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di Valeria Ballarati

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Un quaderno del 1947

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Ed ecco un altro "reperto da trasloco".

Colleziono quaderni antichi per hobby e ne ho diversi, di epoche diverse.

L'ho acquistato anni fà al mercatino che si tiene ogni terza domenica del mese nella piazza e nelle vie adiacenti il centro di Anzio. Gli espositori sono perlopiù privati ed espongono i lavori che loro stessi realizzano; solo qualcuno  lo fa di professione, come quel signore campano alto e molto magro che vende libri, stampe e "strumenti di scrittura" non antichissimi ma con almeno un quarto di secolo alle spalle, se non mezzo.

Da lui si trovano quei vecchi quaderni a righe e a quadretti - quelli con la riga rosso carminio sbiadito sul lato destro - le cartoline d'epoca in bianco e nero (anche sexy!) e gli album da colorare, immancabilmente ingialliti dal tempo e ricoperti da macchioline di umidità o inchiostro da calamaio.

Il mio quaderno é veramente sottile, in tutto dieci pagine a quadretti che sembrano carta velina spessa, fatte con "carta Burgo" e stampate presso l'istituto d'arti grafiche di Bergamo.
Ha circa cinquant'anni dato che gli appunti all'interno riportano la data Dicembre 1947.

Sulla copertina c’é l'immagine del famoso quadro di Leonardo, La Vergine delle Rocce e lo riconobbi in mezzo agli altri perché era un ricordo delle scuole superiori: la professoressa di Storia dell'Arte ci insegnò ad amare questo dipinto che inizialmente doveva essere una pala d’altare.

 

Appena sotto il quadro c'é la dicitura: "QUADERNO di ..... " dove vi era indicato un nome, poi abraso, ma ancora riconoscibile in alcune parti. Sul retro un motivo a festone incornicia al centro lo stemma delle Cartiere Burgo e riporta questa breve descrizione:


LEONARDO: La Vergine delle Roccie
Leonardo da Vinci é uno dei più straordinari artisti che siano mai stati al mondo. Genio veramente universale, oltre ad essere grande pittore fu anche scultore, architetto, ingegnere, scienziato, musico, scrittore. E' celebre per le sue invenzioni e per le sue ricerche, sia nel campo militare, nel quale apportò eccezionali innovazioni, sia nel campo civile, dagli studi sul volo, sulla meccanica, sull'idraulica, a quelli sull'anatomia umana, sulla chimica, sulla fisica, sulla botanica.
Anzi è proprio in questo spirito di ricerca che va individuata intera la sua poderosa personalità.
La singolarità del suo genio si rivela anche in alcuni curiosi particolari come quello di scrivere con la mano sinistra a rovescio, tanto che per leggere i suoi scritti fa bisogno di ricorrere allo specchio.
Come pittore fu eccellentissimo e la Vergine delle Roccie è uno dei suoi quadri più famosi.
Ce ne rimangono due copie pregevoli di mano di Leonardo: uno si conserva a Londra e l’altro, che qui si riproduce, è al Museo del Louvre di Parigi, dove sono raccolti tanti altri capolavori di artisti italiani.


Questo modo di scrivere dei tempi andati é così singolare che fa passare in secondo piano anche l'errore di grammatica nel titolo.

All’interno del quaderno vi è una calligrafia femminile elegante ed allungata, che elenca con pennino e calamaio le spese “di casa” e quelle  “Personali”.

Si trattava presumibilmente di una Signora Napoletana benestante che abitava da sola in un appartamento in affitto, in uno stabile con portineria; aveva recentemente ammodernato l’ingresso e il salone con della carta da parati nuova, una specchiera, e nuove sedie per lo studio.
Una signora amante dei bei vestiti, dei cappelli e degli accessori in tono, nonché di biancheria intima e da notte di una certa fattura, dati gli importi che era disposta a spendere.
Viveva con un cagnolino di nome Lulù al quale comperava del baccalà e un osso ogni tanto; per una discreta somma la Signora faceva eseguire il bagno da toeletta di Lulù.
Siamo nel dopoguerra, il periodo della tessera dello zucchero.
Usciva a piedi oppure prendeva il tram e aveva un abbonamento alla “Vesuviana”; prima o dopo aver fatto la spesa c'era di tanto in tanto il tempo per un caffè al bar.
Era generosa: qualche volta dava la mancia al portiere e allo spazzino.

L’immagine descritta sopra è una pura invenzione, dedotta dalle voci di spesa riportate nel quaderno. Eccole: 

Dicembre 1947
Casa

Bussole a smalto e porta d’ingresso 3200
Manifattura sala ingresso 5000
Manifattura salotto 5000
Parato sala ingresso 14 R 2800
Parato salotto 16 R 4800
Globo sulla specchiera spese 780
21.585

Spese Personali
1° Novembre – Dicembre 47

Gonna velluto marrò fattura 1000 –
Cappello marrò spese 1800
Camicia da notte spese e fattura 2400
N.3 paia calze di Nailon 4500
Abito rosa fattura 3500
Abito cretonne fattura 2500
Sedie svastiche per studio 4200
Sciarpa e guanti angora verde 2500
Cappello velour verde 3500
Mutanda lana rosa 1850
Maglietta lana rosa 1500
Cappello bordeaux modellatura 1200
Cappello marrò modellatura e spese
Scarpe camoscio nere 6900


31 Dicembre 1947

Zucchero tessera g.400 + 800 399
Pasta e riso kg.3 e kg.2 472
Olive nere e bianche 65
Broccoli foglie e cavoli 80
Pane e farina 368
Soda, scopa e acqua forte 90
Limoni mezzo 25
Caffè gr.500 590
Contingenza portiere dall’ottobre a 145 435


1° Gennaio 948
Calendari 75 + 20 + 125 220
Olio mezzo 220
Pane 24,50
Broccoli rapa 32
Servizio da Liquore 2000
Lulù bagno 200

2 Gennaio
Calendario bambino 200
Pane 24,50
Baccalà mezzo 150
Broccoli 32

3 Gennaio
Pane 24,5
Verdura 35
Spese minute 43
Pasta e caffè bar 100
Spazzino regalia 15

4 Gennaio
Caffè bar 25
Pane 24,50
Portinaia mensile 185
Raccomandata Gragnano 55
Pigione Napoli +
Lana Borgosesia g.50 325

Il 5 del 48

Pane 24,50
Verdura 32
Lulù baccalà g.100 30
Caffè bar 25

Il 6 del 48

Pane 24,50
Lulù ossa 20,00
Salsiccia 180
Verdura 60
Regalia Portiere 50
Tram (lezione bambino e caffè) 37
Domanda esame ambientale 50

Il 7 del 48

Pane 49
Abbonamento Vesuviana

 

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa