Pietro Ferrero é morto qualche giorno fa in Sudafrica, mentre pedalava sulla sua amata bicicletta da corsa. L'avevo letto di mattina e la sera stessa la mia compagna di cineforum, Alessandra, che ha un conoscente Dirigente nella società, mi disse quanto l'Azienda lo amava ed era affranta per l'accaduto.
Vi racconterò un episodio che spiegherà meglio perché ve ne parlo ...
Pochi anni fa percorrevo l'autostrada di ritorno da una gita. Mio suocero desiderava un caffè e si fermò all'autogrill, ritornando con dei cioccolatini per noi che lo attendevamo in macchina: un pacchetto di Mon Cherì e uno di Pocket Coffee.
Il Mon Cherì é da sempre il mio cioccolatino preferito.
E' un'accoppiata di gusti per me assolutamente pazzesca, e mentre assaporavo il cioccolato fondente e il liquore alla ciliegia che si fondevano in un'armonia di sapori unica, felice come il topo Remy in Ratatouille, decisi che chi lo produceva doveva saperlo. Bè, se uno é felice, perché non dirlo?
Il giorno successivo scrissi un bigliettino piccolo piccolo, intestandolo proprio a lui, lo misi in una busta e per assicurarmi che arrivasse nelle sue mani ci scrissi sopra "Personale" chiudendolo bene all'interno di un'altra busta, spedita per posta alla Ferrero di Alba.
Diceva più o meno così:
Caro Signor Pietro Ferrero,
ma lei lo sa che il suo Mon Cherì é proprio il cioccolatino più buono al mondo?!
E grazie anche perché la sua azienda é un riferimento nel contrastare i giganti senza scrupoli dello stesso settore".
E mi firmai.
Qualche sera dopo una signorina gentile chiamò in negozio dicendo che era la segretaria del Signor Ferrero, lui aveva letto il biglietto, l'aveva gradito e voleva farmelo sapere. Anche lei lavorava sino a tardi e facemmo due chiacchiere.
Il giorno dopo il corriere SDA portò un pacchetto per me: dentro c'era una bellissima scatola di cioccolatini e un biglietto firmato Pietro Ferrero.
Non ho mai potuto ringraziarlo, vorrei farlo adesso.
Arrivederci Pietro! Grazie dei cioccolatini...