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di Valeria Ballarati

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Il decreto Petrolini

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La manovracadabra dei bocconiani stimola alcuni punti interrogativi poco sobri, di cui mi scuso anticipatamente.
Quante lauree in originalità economica bisogna prendere per avere l’ideona di tappare i buchi dello Stato aumentando la benzina?
Perché in tutto il mondo i diritti televisivi costano miliardi, mentre in Italia le frequenze sono come i biglietti dei vip: omaggio?
A quale titolo il bar di un oratorio continua a non pagare l'Ici? Forse distribuisce cocacola santa?
Come mai neppure i bocconiani ci permetteranno di scaricare la fattura dell’idraulico, affinché noi ci si senta finalmente motivati a pretenderla?
La vecchina che va nella sede più vicina del sindacato a lamentarsi che le hanno congelato la pensione e raddoppiato l'imposta sulla casa, è al corrente che per quella sede il sindacato non paga un euro d’Ici?
L’Europa ci ha chiesto di alzare l’età pensionabile e noi lo abbiamo fatto. Però l’Europa ci ha anche chiesto di ridurre i privilegi di tutte le caste: perché non lo abbiamo fatto?
Un tetto di 5000 euro alle pensioni d’oro di politici e alti funzionari pubblici quante pensioni di piombo avrebbe permesso di salvare?
Com’è che diceva il padre di tutti i fiorelli, Ettore Petrolini?
Ecco, qui almeno ho la risposta: «Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti».

Fonte

Commento:

politici e tecnici oramai non servono più.

Serve la volontà di far andar bene le cose: 300 cittadini con competenze specifiche in parlamento saranno più che sufficienti.

Serve cambiare la carta costituzionale: non è giusto lavorare tutta la vita e con i risparmi post-cambiamento tutti potremo andare in pensione dopo i 50 anni, con cifre accettabili che ci permetteranno di vivere degnamente.

Ma quello che vorrei prima di tutto é un referendum di iniziativa popolare che ripudi il debito pubblico che i cittadini non hanno contribuito a generare. Non possiamo assumerci noi le colpe di una cattiva gestione della "famiglia Italia". 

Come mai il "pareggio di bilancio" del bilancio delle famiglie italiane viene costantemente e puntualmente raggiunto?

Le famiglie italiane sono gestite molto meglio di quanto il Governo sia in grado di fare con lo Stato. E allora, via tutti i tecnicie i politici e largo ai cittadini con competenze specifiche.