Lo scorso anno avevo scritto a tutti ma non era servito, almeno così pensavo.
Angelica cominciava ad andare a scuola e sarebbe rimasta a pranzo alla mensa scolastica il martedì e il giovedì. Nel modulo per l’erogazione del Menù Differenziato c’erano solo due opzioni possibili: Portatore di patologia (allergia/intolleranza) per la quale vi era l’obbligo di presentare la documentazione medica, oppure Credo Religioso, indicando di quale credo si trattasse. Lei rientrava nella prima, essendo intollerante al grano e al latte, ma era anche VEGETARIANA, cosa del tutto non prevista.
Ci sono stati momenti difficili, convocazioni infruttuose, mi sono sentita dire cose assurde e infondate dalle impiegate dell’Ufficio Refezione e dopo aver pazientemente atteso un cambiamento che non arrivava, a febbraio di quest’anno avevo scritto al Comune e ai giornali locali raccontando le nostre difficoltà.
Il Pontino pubblicò la mia lettera e questo è il link: http://www.ilpontino.it/litorale/articoli/anzio/scuole_e_vegetariani_00023489.php
Quest’anno la questione è improvvisamente cambiata.
Non avevo compilato il modulo per il servizio mensa, avevo alzato bandiera bianca di fronte a così tante difficoltà e non volevo che Angelica si sentisse ancora a disagio: avrei pensato io al suo pranzo e lei era d’accordo.
Alla vigilia dell’erogazione del primo pasto il Servizio Refezione del Comune di Anzio mi chiama e già di per sé è una gradita sorpresa. Dicono che la scelta culturale vegetariana quest’anno é contemplata e il servizio di ristorazione cambiato, avrei dovuto soltanto chiamarli per accordarmi direttamente sul tipo di menù. Quella stessa mattina volo al distaccamento e compilo il modulo; vado al comune all’ufficio protocollo; chiamo la società di ristorazione per fissare un appuntamento e me lo danno subito: ci arrivo, chiedo di poter parlare con la Dietista e …
“Buongiorno, lei è la mamma della bambina vegetariana?”
Si, sono io: sono venuta per il menù.
“Si accomodi, piacere. Mi chiamo Eleonora, sono la Dietista, lei è la mia collega Federica. Guardi, non c’è problema: sono vegetariana anche io, quello che preparano per me lo farò preparare anche per sua figlia. Che cosa mangia?”
E’ stato un sollievo enorme, ci siamo sedute e abbiamo cambiato il menù di carne sostituendolo con uova e legumi di diverso tipo, risolvendo in cinque minuti una questione che era andata avanti irrisolta per tutto lo scorso anno.
Angelica oggi ha avuto il suo primo pasto vegetariano a scuola.