Mangiabiologico.it

di Valeria Ballarati

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Home Vegetariani Una mamma vegana e le abitudini cruelty free

Una mamma vegana e le abitudini cruelty free

E-mail Stampa PDF

Buon anno a tutti!!

Anche queste festività sono andate, finite…. Le feste, come sempre, le ho vissute in famiglia, tranne la notte più lunga dell’anno, con amici. Proprio in quell’occasione ho portato delle mie “produzioni”, anche perchè altrimenti sarei rimasta a digiuno completo!!! Mi ha fatto un certo piacere vedere quanto tutti i commensali abbiano apprezzato i miei piatti, informandosi anche sulle relative ricette.

Questo ritengo sia il modo più semplice per avvicinare le persone alla cucina veg.

Quest’anno, avevo scritto nell’ultimo post, è anno di propositi, buoni e giusti, visto il momento che stiamo vivendo. A cosa avete pensato? Ora per esempio ci saranno i saldi.

 

Perchè non cercare di evitare tutti quegli indumenti che hanno bordure o interni in pelo e pelliccia? O quegli stivali che vanno tanto di moda, bassi e pelosetti. Dentro i giacconi, intorno al nostro collo o ai nostri piedi c’è la sofferenza di povere bestioline trattate disumanamente per il nostro vezzo.

Ora non vorrei farvi credere di essere una vegana “perfetta”….Anche io ho i miei buoni passetti da fare, i miei propositi da mantenere. Calzo ancora degli stivali in pelle, ahimè. Si perchè quelli che avevo acquistato prima della mia “conversione” non li ho certo buttati via ma li consumerò sino all’ultimo; per i nuovi acquisti cerco di non comprare pelle, non più. Non è la cosa più facile del mondo, perchè trovare scarpe non in pelle ma nemmeno in plastica è lavoro da investigatori! Ma qualche possibilità c’è persino nelle marche più in uso. Certo ci sono produttori che hanno linee con materiali veg, i prezzi in alcuni casi sono molto buoni, in altri un po’ più alti. Mi sono soffermata sulle scarpe, ma lo stesso discorso vale per i vestiti.

Stiamo lontano da quei negozi che ostentano tanta di quella pelliccia da far invidia a un esquimese, perchè noi non abbiamo bisogno di tanto, noi abbiamo molti modi per stare al caldo. Guardiamo “oltre” la bellezza di un capo adorno di pelliccia, perchè la vera BELLEZZA stava nell’animale, nella volpe, nel coniglio, nel cane … VIVO! Parliamo con i negozianti e facciamo loro capire che non siamo interessati a quel genere di abbigliamento. Forse non cambieranno il loro assortimento, non subito almeno. Perchè più siamo più abbiamo peso nelle scelte di mercato.

Siamo noi che scegliamo da che parte andrà il mercato, abbiamo in mano un grande potere ma non lo sappiamo usare.

Vi lascio con questo proposito : facciamo sentire la nostra voce.

Alla prossima!

 Clara D’Attorre

 

Romanzo

La storia dell'uomo e
della scoperta
dei Fiori di Bach.

Booktrailer

Il Romanzo è alla 3° edizione. 


Parole per pensare

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono."

Simone Weil, Corrispondenza, pag. 13

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

«Quanto siamo stanche io e te. Dovremmo riposarci un po’» dice Donatella a Beatrice mentre il Valium fa effetto sul lungomare di Viareggio all’imbrunire, è un dialogo che ti rimane dentro, come tutta La pazza gioia.

- See more at: http://www.paperstreet.it/cs/leggi/la-pazza-gioia-paolo-virzi.html#sthash.F3ffjhMI.dpuf

Fiori di Bach e Cartoons 15 Pimpi


 ASPEN

Se hai paura,

ma non sai bene di cosa