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di Valeria Ballarati

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Le parole gentili dei miei clienti ...

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Come mi piace fare due chiacchiere con voi …  é che siete persone interessanti!
E siccome vi trovo così particolari, così speciali, e non voglio dimenticarmi, annoto le parole e i gesti davvero gentili che avete per me …  è vero,  capita anche qualcuno scortese ma sempre più raramente e io non sono tipo da rancore, dimentico.
Di seguito ho riportato alcuni episodi  e parole dello scorso anno.
Ho evitato di mettere i nomi per una questione di privacy ma se vi riconoscete … siete voi!

Grazie, grazie a tutti per la considerazione e l’affetto, naturalmente ricambiato.


27 gennaio,  F. viene a fare la spesa nel Giorno della Memoria - qualcuno di voi l’avrà notato F., è un tipo che non passa inosservato col suo panama, la barba bianca e il codino – e nonostante sia molto molto raffreddato ha voluto cantare per me Hine ma tov.
Certo, non era la voce di Dalida, ma è stato un bellissimo regalo: nessuno canta mai per me!

Una Signora  entra ed ha un fiore in mano:
“Ciao!   Ti ho portato una camelia, è del mio giardino … “
“Ma GRAZIE!”   (l’abbraccio, la bacio e  se ne va)

Una Signora di Nettuno, che manda sempre un’altra signora a prendere degli alimenti per lei:
“Me l’aveva detto M. che lei era gentile … aveva ragione, lei è tanto gentile.”

Alina: “… e Carlo m’ha detto: ma se sei così agitata, passa da Valeria!”
(Carlo è il compagno di Alina, non abitano più qua, si sono da poco trasferiti a Trieste)

Un Signore, cliente e rappresentante di  nota casa farmaceutica a Pomezia:
“Bentornata!  Com’è andato il viaggio a Valencia? Era meglio rimanere eh!!?”

Signora: Ho sentito parlare di una crema a base di bava di lumaca: ma è vero?
Io:        Si Signora, è vero, ma io preferisco non tenerla perché è un prodotto a base animale … una buona crema alla rosa mosqueta o al melograno ha, più o meno, gli stessi effetti … prodotti a base animale … ma perché?
Signora: Io pensavo che fosse solo la bava …
Io:        Si è bava,  ma … non è che gli corrono dietro per prenderla! 
La Signora si fa una bella risata.
Signora:  eh, si! … vede a volte, l’ignoranza?! Meno male che c’è lei …

“Non so se diventerai mai milionaria, ma sei già ricca di tuo …”
K., Amministrazione Baule Volante –  mail del 03/02/2011

L.: Ho bisogno di fiori … ho identificato una cosa da sistemare …
Io: bene!
L.:  ma è una cosa brutta …
Io: non importa, abbiamo i Fiori e poi … sono qua.
L.:  lo so! Sapessi quant’è importante che sei qua …
Io: ma grazie! 
09.04.2011

Caterina, quattro anni, che usciva dalla scuola dell’infanzia qui vicino e ha chiesto alla sua mamma di passare di qui per recitarmi la poesia di Pasqua. La settimana scorsa le avevo regalato una coccinella di cioccolato e forse si è sentita di ricambiare il regalo, chissà … prima di cominciare la recita si è scusata perché non  la ricordava bene ma con l’aiuto della sua mamma, che le citava le prime parole di ogni strofa, ce l’ha fatta.
Ecco il testo, riportato sul cartoncino fatto da lei:

E’ spuntato dal vasetto
Un dolcissimo musetto
Un paperotto assai carino
Giallo tondo e morbidino.
Se lo accarezzi piano piano
lui ti salterà in mano
e col suo allegro qua qua qua
Buona Pasqua ti augurerà!


11.05.11 V.
"Oggi sono andato dallo psicologo, perché ho qualche problema psicologico … la mamma non lo sa però …"
Io non glielo dirò …
"E’ bravo, è molto capace, mi ha messo a mio agio, mi ha fatto parlare e poi .. poi è comprensivo, mi da una sensazione di calma, di serenità … un po’ come Lei …"
Grazie …

"Buongiorno! Sono ritornata per dirle che quel problema di gengive con mio figlio si è risolto, e volevo che lei lo sapesse … l’ortodonzista non ci credeva e mi ha detto: “Lei mi deve assolutamente dire che cosa ha fatto!”
E lei gliel’ha detto che era semplice “cloruro di magnesio”?
Certo!
Bene …
E ora, visto che lei mi risolve i problemi, ne avrei giusto un altro … (ridiamo)
(Una Signora che abita a Roma nord)

Un mio cliente, (ragazzo indiano)
“ Io voleva dire:  tu, io conosce tanti italiani, tanti  italiani … diversi, tu … tu bravo”

25.06.11 G., infermiera, dopo una consulenza di Fiori di Bach
"Io … io non so come fai a fare questo lavoro, io ti ammiro".
Quale lavoro? Sentire i dispiaceri degli altri?
"Si"
Lo faccio semplicemente, è  qualcosa che posso darti con quello che so fare … ma anche tu fai lo stesso lavoro!
"Si, ma secondo me tu sei proprio portata per questo lavoro e  dovresti fare anche di più … "

4.8.11 
"Allora, buona giornata e … al piacere del prossimo incontro!"
Io: ma grazie!

24 agosto 2011
Un bambino di circa 10 anni, uscendo dal negozio.
“Ma quant’è gentile … E’ proprio carina ‘sta Signora, ‘Ma!”

Tommy,  12 Novembre 2011
"E’ passato del tempo ma avrei sempre voluto dirti questa cosa.
Una volta ho visto il tuo bambino, qui in negozio, in braccio a tuo marito, ed era davvero LUCE.
Tutti i bambini sono belli ma lui mi ha dato una sensazione che non so descrivere bene, era Luce"
Grazie!
"Ma no, grazie a te, grazie a lui, se ha scelto voi per venire qui, anche voi dovete essere speciali."

Ecco, le parole di Tommy riassumono tutto quanto.
Sono passati cinque anni dalla morte di Lorenzo.
Ma quello che vorrei dire io è che se voi avete riconosciuto in Lorenzo qualcosa di speciale, se trovate in me o in altre persone qualcosa di speciale io vorrei ricordarvi che voi non siete diversi. Il genere umano proviene tutto dalla stessa matrice, dalla stessa “pasta madre” per dirla con una metafora ed essendo tutti fatti dello stesso materiale dobbiamo per forza essere tutti  ugualmente "speciali”.
E’ che succede che a volte uno semplicemente lo dimentica.
E se lo dimentica si sente niente e si butta giù.
E allora basta solo ricordarselo per sentirsi subito meglio.
Buona giornata a tutti!


 

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

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Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa