Questa notte è la notte di S.Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, e tra quelle stelline c’è anche la mia. E’ ancora doloroso parlare di questa parte della mia vita e quindi … non lo farò. Lascerò che a farlo sia il testo più in basso, scritto da me due anni fa, in occasione dell’anniversario della sua morte. Il mio tatuaggio ricorda quei giorni: un cuore capace di volare in cielo e una rondinella, la sua sorellina Angelica, che non voleva lasciarlo andare. A settembre saranno quattro anni.
Alcuni genitori vengono a fare la spesa con i loro bimbi.
I bambini sono curiosi del mondo, notano tutto e ... chiedono informazioni, spiegazioni, a volte ti danno anche dei consigli preziosi.
Avvengono spesso dialoghi simpatici e questo é ciò che Emanuele, cinque anni, di Roma, ha detto venerdì sera vedendo il mio tatuaggio: un cuore con le ali e una rondinella.
Prima di aprire Naturalmente lavoravo come dipendente.
I Consigli di Amministrazione dell’Azienda e le riunioni si tenevano in un elegante albergo di Pomezia; tante Aziende facevano come noi, tra queste le Case Farmaceutiche locali.
Durante le lunghe riunioni nelle pause ci prendevamo un caffè al bar e negli anni con la barista eravamo diventate amiche, facevamo volentieri due chiacchiere.
Quella mattina lei aveva un forte mal di gola, forse anche con le placche, e stavamo parlando di quale prodotto servisse meglio allo scopo.
Sullo sgabello poco distante sedeva un Signore distinto, di una cinquantina d’anni, che sorseggiava il suo thé; intervenne nella discussione chiedendo scusa, dicendo che il prodotto adatto era una Tintura Madre di Propoli.
Disse che quando aveva lo stesso problema anche lui si curava così ed elencò le caratteristiche del preparato, perché avrebbe funzionato, ribadendo che doveva essere una Tintura Madre e non un prodotto da banco, poco concentrato e quindi poco efficace.
Quando lasciò la sala io che non sapevo chi fosse le dissi: Caspita, che competenza! E lei, che invece lo conosceva bene avendolo visto molte volte li, disse che era un Professore, stimato Relatore ai Convegni sui farmaci e lavorava per una nota Casa Farmaceutica.
Il Dottore non ci aveva suggerito un preparato di sintesi, un farmaco, la sua materia di competenza, bensì una sostanza naturale con la quale all’evenienza si curava lui stesso!
Non ho mai saputo il suo nome, né l’ho mai chiesto, non era necessario. Avrei però voluto ringraziarlo: almeno in quella occasione, con noi, era stato Leale.
PS Noi veg che non usiamo i prodotti animali, per i problemi alla gola usiamo il succo di limone puro, spremuto (fa passare le afte e anche le placche).