(...) "Non é tutto" aggiunse Pedro cupamente
"Lei ... rimase incinta. Abortì. I miei genitori non sanno niente di tutto questo".
Teneva gli occhi bassi. Si vergognava ancora e si sentiva colpevole, ad anni di distanza da quella vicenda e dall'aborto.
"Capisco" gli dissi.
"Posso dirle ciò che ho imparato circa gli aborti?"
"Un aborto, o interruzione di gravidanza che dir si voglia, comporta di solito un accordo tra la madre e l'anima destinata ad entrare nel bambino. Può accadere che il corpo del bambino non sia abbastanza in salute per condurre a termine i compiti previsti nella vita a venire o che il tempo non sia giusto per le sue finealità, oppure ancora che la situazione esterna sia cambiata, come per esempio in caso di diserzione del padre quando le prospettive della madre o del bambino richiedono una figura paterna. Mi sono spiegato?"
"si", sussurrò e annuì col capo, ma non mi sembrava convinto.
Sapevo che la sua rigida educazione cattolica poteva rendergli più difficile superare il senso di colpa e la vergogna. Talvolta le nostre convinzioni consolidate si frappongono all'acquisizione di nuove conoscenze.
Tornai ai fondamenti ...
"Vorrei parlarle almeno degli esiti della mia ricerca, non di cose che ho letto o di cui ho sentito parlare da altri. Sono informazioni che ricavo dai miei pazienti, di solito quando sono in stato di ipnosi profonda. E talvolta le parole che dicono si sente che sono loro, mentre altre volte provengono da una'altra e più alta fonte". Pedro annuì senza proferire parola.
"I miei pazienti mi spiagano che l'anima non entra subito nel corpo. Intorno al momento del concepimento l'anima pone per così dire un'opzione. Nessun'altra anima può avere quel corpo, L'anima che si é riservata quel particolare corpo di bambino può allora entrare e uscire dal corpo, come preferisce. Non rimane imprigionata. E' una cosa simile a quella che capita alle persone in coma" aggiunsi.
"Durante la gravidanza l'anima si fa via via più partecipe del corpo del bambino ma questa fusione non si compie che intorno al periodo della nascita: appena prima, durante, o anche subito dopo la nascita".
Sottolineai il concetto unendo le mani in modo che, congiunte alla base le palme formassero un angolo di novanta gradi. E poi chiusi le mani facendo combaciare tutto il palmo e le dita, nel modo che é universalmente noto come posizione simbolica di preghiera, significante la congiunzione dell'anima col corpo.
"Un'anima non puoi mai danneggiarla o ucciderla. L'anima é immortale e indistruttibile. Troverà il modo di ritornare, se questo é scritto."
"Cosa intende?" mi chiese Pedro.
"Mi sono capitati diversi casi in cui la stessa anima, dopo un'interruzione di gravidanz o un aborto, é tornata alla vita incarnandosi in un bambino concepito dagli stessi genitori".
Dialogo tra Brian Weiss e il suo paziente Pedro, tratto dal libro Molte Vite, un solo Amore