzo informatico ed esce dal video, arrivando direttamente a te, là dove serve. E’ uno scrittore ma lavora per i Diritti umani, organizza teatri, allena squadre di calcio, fonda squadre di Rugby, Biblioteche popolari, aprendo alla cultura in luoghi inaspettati e prestigiosi. Crea lavoro. Per tutti, uomini e donne. Promuove l’agricoltura locale, i prodotti della terra del sole, tramite le cooperative sociali (tante) che li trasformano in specialità enogastronomiche (e culturali) sotto il marchio Made in Scampia, vendendole a prezzi popolari.
Sentendo la sua storia vien subito voglia di leggere i libri che ha scritto e gli altri, pubblicati dalla Marotta & Cafiero, storica Casa Editrice di Posillipo che gli é stata donata; vorresti prendere un treno per andare a conoscerlo, vedere dove lavora e dargli anche una mano, se la vuole.
Certamente desideri che la sua storia si sappia, e la diffondi, come sto facendo oggi.
E' una storia che comincia qualche anno fa, quando suo cugino Antonio Landieri viene ucciso dalla camorra e la sofferenza innesca una ribellione.
Antonio non c’entrava niente. Era nato e cresciuto a Scampia, divenne disabile a causa di complicazioni sorte durante il parto e si era trovato per caso in mezzo alla faida, un agguato al rione Sette Palazzi. Abitava li ma l'avevano scambiato per uno spacciatore, insieme ai suoi amici, e due proiettili lo raggiunsero alla schiena perché non riusciva a scappare. Una morte assurda come quella di Annalisa Durante a Forcella. Vittime senza colpa.
Ad Antonio è oggi dedicato un pezzo di Scampia: l’albero di ciliegie a dimora in piazza, l’Associazione Voci di Scampia, lo Stadio comunale, un Premio di poesia … per Annalisa il papà ha creato una bella mostra fotografica fatta d'antiche immagini di Napoli: l’ho vista un paio di volte passando per il rione.
Le storie di Rosario e Antonio si intrecciano, come spesso succede.
Alcune persone irrompono nelle nostre vite e le cambiano per sempre, dandogli un senso, amplificandole, usandole per rendere ciò che altrimenti non sarebbe possibile. Non sai perché va così, puoi accettare o rifiutare, ma quando cominci a fare la tua parte, con i tuoi mezzi, la tua determinazione e anche la paura, capisci che era ciò che dovevi fare.
Sono gli ultimi tre capitoli del libro, l’ultima parte della vita del mio personaggio: vedo la fine e temo quel che potrebbe esserne. Ho scritto un romanzo che parla di Speranza e Libertà: in un’epoca così buia forse è il suo momento. Ho provato anch’io a fare la mia parte attraverso questo libro, certo, con meno fatica di Rosario. Di "Rosario" - di giganti - ne nasce uno su un milione ...
“Se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle di giganti” diceva Isaac Newton.
Innalzati e sorretti dalla grandezza dei giganti venuti prima di noi, possiamo agevolmente approfittare del paesaggio. O almeno provarci.
A presto,
V.
"Durante la scrittura, io stessa non esisto più. Non sono nessuno. Sono solo un tramite, nient'altro che il mezzo di cui la storia si serve per arrivare sulla pagina." - Tutto il resto svanisce, di Lee Smith