Avete presente quella sensazione di attesa, dove speri che tutto vada bene?
"...Io era tra color che son sospesi e donna mi chiamò, beata e bella, tal che di comandare io la richiesi "
Ecco, esattamente: tra color che son sospesi.
Attendo il conforto della mia Beatrice, che si sta occupando dell'Editing, le rassicurazioni del mio Virgilio, Editore, e non stò a raccontarvi la paura matta in vista della Presentazione N° 1.
Ripensandoci é un vero privilegio immaginare di scrivere una cosa, trovare il tempo di realizzarla, scovare un Editore che sia disposto a crederci e infine presentarla al pubblico: é qualcosa di talmente inebriante che a volte mi gira la testa ...
Questi sono giorni di dubbi per due ragioni: il supporto a mia figlia, che ha deciso di cambiare scuola, e pensare alla presentazione.
Angy é stata brava a sostenere scritti e orali di tre materie importanti (e difficili) mai fatte nei due anni di scuola precedenti: spagnolo, chimica/biologia e latino. Ho assistito alle prove orali e sia la lingua straniera che il latino sono andate benissimo; dove pensava di farcela da sola - senza ripetizioni - ha tentennato un po' ma per fortuna gli insegnanti hanno visto la serietà e l'impegno: speriamo bene, avremo gli esiti martedì.*
Ci conta proprio. Un paio d'anni per capire che il tipo di scuola scelta non era adatto a lei e capisco la decisione: il liceo linguistico é più strutturato, quel che le serve. Peccato non aver dato ascolto al papà quando glielo suggeriva, ma del resto é così, pazienza, non ci si può far niente: é meglio non interferire nelle scelte dei figli, si rischia di fargli perdere fiducia ed esperienze. Come genitori siamo chiamati a star lì accanto e fare il tifo. E' dal gennaio scorso che é in ballo e mi pare abbia fatto un buon lavoro. Per il romanzo invece, figuriamoci, sono in ballo da molto (ma molto) prima.
In questi giorni pensavo: come si fa a rendere l'incontro interessante? Cosa vorranno sapere le persone? In settimana ho incontrato il giornalista e siamo finiti a parlare di Fiori! Un'ora e mezza a parlare dei Rimedi, non del libro. :-) Forse potrei parlare dei luoghi dove si svolgono i fatti, di come é stato divertente immaginare l'ambiente della Cena di gala natalizia, alla loggia massonica londinese, o delle persone di cui amava circondarsi.
Certamente chiarirò che il Romanzo é frutto della mia immaginazione.
Sebbene le teorie sui rimedi siano esatte, i personaggi veramente esistiti e la cronologia degli eventi la più precisa possibile, rimane un racconto non una biografia. Ho cercato di vedere gli accadimenti attraverso i suoi occhi dopo aver letto i testi, le lettere ai colleghi, le note delle sue collaboratrici ma é pur sempre un'elaborazione di fantasia. Man mano ho avuto la necessità di conservare i riferimenti per tornare a verificarli quando la memoria faceva cilecca, e come per l'indice l'ho scoperto sul campo (no Muse, né memoria).
Non ho ancora le idee chiare sulla presentazione, la verità é che amerei spoilerare - come dice mia figlia - ogni cosa, ma detesto rovinare le sorprese. Ad ogni modo sceglierò qualcosa, non dubitate. Almeno voi. Per il resto continuerò a rimanere tra color che son sospesi in attesa degli scrutini e del lavoro della mia Beatrice dagli occhi belli. Tra "Ragione e Teologia" nel mezzo c'é l'Autore, pieno di timori e inadeguatezze, ma mentre il viaggio di Dante negli Inferi ha un che di eroico, mistico e superiore, il mio é mero intrattenimento e ricorda molto la sacralità dei ... Blues Brothers.
A presto,
V.
* Angelica é stata ammessa al 3° Liceo.