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di Valeria Ballarati

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Home Racconti e Poesie Mappa, di Wislawa Szymborska

Mappa, di Wislawa Szymborska

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Piatta come il tavolo

su cui é posata

sopra di lei niente si muove

né muta posto.

Sopra di lei il mio respiro umano

non crea vortici d'aria

né sfuma affatto i suoi nitidi colori.

Perfino i mari sono sempre amichevolmente turchini

sui suoi bordi sdruciti.

Qui tutto é piccolo, accessibile, vicino.

 

Con la punta dell'unghia posso schiacciare vulcani,

accarezzare i poli senza spessi guanti,

con una sola occhiata

posso abbracciare ogni deserto

assieme a un fiume proprio qui accanto.

Le foreste sono indicate da pochi alberellli

in mezzo a cui è impossibile perdersi.

A est e a ovest

sopra e sotto l'equatore

si sgrana il silenzio,

e dentro ad ogni seme nero

gente che vive.

Niente fosse comuni e macerie improvvise

in questo quadro.

I confini tra i paesi sono appena visibili,

come se esitassero: essere o non essere?

Amo le mappe perché mentono.

Perché non ammettono le verità aggressive.

Perché con magnanimo e bonario humor

mi dispiegano sul tavolo un mondo

non di questo mondo.

 

(Una delle ultime poesie a cui lavorava)